Fantascienza per immagini: l’occhio infinito – 1

Iniziamo da un “inevitabile”: le astronavi. Simbolo un tempo (vedi copertine di Urania) della fantascienza. Lo strumento aleatorio per navigare nel sogno, nelle ambizioni, nelle speranze dell’umanità del Novecento (chissà che non diventi strumento reale per quella del Duemila?).

di Mauro Antonio Miglieruolo

Ma cominciamo, dunque. Con la prima proposta: Astronavi 1.

Se la pazienza dei lettori me lo concederà, pian piano arriveremo probabilmente a 21.

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Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

4 commenti

  • Ringrazio Mauro Antonio perché un’enciclopedia delle astronavi spaziali è un’idea magnifica. Mia zia Lola, quando avevo circa otto anni, mi ha regalato un libro in cui venivano descritte minuziosamente le astronavi che erano state utilizzate in un particolare settore dell’universo negli ultimi cinquant’anni. Ho passato pomeriggi interi a guardare quelle immagini, leggere le descrizioni e pensare con quale avrei voluto esplorare lo spazio. Poi il libro è sparito in uno dei tanti traslochi fatti. Ho cercato in casa e nei mercatini quel libro ma non sono più riuscito a ritrovarlo. Qundi sono davvero felice di questo post e aspetto già il prossimo.

    • Grazie Carlo. Spero di non deluderti avvertendoti che purtroppo nelle prossime settimane l’argomentodei post sarà diverso. Te ne fornisco l’elenco (relativo a quanto già programmato): Mondi Lontani, La Citta e le Stelle, Surrealismo, Alieni e non, Guerre Eterne, Alberi e infine Robot.
      Ne futuro meno prossimo è previsto l’inserimento di: Fantasmagorie, Come Eravamo, Inferni Galattici, Isole nello Spazio, Le donne i cavalier l’arme gli amori, Miscellanea, Naif, Steampunk.
      Il tutto su uno sfondo (anche il tema Alberi) deliberatamente fantascientifico.
      Per consolarti ti informoo che nel blog è già programmata una seconda puntata monografica sulle astronavi (fine febbraio, mi sembra di ricordare); e che è già previsto ne arrivino almeno altre venti. Ma potrebbe essere che diventino trenta…
      Per venire incontro al tuo graditissimo entusiasmo, che sostiene il mio, e sempre che Daniele sia d’accordo, potrei ravvicinare i post sulle astronavi, accorciando le scadenze a scapito delle altre; oppure ottenere un secondo giono (sabato?) da dedicare all’escluisvo inserimento di immagini sulle astronavi.
      Diversamente non credo vivrò abbastanza per inserirle tutte, al ritmo attuale. Considera che ho già pronti circa 150 post sulle immagini di fantascienza. E un’altra cinquantina, da preparare, incombono. Forse più…
      Poi ci sarebbe da esplorare il mondo classico, la pittura del buon tempo andato.
      Ho ottanta anni, non credop durerò abbastanza per donare il tutto…
      Un abbraccio

  • Mariano Rampini

    Chi e cosa portano a bordo queste navi? Su quali mari si avventurano seguendo quasi sempre rotte sconosciute? L’Oceano, il nostro Oceano, ha i suoi confini. Deve fare i conti con la terra che lo circonda e che lui, a sua volta, abbraccia. Ma entrare nel vuoto cosmico dove le distanze sono incommensurabili, dove la vita – quella che conosciamo – è impossibile, è davvero assai più spaventoso di una mappa con su scritto “Hic sunt Leones”. Noi possiamo solo immaginare di trovarci con questi uomini, donne, bambini (già perché le “Arche” stellari fanno parte di questa così composita flotta). Di provare la loro paura ma anche il loro entusiasmo perché se l’universo è infinito (e se anche finisse ce n’è sempre un altro dietro l’angolo) è infinita anche la nostra immaginazione.

    • Mariano, ho gradito moltissimo.
      Ti chiedo la cortesia di concedermi di utilizzare parti del commento per introdurre le puntate ancora da preparare. O introdurre modifiche a quelle già pronte.
      La voce del fruitore, a mio parere, vale altrettanto, anzi molto più che quella del gallerista.
      Grazie

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