FAI, Black Block e Babàu – di Mark Adin

Adesso pure gli Inglesi ci si mettono, a dire che temono gli attacchi del FAI, la Federazione Anarchica Informale. In occasione delle prossime Olimpiadi si aspettano attentati. Non da parte di Al Kheida, nientedimenochè  dalla Federazione Anarchica Informale.

In Italia è da un pezzo che si suona la grancassa mediatica. La relazione dell’Aisi, ovvero Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna, per bocca del dott. Giorgio Piccirillo, avrebbe fatto sapere (Repubblica, 23/5/2012) che per adesso gli Anarchici stanno schisci, ma “ci sarà poi una graduale ripresa e nuovi attacchi agli … interessi greci in Italia e italiani in Grecia, Finmeccanica, forze armate, banche, enti economici”.

C’è da sentirsi al sicuro e ben protetti, come Cittadini, da simile capacità previsionale perché, se davvero tale, implicherebbe anche la neutralizzazione delle oscure trame violente. Quando si sa da dove proviene un pericolo, ovvio, è più facile contrastarlo. Il pericolo anarco-insurrezionale è stato ribadito con sfumature diverse, ma concordi nell’indirizzo, anche dalla Ministra dell’Interno e dal Capo della Polizia dott. Manganelli. Per rispetto istituzionale evito di sottolineare la irresistibile concordanza tra cognome e funzione del Suddetto.

Il dottor Piccirillo, dall’alto della sua funzione, continua asserendo che gli “Anarchici stanno facendo un salto di qualità”, anche se, riprende più avanti (mi si perdoni una certa estrapolazione), andrebbero “contro ogni logica anarchica”. Oscuro, complicatissimo, direi quasi psichiatrico.

Insomma, un pericolo sociale stile l’invasione degli ultracorpi. Sta a vedere che gli Anarchici vivono in grandi baccelli stivati nelle nostre cantine, e ogni tanto escono e son guai.

Non so perché, ma torna alla mente, oltre ai baccelli degli ultracorpi, la non troppo vecchia storia dei Black Block, entità misteriose che appaiono e scompaiono, che si materializzano e poi si dissolvono nelle nuvole di gas dei lacrimogeni. Imprendibili, neri, sorprendentemente astuti.

In questo mondo dove c’è una telecamera ogni dieci passi, dove le intercettazioni telefoniche sono condotte a iosa, dove la legge sui pentiti permette ad assassini seriali di riscattarsi se denunciano i correi più fessi, nel mondo di Echelon, con i Servizi che negli anni sono stati in grado (quelli deviati, naturalmente…) di lavorare alacremente per raggiungere ogni impossibile obbiettivo, con  Ris e Ros (mica Cip e Ciop…), nella Nazione dove ogni passante dispone di un telefonino con foto e telecamera, ai tempi di Chi l’ha visto e Voyager, nessuno è stato in grado di rivelare l’identità di uno solo di questi. Vengono da mezza Europa, colpiscono e spariscono. Anche la cosiddetta, nostrana e pur vaga, Galassia Antagonista, è qualcosa dai contorni talmente sfuggenti da essere considerata soltanto collettivamente. E’ forse una entità senza identità. Come il Babàu di Buzzati. Un contenitore buono per sublimare ogni paura.

A rendere verosimile questa ultima ipotesi, ecco altra citazione rilevata nello stesso articolo e attribuita sempre al dott. Piccirillo: “potrebbero verificarsi anche episodi di sigle inedite ed è da attendersi un incremento di documenti minatori apocrifi, anche ispirati a documenti di anni di piombo”. Buonanotte, il casino è totale, meglio mettere le mani avanti: l’unica roba sicura è che “sono tra noi”, come gli UFO.

Se non fosse che i fatti di sangue sono una cosa davvero seria, ci sarebbe quasi da sorridere.

Persino Grillo suggerisce il possibile instaurarsi di una nuova strategia della tensione, nella quale il terrore possa ripristinare la necessaria (per lo Stato, s’intende) stabilità istituzionale attraverso la saldatura, da destra a sinistra, dei Partiti in nome della sicurezza nazionale. Stabilità necessaria a far passare ogni porcheria a spese unicamente delle classi più deboli, come purtroppo ogni volta si rivelano essere in larga parte le cosiddette riforme istituzionali. Come ho sentito dire da un anonimo operaio intervistato a un comizio di Grillo: “io l’ho sempre preso in culo anche da seduto”. Mi si perdoni il registro basso, gli elegantoni ricorrano pure all’ombrello di Altan.

Di fronte alla paura istillata dai Media sul default economico, ecco un governo di tecnici capace di avere un gradimento mai visto, sostenuto da quelli che fino a ieri si menavano in diretta in ogni maledetto Talk Show, tutti insieme per fare numero e mettere così fuori gioco ogni e qualsiasi Opposizione.

