«Filosofia della fantascienza»

Recensione di Fabrizio (Astrofilosofo) Melodia al libro curato da Andrea Tortoreto

Evvivaaaa, finalmente un ricco volume dove filosofia e fantascienza dialogano in modo costante e produttivo, come nella migliore espressione del dialogo platonico, quel Simposio che si tiene a casa dell’ospitale Agatone, dove si discute dell’uomo, dell’universo e tutto quanto (per fare eco al funambolo Douglas Adams).

16 autori – nientemeno – si misurano in questa impresa, coordinati da Andrea Tortoreto, dottore di ricerca presso l’Università di Perugia e che, per Mimesis ha già pubblicato «Mente e realtà. Oltre il mito del dato» di cui consiglio la lettura.

Iniziamo con citare l’intervento di Franco LaPolla, alla cui memoria il volume è dedicato, vero pioniere del dialogo tra filosofia e fantascienza, appassionato studioso di Star Trek. Il suo intervento contiene alcune sintetiche notazioni su come la science fiction ha saputo mettere in narrazione, contemporaneamente alla filosofia, le nuove concezioni di corpo, tempo e umano.

Nell’intervento del bravo Giuseppe O. Longo – di cui avevo tempo addietro recensito il volume «Bit Bang» – il dilemma dell’uomo e del robot viene trattato in modo chiaro e diretto, mentre Antonio Allegra affronta con piglio sicuro una riflessione su transumanesimo e filosofia. Se poi Errico Passaro ci conduce a braccetto nella filosofia di «Dune», Riccardo Rosati ci parla di samurai e filosofia nei manga e negli anime. Altri si affollano, lascio a voi la scoperta, con i sempre presenti Carlo Pagetti e Danilo Arona.

Segnalo in conclusione al volume il gustoso «Assassino a Neurolandia. Un racconto di fantafilosofia» scritto da Sandro Nannini.

Al modico prezzo di 26 euri, questo libro vi darà gli strumenti per capire il presente estrapolando il futuro: dilemmi sull’intelligenza artificiale, sui disastri ecologici, su società totalitarie e… e… troveranno risposte, così potrete definirvi “Super Umani della fantafilosofia”.

Lascio ad Andrea Tortoreto il saluto finale per i futuri fantafilosofi che dovranno arrivare dove nessuno è giunto: «Si tratta di cenni esemplificativi, richiamati al fine di mostrare i nuclei profondi di dialogo tra due discipline, la filosofia e la fantascienza, che pur utilizzando linguaggi radicalmente distinti, possiedono spesso un terreno comune di temi e problemi. In alcuni casi, come quello emblematizzato da Dick, la fantascienza pare addirittura costituire un tentativo di risposta a quesiti ed esigenze filosofiche. Un tentativo che, come visto, risponde primariamente alle logiche dell’ immaginazione e del mito, ma che può anche fornire interessanti spunti di discussione ai filosofi, sotto forma di quegli esperimenti mentali che spesso la dialettica del pensiero utilizza fruttuosamente». 

Filosofia della fantascienza

di AA. VV. a cura di Andrea Tortoreto

Mimesis Edizioni (Il caffè dei filosofi, 2018)

pp. 280, € 26

 

L'astrofilosofo
Fabrizio Melodia,
Laureato in filosofia a Cà Foscari con una tesi di laurea su Star Trek, si dice che abbia perso qualche rotella nel teletrasporto ma non si ricorda in quale. Scrive poesie, racconti, articoli e chi più ne ha più ne metta. Ha il cervello bacato del Dottor Who e la saggezza filosofica di Spock. E' il solo, unico, brevettato, Astrofilosofo di quartiere periferico extragalattico, per gli amici... Fabry.

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