«Giuseppe Pinelli: una storia…

soltanto nostra, una storia di tutti». Un progetto di “public history” dedicato a Giuseppe Pinelli.    Notizie su «PINO vita accidentale di un anarchico» di Claudia Cipriani e Niccolò Volpati

A cura del collettivo di lavoro del Centro Studi Libertari con la collaborazione di un comitato scientifico composto da: Claudia Pinelli, Silvia Pinelli, Giampietro Berti, Nicola Del Corno, Paolo Finzi, Marcello Flores, Mimmo Franzinelli, Lorenzo Pezzica.

Public history significa produrre una storia viva, dal basso, che ricordi il passato per interpretare il presente, pronta a confrontarsi e a raccogliere suggestioni da quei protagonisti che quella storia l’hanno vissuta, direttamente o indirettamente. La storia si compone sempre di molti frammenti, a volte complementari e a volte quasi in conflitto; questo progetto intende dare conto della molteplicità delle prospettive e contestualizzare le esperienze divergenti.

Lo scopo del progetto è quello di raccogliere materiali, documenti, memorie riguardanti la figura di Giuseppe Pinelli, la sua vita e le circostanze della sua morte; tracciare l’impatto che esse hanno avuto sulle coscienze di tanti e cercare di ricostruire il complesso percorso fatto di mobilitazioni, campagne di controinformazione, ma anche di opere d’arte, storie di vita e idee, un percorso che ancora oggi non si è concluso. I materiali vengono poi organizzati e resi disponibili a chiunque mediante una piattaforma online, raggiungibile all’indirizzo unastoria.archiviopinelli.it, in modo che possano contribuire a creare percorsi, memorie e nuove storie.

Una componente importante del progetto “Pinelli: una storia” è la catalogazione e pubblicazione online dell’archivio di Licia Rognini, moglie di Pino Pinelli. L’Archivio Licia Pinelli è composto principalmente da migliaia di ritagli stampa inerenti le indagini sulla strage di piazza Fontana, i processi, le inchieste riguardanti la morte di Pinelli, le manifestazioni, le vicissitudini processuali e private di Pietro Valpreda; in una parola, qualsiasi articolo su Giuseppe Pinelli, i fatti di Piazza Fontana e più in generale la strategia della tensione pubblicato sulle principali testate italiane (ma anche alcune minori e di movimento) tra il 1969 e il 2015. Questi articoli sono stati in buona parte digitalizzati da Licia stessa per sottrarli all’inevitabile usura del tempo e l’Archivio Pinelli si è occupato di ordinarli, catalogarli e renderli disponibili. Siamo felici di poter annunciare che una buona parte di questi ritagli stampa, circa 2500, sono oggi disponibili on-line per la consultazione da parte di chiunque fosse interessato.

Testimonianze di: Paolo Finzi, Goffredo Fofi, Matteo Guarnaccia, Claudia e Silvia Pinelli, Piero Scaramucci, Adriano Sofri e molti altri ancora…

Per info e contatti: archivio@archiviopinelli.it

www.centrostudilibertari.it – +39 02 87393382

PINO Vita accidentale di un anarchico

di Claudia Cipriani e Niccolò Volpati

Quella di Giuseppe Pinelli è una storia già conosciuta, raccontata in molte testimonianze, numerosi libri e opere teatrali di cui la più famosa è “Morte accidentale di un anarchico” di Dario Fo. Il nostro intento è quello di raccontare questa storia da un punto di vista inedito: saranno i ricordi delle figlie che, un passo alla volta, ci faranno conoscere Giuseppe Pinelli. Il racconto di Claudia e Silvia Pinelli comincia nel 1969, quando avevano 8 e 9 anni e si conclude il 9 maggio del 2009 quando la famiglia è stata ricevuta al Quirinale dal Presidente Giorgio Napolitano che, in quell’occasione, definì Pinelli «la diciottesima vittima della strage di Piazza Fontana». Il punto di vista delle bambine permette di entrare gradualmente in una storia complessa e intricata: man mano che loro due crescono, aumenta anche il loro livello di consapevolezza, s’infittisce l’insieme di informazioni, si articola il discorso politico e il contesto storico. Contemporaneamente, cresce anche la consapevolezza dello spettatore, che può seguire lo sviluppo della storia personale di Giuseppe Pinelli, insieme all’evoluzione degli accadimenti storici di cui quella storia è riflesso: le contestazioni a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, la “strategia della tensione”, l’Europa divisa in due blocchi.

