«Fanta-scienza 2»
db invita l’intero popolo della galassia a leggere (e un poco studiare) questa antologia arricchita da interviste a ricercatori e ricercatrici.
In coda una doverosa precisazione: sempre per quella faccenda di come è lastricata la via verso l’inferno.
«I sogni erano il propellente». Gran libro questa «Fanta-scienza 2» (il trattino ha un suo senso) curato da Marco Passarello per Delos – 264 pagine per 17 euri – con 9 racconti «liberamente ispirati da colloqui con ricercatori dell’Istituto italiano di tecnologia».
Si apre con il celebratissimo Bruce Sterling (che io invece non amo granchè) e si prosegue con i racconti di Clelia Farris, Paolo Aresi, Fabio Aloisio, Irene Drago, Lukkha B. Kremo, Marco Passarello, Serena M. Barbacetto e Dario Di Marco: 3 donne e 6 uomini. Il rapporto si inverte con le interviste: Antonio Bicchi («Integrazione tra uomini e robot»), Arianna Traviglia («Tecnologie per la conservazione dei beni culturali)», Camilla Coletti («I nuovi materiali bidimensionali»), Fabrizio Pirri («Verso un’economia della sostenibilità»), Stefano Gustincich («cercando nel DNA spazzatura»), Monica Gori («Imparate a percepire il mondo»), Luca Berdondini («Far parlare il cervello con le macchine»), Alessandra Sciutti («Interagire con i robot») e Laura Concedda («Un’arma control’autismo»): 5 donne e 4 uomini… Chissà se è un caso.
Probabilmente chi leggerà questa bella antologia seguirà l’ordine delle pagine e dunque prima le interviste e poi i racconti. Io ho preferito leggere il racconto e poi vedere se l’intervista era più ricca (o più povera) e se certi fili potenziali non erano stati annodati. Così mi sono convinto che rispetto a quanto esposto sullo stato della ricerca (bravo Passarello nel costringere alla chiarezza chi di solito parla in “specialistese”) Clelia Farris, Paolo Aresi, Monica Gori, Passarello, Serena Barbacetto e Dario De Marco tirano fuori – ognuno con il suo stile – il meglio, mentre gli altri tre racconti mi sembrano slegati e un po’ standard.
Se la spada di Spoiler non pesasse sul mio collo vi direi molto sul merito dei 9 racconti. Posso solo accenarvi che ci aggireremo fra zingari e distopia, a Caprera, fra archeologia e pazienza, che incontreremo un polpo arancione e bisogna «rinnovare le speranze» perchè «niente è impossibile». E ancora grafene e unicorni, «le 4 sillabe della prevenzione», cecità e sesto senso, le emozioni collettive e sognare pecore eletriche, le plastiche (uh, non posso dirvelo), il privato e il politico, «la parabola del Setto Nasale»e chissà come sarebbe se ci fossero ancora i pesci.
Infine: per quel poco che capisco di scienza, ecologia e politica sono in totale disaccordo con Fabrizio Pirri, professore di fisica a Torino.
… Ma se questo libro si intitola «Fanta-scienza 2» evidentemente esiste «Fanta-scienza (1)» e voi adesso correrete a leggere la recensione in “bottega”. Ehm, forse per distrazione o per sovraccarico di lavoro il qui presente db non ha letto il primo e ora se ne vergogna assai. Prometto che lo recupererò ma se qualcuna/o di voi vuole darmi una “lezione” di recensione… mi tocca abbozzare.
NOTA DI DB, dopo la pubblicazione
Garbatamente mi segnalano due “piccoli” problemi:
- «il nome della scienziata è Cancedda, non Concedda
- hai inserito Monica Gori, che è una scienziata, nella lista degli autori dei racconti che ti sono piaciuti».
Grazie, beh mica tanto «piccoli»; almeno per gli standard (elevati) di questa “bottega” sono proprio due cazzate colossali.
Tirerei il fango su questo Daniele Barbieri se non mi frenassero due considerazioni:
- Daniele Barbieri sono io e non ho più fazzolettini pulenti;
- So per certo che l’articolo è stato scritto da un tipo al quale lacrimavano gli occhi, era senza forze, febbre in crescita (poi arrivata oltre 39), faticava a respitare, tosse da krakatoa: beh, sembrava Covid. E lo era. Un non richiesto bis.
Aggiungo una quasi promessa e una considerazione.
Mi riprometto di non scrivere più in queste condizioni: il mondo “aspetti” e intanto maturino le nespole.
Spero che il mix fretta-Covid non mi abbia impedito di far capire che questa antologia è molto bella. Nel dubbio lo ridico: chi ama la buona fantascienza (quella dell’appena oltre, di un altro possibile, dell’inesplorato) e/o chi si appassiona di buone scienze (al servizio dell’umanità e non contro di essa per servire pochi e schifosi padroni) passi di qui.
NOTA DI DB, dopo la pubblicazione
Garbatamente mi segnalano due “piccoli” problemi:
«il nome della scienziata è Cancedda, non Concedda
hai inserito Monica Gori, che è una scienziata, nella lista degli autori dei racconti che ti sono piaciuti».
…. Grazie, beh mica tanto «piccoli»; almeno per gli standard (elevati) di questa “bottega” sono proprio due cazzate colossali.
Tirerei il fango su questo Daniele Barbieri se non mi frenassero due considerazioni:
– Daniele Barbieri sono io e non ho più fazzolettini pulenti;
– so per certo che l’articolo è stato scritto da un tipo al quale lacrimavano gli occhi, era senza forze, febbre in crescita (poi arrivata oltre 39), faticava a respirare, tosse da krakatoa: beh, sembrava Covid. E lo era. Un non richiesto bis.
Aggiungo una quasi promessa e una considerazione.
Mi riprometto di non scrivere più in queste condizioni: il mondo “aspetti” e intanto maturino le nespole.
Spero che il mix fretta-Covid non mi abbia impedito di far capire che questa antologia è molto bella. Nel dubbio lo ridico: chi ama la buona fantascienza (quella dell’appena oltre, di un oggi possibile, dell’inesplorato) e/o chi si appassiona di buone scienze (cioè al servizio dell’umanità e non contro di essa per servire pochi e schifosi padroni) passi di qui.