Fantascienza per immagini: l’occhio infinito – 9

Guerre Eterne 01

di Mauro Antonio Miglieruolo

Ricordate l’antologia di racconti La Guerra è sempre la guerra? Qella che segue è per immagini; delle quali si serve per alludere alla presenza costante dell’idea di scontro e alla pratica del conflitto nelle teste e nei comportamenti degli uomini.

Anche artisti che si credono progressisti cadono nelle seduzione che il delitto e l’orrore producono nelle coscienze. Anche le migliori coscienze. Se pure il tema della guerra è presentato come denuncia, invitando al rifiuto, una convinzione profonda ne attenua il significato. la convinzione che l’omicidio di massa sia un presupposto fatale. In questo modo gli stessi uomini che rifiutano questa sciagura permanente della società umana, finiscono con l’avallarne la presenza.

Guerre patriottiche, guerre per la democrazia, guerra per la libertà (di opprimere e sacchieggiare), guerre difensive, guerre per lo spazio vitale, guerre preventive, guerre atomiche e convenzionali; e chi più guerre ha, più ne metta.

Saranno sempre subite se non accettate. Putrtroppo.

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Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

2 commenti

  • Pierluigi Pedretti

    ‘Ste immagini, però, ci fanno tornare bambini. Il pericolo dell’estetismo spaziale come arma seduttiva per l’intelletto.

    • Tornare bambini, sognare, credere nella possibilità dell’imprevedibile: non una preoccupazione per me, piuttosto una speranza. Sempre che si riesca a restare con i piedi ben piantati in terra…
      È l’utopia la base del pensiero eretico.
      Lorsignori non vogliono che giochiamo, non amano sentirci ridere, desiderano per noi la paura e i comportamenti convenzionali. Temono che esplorando i vasti territori della fantasia si arrivi a concepire un mondo diverso, ci si inoltri nella grande avventura del cambiamento.
      Alleniamo le nostre menti alla concezione di questi mondi diversi che temono invece. Attiviamo la fantasia, allontaniamoci dal grigiore che impongono.
      Sogno, scienza, speculazione: ricominciamo dal tre che rivoluziona le vite, preludio alla concezione e poi costruzione di un mondo migliore.
      Grazie del commento.

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