Furundulla 22 – Liberarsi dalla necessità del carcere
Selezione 1
di Benigno Moi
Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link
Basta col sole a scacchi 1
Nella prima metà degli anni ottanta ho avuto modo di sperimentare una condizione particolare per esercitare il mio piacere del disegno. Un luogo ed una condizione particolare, molto stimolanti (se si mantiene la sensibilità agli stimoli) ma anche un pochetto condizionante: il carcere. In particolare, per quanto riguarda i periodi in cui ho iniziato a disegnare vignette, i carceri di massima sicurezza con applicazione del regime di massima sicurezza. Regime allora regolato dall’art. 90 del Regolamento penitenziario, oggi dal 41 bis.
Alcuni di questi disegni furono realizzati nel carcere di Fossombrone ed usati per campagne di movimento contro il carcere, nel 1983, gestiti dai compagni fiorentini, anche come cartoline stampate dal collettivo Gabbia/no.
Furono ripresi e colorati, con l’aggiunta di molti altri disegni e un abbozzo di striscia sulla questione carceraria, nel carcere di Cuneo nel 1984, ed esposti nel dicembre di quell’anno a Parma, in occasione del convegno ”liberarsi dalla necessità del carcere”, organizzato dall’indimenticabile Mario Tommasini, nella mostra “Basta col sole a scacchi: Uno squarcio nel cubo”.
https://www.mariotommasini.it/
https://www.mariotommasini.it/services/il-carcere/
L’origine del nome dato alla rubrica Furundulla si può invece scoprire qui: hastagasa
Interessante! faccio girare.
Il carcere rimosso
Siamo il Paese dell’ergastolo ostativo o dove la direttrice del penitenziario di Reggio Calabria è tenuta per oltre un mese agli arresti per aver riconosciuto ai detenuti trattamenti umanitari. Nel carcere confiniamo il male del mondo. E buttiamo la chiave, ma davvero
https://www.huffingtonpost.it/entry/il-carcere-rimosso_it_5f7091f0c5b6cdc24c1a7728?ls8&utm_hp_ref=it-homepage