Ferrero tra lavoro minorile e deforestazione: filiera sotto accusa
di Laura Filios (*)
Lavoro minorile e lavoro forzato, traffico di bambini e deforestazione: secondo l’ultimo report di Anti-Slavery International e Coalizione europea per la giustizia d’impresa la filiera della Ferrero non è così pulita come dichiara la storica azienda di Alba.
Lavoro minorile e lavoro forzato, traffico di bambini e deforestazione. La filiera della Ferrero non è così pulita come dichiara la storica azienda di Alba. A dirlo è “What if?“, l’ultimo rapporto pubblicato da Anti-Slavery International e dalla Coalizione europea per la giustizia d’Impresa (Eccj) in cui viene ribadita la necessità di un’azione più efficace per contenere l’impatto negativo dei suoi prodotti “glocali”:
«La Ferrero dovrebbe aumentare la trasparenza e agire per tracciare e mappare la propria filiera, fino al livello dell’azienda agricola», in particolare rispetto alla linea di approvvigionamento del cacao.
Lavoro nei campi: chi raccoglie il cacao per la Nutella
Il prodotto di punta della Ferrero, la Nutella, è venduto in tutto il mondo. La quantità che viene prodotta ogni anno è pari a quasi due volte la circonferenza della Terra. I chili di Nutella che escono dagli stabilimenti sono pari al peso dell’Empire State Building.
Il cacao usato per produrre la crema spalmabile più famosa proviene principalmente – si legge sul sito della Nutella – da Costa d’Avorio e Ghana, i due più grandi produttori dell’Africa Occidentale.
Da qui proviene più della metà del cacao del mondo. Ed è qui che – sempre secondo il report “What if?” – si registrano moltissimi casi di lavoro minorile e lavoro forzato, per non parlare….
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(*) ripreso dal sito web https://www.osservatoriodiritti.it/