Fermare la strage (di Stato) nei poligoni

del Comitato sardo Gettiamo le Basi (*)

15 dicembre, SIT-IN mensile (numero 26): a Cagliari, ore 10, in piazza Carmine di fronte alla sede della rappresentanza del governo al grido “SERRAI”.  

VERITA’ e GIUSTIZIA per gli uccisi da veleni di guerra e di poligono

FERMARE la STRAGE di STATO

 

Il rapporto dell’ottobre 2013 dell’IARC (International Agency Research Cancer) all’OMS (Organizzazione mondiale della sanità)

demolisce la trincea di Nato, ministri della Difesa e vertici militari

sull’assenza di rapporto causa/effetto fra polveri di guerra, nanoparticelle e patologie

Lo scorso ottobre è crollato miseramente l’alibi invocato da oltre un decennio da Nato, ministri della Difesa e Stati Maggiori, riproposto ossessivamente dall’Avvocatura di Stato nel processo sul disastro ambientale prodotto dal Poligono Salto di Quirra (Pisq) avviato a Lanusei dal PM Fiordalisi. Il rapporto dello Iarc (http://www.iarc.fr) è giunto alla precisa conclusione che l’aria può veicolare sostanze cancerogene in micro particelle e ha messo fine alla depistante diatriba sul nesso causa/effetto. «Ora sappiamo che l’inquinamento dell’aria esterna non è solo un grave rischio per la salute in generale, ma anche una causa ambientale di decessi per cancro» spiega Kurt Straif, capo della sezione monografie dello Iarc: «in passato il programma ha valutato molte sostanze chimiche e miscele specifiche che verificano l’inquinamento dell’aria esterna. Ma questa è la prima volta che gli esperti hanno classificato l’inquinamento dell’aria esterna come causa di cancro» (http://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/2013/pdfs/pr221_E.pdf). Si ufficializza scientificamente e si sancisce l’alta cancerogenicità delle polveri sottili e sottilissime, le nanoparticelle sulle quali in Italia indaga da anni la dottoressa Morena Antonietta Gatti. L’individuazione da parte della scienziata delle nanoparticelle specifiche prodotte da inquinamento bellico nei tessuti, sia di militari inviati nei teatri di guerra, sia di militari in servizio nei poligoni sardi, sia di popolazioni e di greggi che vivono nel circondario dei poligoni di Capo Teulada, Capo Frasca, Salto di Quirra, aveva offerto una solida conferma all’intuizione popolare che dal lontano 1999 indica la “Sindrome-Golfo-Balcani-Quirra-Teulada” come tutt’uno e denuncia la strage di Stato.

Il recentissimo rapporto Iarc rende anacronistico e ancor più intollerabile lo slittamento del processo di Lanusei al giugno 2014 (verosimilmente sine die) in attesa dei risultati, inizialmente previsti entro lo scorso settembre, della perizia ordinata dal giudice udienze preliminari, Nicola Clivio, una perizia che da subito abbiamo valutato come inadeguata, inefficace e dilatoria, utile solo a raggiungere i termini di prescrizione dei reati contestati dal PM.

CHIEDIAMO al rappresentante del governo di attivarsi per il ritiro dell’Avvocatura di Stato schierata a difesa degli imputati nel processo di Lanusei, finora impegnata per oscurare e contestare le prove scientifiche delle micropolveri come causa dell’epidemia di tumori e alterazioni genetiche che ha come epicentro il poligono della morte Salto di Quirra.

CHIEDIAMO alle forze politiche, momentaneamente costrette dalla campagna elettorale a un’interruzione della loro eterna vacanza su Marte o sulla Luna, di dire se e come intendono contrastare il piano gattopardesco messo a punto da Nato e ministro della Difesa, avvallato dal Parlamento, propagandato come «Progetto Riqualificazione Salto di Quirra», mirato a potenziare il ruolo militare dell’intera Sardegna e annessa condanna del suo popolo a mettere al mondo bimbi deformi ed estinguersi per “sindrome Golfo-Balcani-Quirra-Teulada-Capo Frasca-La Maddalena”

Non cessiamo di esigere che il governo assuma le sue responsabilità, l’obbligo di porre fine e riparo al disastro ambientale e alla strage di Stato provocata dalle devastanti attività militari, adotti con urgenza le misure sintetizzate nello slogan portante del sit in mensile e degli incontri con il rappresentante del Governo,l’acronimo  SERRAI (CHIUDERE)

     S     Sospensionedelle attività dei poligonidove si sono registrate le patologie di guerra;

     E     Evacuazionedei militariesposti alla contaminazione dei poligoni di Teulada, Decimomanno-Capo Frasca, Quirra                                                                                                                                                            

  R     Ripristino ambientale, bonifica seria e credibile delle aree contaminate a terra e a mare

     R     Risarcimentoalle famiglie degli uccisi, ai malati, agli esposti, Risarcimento al popolo sardo del danno inferto all’isola.

    A     Annichilimento, ripudio della guerra e delle sue basi illegalmente concentrate in Sardegna in misura iniqua

I       Impiego delle risorse a fini di pace.

(*) Comitato sardo Gettiamo le Basi 3467059885; Famiglie militari uccisi da tumore 3341421838; Comitato Amparu (Teulada) 3497851259; Comitato Su Sentidu (Decimo) 3334839824.

Redazione
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