Giro l’India e ve ne parlo un po’

di d. b. (ma quale?)

Mi chiedono: «sei in India? E perchè non ne parli nel blog?». Qui sotto la risposta: però – anche se non è un giallo (o forse sì) – arrivate fino all’ultima riga.

Sono da poco arrivato a Jodhpur, e sono qui, un po’ sotto il forte, che ha l’aria di essere favoloso. Il viaggio e’ stato un po’ stancante: a Kushmar me l’hanno spacciato per un fast bus, e invece di fast non c’era proprio niente. Eravamo pigiati come sardine. Ha fatto tutte le fermate di campagna possibili, ha fatto tutte le stradine (persino sterrate) possibili. In compenso ho visto tanta campagna indiana, ora verde per il monsone, ma chissa’ come quando il monsone non c’e’.

Sul bus salivano ogni tanto delle file di donne che a me sembravano elegantissime, pero’ avevano con loro la zappa, e poco dopo ne ho viste altre al lavoro nei campi. Sembrano regine anche con la zappa in mano, eleganti anche nei gesti…

Alla fine Pushkar mi ha conquistato. Ho passato due giornate contemplative, con poca confusione (che ne avevo bisogno). Sono salito a un tempio su una collina, la mattina quando faceva piu’ fresco, e su c’era la brezza e un gran bel panorama. C’erano anche le scimmie, un’intera tribu’, a cui veniva data un sacco di roba da mangiare…

Ah, ieri l’altro, nel tempio di Brahma, ho visto una scena buffissima. Qualcuno ha dato una un macaco una caramellina bianca di quelle che si fanno benedire. Lui stava li’ con l’aria perplessa perche’ non riusciva a masticarla. La tirava fuori di bocca, la guardava, tornava a metterla in bocca. Pero’, evidentemente gli piaceva, perche’ improvvisamente ha fatto un salto, si e’ fiondato da una signora davanti all’altare, e le ha strappato di mano un intero sacchetto di caramelle, correndo subito dopo al sicuro. La signora ha fatto uno strilletto, e poi tutti si sono messi a ridere.

Ho anche intravisto le volpi volanti, ieri sera, quei pipistrelloni che arrivano a oltre un metro di apertura alare…

Adesso mi giro un po’ Jodhpur, e poi domattina salgo al forte.

NOTA RIDENS

Mi piace la confusione e, come sa chi passa spesso da codesto blog, avere un omonimo (simpatico, attivo e per certi versi confondibile con me) è un bel divertimento, oltretutto ricambiato (dall’altro db). Così vi informo che sono in India, cioè non sono in India, che insomma un db è in India, e che sul suo (?) blog tiene un diario del quale un altro db ha saccheggiato un frammento. E’ come per le ciliege: un db tira l’altro; ma attenti alle indigestioni. (un db)

Redazione
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