Per chi già conosce la storia di Pinelli, il racconto delle figlie permette di esplorare, insieme al contesto politico, anche quello emotivo, famigliare e dunque più intimo.In questo film documentario infatti non si parla solo della morte di Pinelli ma si parla anche della sua vita, delle sue idee, dei suoi affetti.

LA MODALITA’ DI RACCONTO

Pino, vita accidentale di un anarchico” è pensato principalmente per un pubblico giovane o che non conosce nei dettagli le vicende narrate. Era dunque per noi importante raccontare questa storia da una prospettiva che facilitasse la comprensione del contesto storico e al contempo creasse empatia e suscitasse emozione. Era necessario trovare una soluzione narrativa originale. Da qui la scelta di non ricorrere a interviste. La storia sarà raccontata attraverso una grafica d’animazione, realizzata appositamente per questo lavoro. Faranno da contrappunto ai disegni animati alcuni inserti corredati da immagini di repertorio (foto e video) e musiche d’epoca. Queste sequenze, che chiariranno il contesto storico e politico, saranno essenziali per comprendere come una storia apparentemente piccola, sia diventata parte della Storia del Paese. Una storia piccola che divenne così importante da segnare una frattura fondamentale: a partire da lì, molte cose sono in Italia, non sono più state come prima

CHI SIAMO

Gli autori del progetto, Claudia Cipriani e Niccolò Volpati, lavorano insieme da molti anni e hanno realizzato altri sei lungometraggi e diversi cortometraggi. I loro documentari, tra cui La guerra delle onde, Lasciando la Baia del Re, L’ora d’acqua, sono stati trasmessi da reti televisive, hanno ricevuto riconoscimenti importanti (tra cui la nomination ai David di Donatello), sono stati selezionati da festival nazionali ed europei e hanno avuto una distribuzione cinematografica.

Non appena enucleata l’idea intorno a cui far crescere il progetto, gli autori hanno contattato la famiglia Pinelli con cui hanno intrapreso un proficuo dialogo. Contemporaneamente si sono uniti al progetto altri professionisti che hanno permesso di formare un gruppo di lavoro coeso e motivato.

CREDITS

Regia: Claudia Cipriani

Autori: Claudia Cipriani, Claudia e Silvia Pinelli, Niccolò Volpati

Ricerca storica: Niccolò Volpati

Montaggio: Claudia Cipriani

Effetti speciali: Ghiro Film Crew

Voci narranti: Olimpia Lanzo e Alessandra Pasi

Musiche originali: Massimo Latronico e Dario Yassa

Registrazione voice over: Gianluca Mancini

Foto: Uliano Lucas

Illustratore: Luca Magnante

Interpreti principali: Roberta Lombardi, Tommaso Russi, Mara Grazioli, Alida Volpati

Ufficio stampa: Arianna Monteverdi

In collaborazione con: Arci Bellezza, coop. soc. I talenti, Archivio Giuseppe Pinelli – Ateneo Libertario, Dipartimento Animazione Scuola Civica di Cinema di Milano, EDI Effetti Digitali Italiani

PREMI

Il nostro progetto è stato premiato nella sezione work in progress del Festival Visioni dal mondo. Abbiamo ottenuto due premi, la menzione speciale della giuria e il premio “EDI Visionary Award”, con questa motivazione: «per la capacità di fornire una narrazione della grande Storia, attraverso il punto di vista dei singoli»

CONTATTI

Niccolò Volpatimob. +39 3398726640 nicovolpati@fastwebnet.it

Claudia Ciprianimob. +39 3381205483 claudia.cipriani@fastwebnet.it

info@ghirofilm.it www.ghirofilm.it

 

Redazione
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