Gli angeli, una voce della…

Enciclopedia aliena intergalattica

di Fabrizio (Astrofilosofo) Melodia   

No, non sto dando i numeri e tanto meno sono in preda a una crisi mistica.

Gli angeli esistono e sono in mezzo a noi: anche se i media, in combutta con i governi, tentano d’occultare la Verità (maiuscola, fateci caso) al popolo, tanto per cambiare.

Non saprei nemmeno dar loro torto, sotto alcuni aspetti.

Troppo spesso il panico di massa non ha fatto altro che generare confusione, distruzione e morte: la bestia umana lasciata libera in branco si comporta in modo assai nocivo per il suo prossimo e tutto l’ambiente circostante.

In questo caso, gli angeli in questione non sono altro che alieni.

Eccoli in una delle serie animate più avvincenti e ben realizzate degli ultimi anni, a opera dello Studio Gainax, che già molto aveva dato all’animazione nipponica.

Li ritroviamo in «Neon Genesis Evangelion» (新世紀エヴァンゲリオン Shin seiki Evangerion, «Il vangelo del nuovo secolo») noto semplicemente come «Evangelion», una serie animata di 26 episodi del 1995, sceneggiato e diretto da Hideaki Anno.

È uno dei maggior successi, sia di pubblico sia di critica dell’animazione giapponese. Parallelamente alla serie televisiva è stato ideato un adattamento manga per opera di Yoshiyuki Sadamoto (il character designer della serie) che presenta alcune differenze nello sviluppo della sceneggiatura. Nel corso degli anni sono stati inoltre pubblicati da altri autori cinque manga spin-off della serie animata, da uno dei quali, «Petit Eva – Evangelion@School», è stato tratto un ONA ovvero un Original Net Anime (detto anche Original Net Animation o ancora Original Web Animation, designa un anime concepito per essere inizialmente diffuso come streaming video in internet o tramite una web tv).

Come è intuibile dal titolo, l’anime è permeato di riferimenti filosofici, con particolare attenzione alla metafisica, in particolare sono ricorrenti pensieri cabalistici, ebraici, e biblici. Gli ultimi episodi della serie sono inoltre caratterizzati dalla profonda introspezione psicologica dei protagonisti e da una maggiore drammaticità nei combattimenti fra i mecha.

L’edizione italiana di Evangelion è stata curata dalla Dynamic Italia in 13 vhs usciti fra il 1997 e il 2001. A questa prima edizione ne sono seguite due in dvd a opera di Dynamic e successivamente Dynit nel 2002 e nel 2008. L’edizione del 2008 è denominata “Platinum Edition”. L’anime inoltre è stato trasmesso in tv da MTV: i primi due episodi sono comparsi nella maratona è stato tratto un «Robothon» del 12 dicembre 2000, mentre la serie è stata trasmessa integralmente dal 2 ottobre 2001 e replicata più volte.

Con le repliche è stata trasmessa anche la “Platinum Edition”. «Neon Genesis Evangelion» è stato anche il primo anime a essere trasmesso in streaming su internet gratuitamente con doppiaggio italiano. A partire dal 26 aprile 2010 ogni lunedì è stato pubblicato sul canale di YouTube della Dynit un nuovo episodio, disponibile per due settimane. In seguito, dal 20 dicembre 2010 gli episodi sono stati pubblicati senza limiti di tempo sulla web tv Popcorn TV.

Ma torniamo agli Angeli, questi buontemponi.

Arrivano sulla Terra in modo assolutamente improvviso, e si scoprirà più tardi, anche se implicitamente, in modo non casuale.

Nell’anno 2000 un gigantesco cataclisma sconvolge la Terra: un’enorme esplosione avviene nell’Antartide, provocandone la disgregazione e lo scioglimento dei ghiacci.

Le fonti ufficiali delle Nazioni Unite parlano dell’improvviso impatto di un meteorite di notevoli dimensioni, ma questo passa in secondo piano rispetto alle conseguenze della catastrofe, e cioè l’innalzamento dei mari, lo sconvolgimento climatico (dovuto anche a una leggera modifica dell’inclinazione dell’asse terrestre) e delle guerre scoppiate fra le nazioni per accaparrarsi i territori rimanenti.