Certo è che questo Comico Genovese, con il suo programma fatto di una decina di parole d’ordine, non mi pare poi così pericoloso. Perché per disinnescarlo basterebbe fare ciò che ogni Stato moderno socialdemocratico avrebbe già fatto: ridurre i costi della politica, il finanziamento pubblico dei partiti, il numero dei parlamentari, eliminare i doppi incarichi, interdire i parlamentari condannati, fare una legge vera contro corruzione e concussione, promulgare un’altra legge elettorale, attivare una politica seria contro la grande evasione fiscale, fare la banda larga, la patrimoniale, risolvere i conflitti di interesse, etc etc.

Invece, con tutto questo bel daffare, questi ci tagliano pensioni e sanità e aumentano la benzina. Saranno anche provvedimenti doverosi, ma pur sempre a senso unico visto che prevalentemente colpiscono i ceti più bassi.

E poi temono che un comico possa raccogliere, in una prossima consultazione, fino al trenta per cento dei voti.

Meglio agitare lo spettro dei bombaroli, così, “informalmente”.

 

Mark Adin

 

Redazione
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5 commenti

  • “ci sarà poi una graduale ripresa e nuovi attacchi agli … interessi greci in Italia e italiani in Grecia, Finmeccanica, forze armate, banche, enti economici”. E questa federazione anarchica informale avrà certamente una organizzazione capillare, internazionale, militare, economica etc. gigantesca…

  • Marco Pacifici

    Confermo:noi White Block(colore dei nostri capelli) siamo il pericolo piu grande attualmente esistente:poi da quando abbiam preso contatti con gli kric s snciucvusnwm,kskciewuyswvzs,m delodlc syususdi “Sirene di Titanio” in ‘taliano… l’universo si informalizzera’… formera’…una forma di Parmigiano terremotata… Guai ai persi…

  • Comincio a preoccuparmi: sono più le cose che non capisco di questi fatti di sangue, che quelle che comprendo. Sarà che invecchio. Per esempio non capisco perché, ancor prima di avviare il cervello, la bocca dei nostri reggitori già pronuncia la fatidica frase: “sono stati gli anarchici!”. Virtù divinatoria o mancanza di fantasia? Possibile che se c’è un botto non firmato, sono stati gli anarchici? È da piazza Fontana che sento questa solfa. Sarà forse un modo per esorcizzare la paura, del tipo “meglio dire subito chi è stato anche se è una balla, piuttosto che lasciare nell’incertezza gli elettori”. Vero è che l’ignoto fa più paura di qualsiasi pericolo ben individuato, però insistere sempre e soltanto in una sola direzione mi fa sentire preso per i fondelli. Ma il popolo bue e ignorante digerisce qualsiasi cosa, magari con il digestivo della TV serale.

  • Intanto, però, si (ci) preparano al (il) peggio: il 12 maggio c’è stata la nomina di gianni de gennaro a sottosegretario alla presidenza del consiglio, con delega alla sicurezza.
    i manuali di diritto costituzionale e il buon senso sconsigliano di affidare le funzioni politiche (di controllo) a un tecnico (che dovrebbe essere controllato). in questo caso, la nota stonata è anche più stridente, perché de gennaro fu a capo della polizia ai tempi della vergognosa carneficina della diaz.
    rispetto alle sue responsabilità in ordine al massacro, la magistratura si è espressa in maniera contraddittoria, ora ritenendolo all’oscuro dei fatti (e dunque incapace di fare il suo mestiere), ora ritenendolo informato e attivo nel coordinare false testimonianze sull’accaduto (dimostrando così di saper fare il suo mestiere fin troppo bene, ma con tratti incompatibili con una democrazia).
    nell’uno e nell’altro caso sarebbe stata sconsigliata, per imperizia o per criminalità, la sua attuale promozione.
    invece c’è stata, e con il consenso di tutte le forze politiche, che evidentemente propendono per la seconda tesi, quella per cui sarebbe un ottimo poliziotto, ma senza scrupoli.
    in tal veste è la figura professionale che ci vuole per garantire sonni tranquilli a una classe politica timorosa, per cattiva coscienza, del proprio destino.
    con il miserabile materiale umano a disposizione, la banda degli attuali gerarchi deve ribaltare l’idea di pavolini (militarizzare la politica) nel suo contrario (politicizzare il militare), ma lo scenario evocato resta quello degli ultimi giorni di salò.
    restiamo in attesa che venga richiamato in servizio anche il benemerito dottor de tormentis.

  • Marco Pacifici

    Mi spiace comunicarvi che Paolo Braschi se ne è andarto a galoppare nelle verdi praterie di manitu. Fu arrestato e torturato per gli attentati fascisti del 25 aprile 1969 da san calabresi, l’assassino di Giuseppe Pinelli(mi prendo la responsabilita di quello che sto scrivendo penale civile e di Dignita), il padre del direttore della stampa. Naturalmente furono, Lui ed i Nostri Compagni Anarchici ,assolti e furono condannati freda e ventura…ma guarda un po…. NON C’E’ FUTURO SENZA MEMORIA. Che la terra ti sia lieve Paolo.

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