Genova: sabato 8 un concerto solidale dopo…

quasi mille mercoledì dell’«ora in silenzio per la pace»

Esiste a Genova una manifestazione che prosegue ininterrottamente dal 2001. Si tratta dell’«ora in silenzio per la pace» che si tiene ogni mercoledì dalle 18 alle 19 sui gradini del Palazzo ducale. A volte quattro gatti, a volte un gruppo più nutrito di persone, ma sono sempre lì, con in mano solo alcuni striscioni e volantini.

«No agli interventi all’estero dei soldati italiani, tra l’altro vietati dalla Costituzione».

«Sì ad un’accoglienza dignitosa per migranti e rifugiati; ma soprattutto sì a rapporti più giusti tra i popoli e gli Stati, e basta con lo sfruttamento di interi continenti».

«No alle spese militari, da sostituire con spese sociali. Che danno altrettanto lavoro, anche se non altrettanto profitto».

«Solidarietà con tutti i popoli oppressi».

Ridotti a slogan, questi sono gli argomenti che i pacifisti e le pacifiste dell’«ora in silenzio per la pace» postano ogni mercoledì sotto il palazzo che quasi vent’anni fa ha visto gli otto pre-potenti del g8 ribadire il dominio loro e dei mercati sul mondo.

Grazie all’ospitalità della comunità parrocchiale genovese di S. Torpete, anche quest’anno l’ora in silenzio per la pace può organizzare un concerto solidale, con la partecipazione di due dei cori diretti da Gianni Martini . il coro Daneo ed il coro Quattro Canti – che propongono canzoni anni ’60 e ’70 arrangiate per coro polifonico.

Ma quest’anno ci sarà una novità: parte di quanto sarà raccolto dalle offerte libere che i partecipanti vorranno lasciare saranno destinate ai progetti di accoglienza di Caritas Cyprus – www.caritascyprus.org – che aiuta migranti, persone senza casa, vittime di traffico e richiedenti asilo. Il contributo verrà consegnato direttamente alla figlia di una corista attualmente impegnata come cooperante a Cipro.

Vi aspettiamo presso la chiesa di S. Torpete, piazza S. Giorgio, sabato 8 febbraio alle ore 16.30.

E proprio per sottolineare l’urgenza di collegare la necessità di «interrompere l’era dello sfruttamento» con l’urgenza di un aiuto concreto non apriremo il concerto in musica, ma con una poesia di Bertolt Brecht

Il dormitorio

Sento che a New York
all’angolo fra la 26.a strada e Broadway
durante i mesi d’inverno ogni sera c’è un uomo
e ai senzatetto che là si radunano
pregando i passanti procura nel dormitorio un letto.

Il mondo così non si muta,
i rapporti fra gli uomini così non si fanno migliori
l’era dello sfruttamento così non diventa più breve.
Ma alcuni uomini hanno un letto per la notte,
il vento per una nottata viene tenuto lontano da loro,
la neve a loro destinata cade sulla strada.

Non chiudere il libro dove questo leggi, uomo.
Alcuni uomini hanno un letto per la notte,
il vento per una nottata viene tenuto lontano da loro,
la neve a loro destinata cade sulla strada.
Ma il mondo così non si muta,
i rapporti fra gli uomini così non si fanno migliori
l’era dello sfruttamento così non diventa più breve.

Bertolt Brecht (1898-1956)

https://www.facebook.com/OraInSilenzioperLaPaceGenova/photos/gm.1015854352122459/1452999764859430/?type=3

 

La “bottega” ricorda che proprio da Genova è partito, due giorni fa, l’appello del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (cfr «Fuori la guerra dalle nostre vite»: appello dei portuali genovesi…) per una giornata di iniziativa nazionale contro i traffici di morte. La data – da confermare – sarà scelta in coincidenza con l’arrivo a Genova di una nuova nave carica di armi, la Bahri Yanbu. I lavoratori del porto chiamano tutta la città solidale a unirsi.

Redazione
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