Germania, nera come il carbone

Una guerra tra progresso e natura per salvare l’ultimo lembo della foresta di Hambach.

del Gruppo d’Intervento Giuridico Onlus

Al di là di quello che si pensa e di come le cose vengano descritte, spesso e volentieri la realtà e ben diversa.

Per esempio, siamo portati a pensare che la Germania sia anni luce avanti l’Italia per quanto concerne le politiche ambientali.

Non pare proprio.

Ben il 40% delle fonti energetiche tedesche sono rappresentate dal carbone (2017), in particolare dalla inquinante lignite (circa il 20%).  La situazione è piuttosto costante negli anni.  Conseguentemente, dal 2009 a oggi le emissioni di CO2 non sono diminuite.

Non solo.

Si massacrano senza tanti complimenti le foreste per continuare l’estrazione della lignite.

Come ad Hambach, dove la miniera della RWE sta letteralmente mangiando alberi e sottobosco.  E non ha nessuna intenzione di rinunciarvi.

La Polizia cerca di sgomberare gli ambientalisti che protestano e c’è pure scappato il morto.

Questo nella Germania verde e democratica, in un clima che Tolkien aveva già ben descritto.

CFR ANCHE Il popolo della foresta: 4 mila ambientalisti per salvare gli alberi millenari dalla miniera (da La Stampa – 19 settembre 2018)

Redazione
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2 commenti

  • Avete dimenticato di dire che 40.000 dimostranti hanno imposto la fine del disboscamento, sanzionata dalla sentenza di un tribunale. È stata una grande vittoria della sinistra e del movimento ecologico e una grande sconfitta di RWE.

  • Oggi sabato 13.10. c`’è stata a Berlino una grandiosa dimostrazione convocata da circa 100 organizzazioni. Sotto lo slogan principale : Indivisibili per una società libera e aperta hanno dimostrato circa 240.000 partecipanti contro il nazi-fascismo, la violenza, l’odio, l’ingiustizia sociale, la povertà, l’emarginazione, il caro-affitti, le espulsioni dei migranti, gli annegamenti dei migranti nel mediterraneo, l’inquinamento e contro la AFD (alternativa per la Germania) – un partito fascista che ha purtroppo un grande successo elettorale. Per lagiustizia sociale, l’ecologia, una cultura del benvenuto ai migranti. In molte altre città ci sono state analoge dimostrazioni

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