Galan – tuomo* e l’ufficiale giudiziario

di Rom Vunner

Aprendo la prima pagina de “La Stampa” di mercoledì 4 giugno, mi sono stupito di non trovarvi una notizia bomba. Non solo non era messa in evidenza come mi sarei aspettato ma proprio non compariva.Il giorno prima si era svolta una gigantesca operazione giudiziaria: 111 indagati di cui 29 con limitazioni della libertà per un totale di 11 in galera. Le accuse per gli incarcerati comprendono anche il sequestro di persona. A tre di questi il provvedimento è stato consegnato in carcere. In carcere con misure di massima sicurezza in quanto accusati di terrorismo. Cazzo! Terroristi accusati anche di sequestro di persona. Le prime agenzie spiegano che si tratti di anarco-insurrezionalisti. Tutto a Torino. E “La Stampa” non lo sbatte in prima pagina. Mah!?

Vediamo un po’ di cosa sono accusati. L’accusa di sequestro di persona, l’ultimo, si riferisce all’accusa di aver circondato l’auto di un ufficiale giudiziario per chiedere il rinvio (IL RINVIO !) di uno sfratto. L’imputazione  di terrorismo, invece, si riferisce all’accusa di aver bruciato un compressore. Chi avesse a cuore la fine del compressore si può rassicurare. Il compressore è stato riparato e rivenduto. A voler pensare male si può ipotizzare che una volta dato per distrutto e rimborsato dall’assicurazione, sia stato rivenduto per aumentare il guadagno. A voler pensare male.

A quanto si sa hanno colpito coloro che si stanno battendo perché chi non ha più un guadagno tale da potersi permettere un affitto, possa comunque avere diritto a una casa (mica alla villa o allo “yot”). La città capisce e si unisce nella solidarietà. Meglio non gridare la notizia in prima pagina. Il popolino potrebbe reagire male.

Altra genialata. Cosa c’è di meglio di incastrare i corrotti? Mica ci vuole molto, basta anche solo estrarre i nomi da un cilindro, impossibile sbagliare. E allora tutta colpa dei corrotti. Il popolino dovrebbe accontentarsi di questo teatrino.

E se non dovesse cascarci? Così, a titolo esemplificativo, a Torino è stato accoltellato un giovane da parte dei soliti fascisti. Soliti perché alzano il tiro e sono coperti, come si dice? Nè rossi né neri ma dietro i carabinieri.

Un hastag, o più, da seguire, sarà una tappa ma  importante: #civediamol11 #11l.

* gioco di parole che mi ha inviato db

 

Rom Vunner

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