Frank País, il giovane che sfidò il regime di Batista a Cuba

Il ragazzo fu ucciso dalla polizia batistiana il 30 luglio 1957, ma ancora oggi è ricordato nell’isola come uno dei protagonisti della Cuba pre-rivoluzionaria

di David Lifodi

El inolvidable fu ucciso a colpi di mitra dalla polizia batistiana il 30 luglio 1957 a Santiago di Cuba. Frank País (nome di battaglia David), morì a 22 anni combattendo per la liberazione di Cuba dalla dittatura di Fulgencio Batista. Se le truppe rivoluzionarie guidate da Castro e Che Guevara riuscirono a conquistare L’Avana, il 1 gennaio 1959, lo devono anche a questo giovane che, per il suo eroismo, fu definito dallo stesso Che come “l’indimenticabile”.

Così si riferì a Frank País Ernesto Che Guevara: “I suoi occhi mostravano immediatamente l’uomo impegnato in una causa, con fiducia nella stessa e, inoltre, che quest’uomo era un essere superiore. Oggi si chiama l’indimenticabile Frank País, per me che l’ho visto una sola volta è stato così”. Il ragazzo aveva partecipato, in appoggio alla spedizione del Granma, al levantamiento del 30 novembre 1956 a Santiago di Cuba e successivamente entrò nella retroguardia della colonna guerrigliera che fondò l’esercito ribelle impegnato nella Sierra Maestra. Frank era nato il 7 dicembre 1934, a trentotto anni esatti dalla caduta in combattimento del generale Antonio Maceo, eroe della guerra d’indipendenza cubana dalla Spagna.

Nel 1954 Frank País iniziò a conoscere la realtà delle lotte contadine per la terra, le attività del movimento operaio e fu proprio al suo interno che sollecitò la partecipazione studentesca. La sua morte rappresentò un duro colpo anche per Fidel Castro. “È dura vederlo così, ucciso nel pieno della sua maturità, quando stava offrendo il meglio di se stesso alla rivoluzione e alla popolazione di Cuba”, disse el comandante en jefe. Ancora oggi l’isola, ogni anno, omaggia Frank País il 30 giugno, in occasine della giornata dedicata ai martiri della Rivoluzione. Insieme a lui cadde Raúl Pujol Arencibia, che gli aveva offerto ospitalità in casa propria. Ad entrambi inflisse il colpo di grazia José María Salas Cañizares, al termine di una rocambolesca fuga dei due militanti della Resistencia Cívica santiaguera. Inoltre, l’omicidio di Frank País e Raúl Pujol Arencibia scosse profondamente tutta l’isola: in aperta sfida a Batista in tutta Cuba ebbe inizio uno sciopero generale spontaneo, mentre la dittatura faceva di tutto per tenere nascosta la notizia deilla morte dei due ribelli. Furono le donne, capeggiate dalla madre di Frank, Doña Rosario, a reclamare i cadaveri e il regime non poté impedire che País fosse vestito con l’uniforme dell’esercito ribelle, il basco e il braccialetto del Movimiento 26 de Julio. Il 31 luglio, il giorno del funerale, una grande folla scese per le strade di Santiago di Cuba per piangere quel giovane fedele della Prima Chiesa Battista, di cui il padre era stato pastore, studioso di José Martí e di tutta la storia cubana culminata con l’indipendenza dalla Spagna.

Vilma Espín Guillois, compagna di lotta di Frank País allora detenuta in un carcere nei dintorni di Santiago insieme ad altri prigionieri politici, racconta che quel giorno la città si svuotò per partecipare alle esequie di questo giovane combattente: “Quel giorno Frank vinse la più grande delle sue battaglie”, disse la sua compagna di lotta. Membro della direzione nazionale del Movimiento 26 de Julio e capo del gruppo Acción y Sabotaje, il giovane non fu soltanto uno dei principali promotori della lotta clandestina contro Cuba, ma fu anche poeta, musicista e maestro. Fu lui, dalle colonne della rivista studentesca El Mentor, a denunciare il regime di Batista nei primi anni Cinquanta per poi fondare, insieme ad altri giovanissimi, il movimento Azione rivoluzionaria.

Oggi un comune di Cuba, nella provincia di Holguín, è intitolato a Frank País, uno di quegli imprescindibili a cui più volte ha fatto riferimento Che Guevara celebrando tutti coloro che hanno dato la vita per la liberazione del continente latinoamericano.

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

David Lifodi
Sono nato a Siena e la mia vera occupazione è presso l'Università di Siena. Nel mio lavoro "ufficioso" collaboro con il sito internet www.peacelink.it, con il blog La Bottega del Barbieri e ogni tanto pubblico articoli su altri siti e riviste riguardo a diritti umani, sindacalismo, politica e storia dell’America latina, questione indigena e agraria, ecologia.

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