Fernanda Romagnoli: «Non leggerò i giornali»
314esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Non leggerò i giornali
II giorno entra con rosa di pozzanghere
e Pasqua fra le nuvole.
Operai ripitturano la casa
che adesso ride a metà, dov’è più chiara;
d’in cima al muro si gettano la voce.
Profumi arrivano e partono. Lo giuro:
oggi non spierò nella vetrina
le mie occhiaie appassite.
Non leggerò i giornali del mattino.
Non mi metterò in croce!
Entrerò nel bar che si sbrina
in vapore vermiglio sugli specchi,
scavalcando i due cani stesi al sole
– madre e figlio. – Avrò l’aria felice.
Ordinerò un caffè, sceglierò
cartoline per amici lontani.
[dalla raccolta «Il tredicesimo invitato»]
(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana i versi da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]