La popolazione viene decimata scendendo a tre miliardi di individui; l’umanità si trova ora dinanzi al difficile obiettivo di ricominciare da capo e ricostruire la propria civiltà gravemente danneggiata. Nella memoria di tutti, a ogni modo, il cataclisma rimarrà per sempre conosciuto come “Second Impact”.

Anno 2015: l’equilibrio climatico si sta gradualmente riassestando e le nazioni del mondo lentamente ricostruiscono ciò che avevano perduto.

Shinji Ikari, un introverso e chiuso quattordicenne giapponese che vive fin da tenera età con un tutore, riceve all’improvviso un messaggio dal padre, da cui era stato abbandonato molti anni prima, che lo invita a recarsi nella città di Neo-Tokyo 3, presso l’agenzia speciale Nerv, dove lui lavora. Inizialmente titubante, il giovane Shinji raccoglie il proprio coraggio e decide di reincontrare il padre dopo tanti anni. Tuttavia una volta giunto a Neo-Tokyo 3, mentre attende l’arrivo di Misato Katsuragi, colei che dovrebbe raccoglierlo e condurlo dal genitore, scopre che una gigantesca e mostruosa creatura ha fatto la sua comparsa nella città evacuata. L’esercito di auto-difesa giapponese non ottiene alcun risultato negli attacchi sferrati contro la creatura, identificata come “angelo”. Misato, con la sua auto, riesce a recuperare in tempo Shinji per condurlo alla base segreta della Nerv, dove il ragazzo scopre la verità: suo padre è il comandante in capo della Nerv e lui è stato chiamato per pilotare quella che sembra essere l’unica speranza del genere umano contro gli “angeli”, e cioè la macchina multi-funzione umanoide Evangelion, modello 01 (abbreviato EVA-01), poiché la giovane Rei Ayanami, pilota dell’unità prototipo EVA-00, è infortunata gravemente. Travolto dagli eventi, Shinji si troverà così coinvolto in una guerra per la sopravvivenza dell’intero genere umano e in una lotta contro se stesso per vincere le proprie paure.

Ovviamente il famigerato “Second impact” era stato causato dall’arrivo del primo Angelo.

Innanzitutto soffermiamoci sul termine che li indica: Angeli traduce il termine giapponese (使徒) “Shito”, letteralmente apostoli; questo la dice lunga sui riferimenti cabalistici: in realtà dunque essi si presentano simbolicamente come gli Arconti creati dal vero Dio, che rimane ignoto a chiunque.

Essi sono privi però della connotazione drammatica di reietti, non sono accecati dalla non conoscenza, ma sembrano agire per un ben preciso obiettivo, a quanto sembra dovrebbe essere la fine del genere umano.

Le loro sembianze sono variabili: da un gigantesco ottaedro, a un microscopico batterio, a un’ombra (similmente a queste diversità nell’aspetto, anche i loro poteri ed i loro attacchi differiscono). Nonostante queste notevoli differenze, tutti gli Angeli hanno in comune una struttura interna molto simile a quella del Dna umano; ma si differenziano da quest’ultimo dal momento che i loro corpi combinano proprietà sia particellari sia ondulatorie, come la luce.

Un’altra caratteristica comune a tutti gli Angeli è l’«AT Field», un campo di forza direzionale di forma ottagonale, che li protegge da ogni tipo di proiettile ed arma convenzionale e che può essere distrutto solo creandone un altro di diversa lunghezza d’onda, e quindi dagli Evangelion (in quanto della medesima origine degli angeli, ossia Adam, il primo angelo) e dalla Lancia di Longino. Sono alimentati da una non meglio specificata sorgente d’energia di forma sferica e di colore rosso situata al centro del loro corpo, il nucleo stesso dell’angelo. Inoltre, sono in grado di rigenerare molto rapidamente porzioni anche molto estese del proprio corpo, a patto che non venga danneggiato il nucleo; talvolta possono possedere un doppio nucleo. Non viene rivelata tuttavia, la posizione del nucleo di alcuni angeli, come Lilith e Kaworu.

Gli angeli, nelle loro strutture e funzioni, sono direttamente collegati con descrizioni della loro controparte cabalistica.

Il primo angelo è Adam, riconducibile alla figura del primo uomo biblico Adamo, relativa causa del “Second Impact”, la cui anima è Kaworu Nagisa, e il proprio embrione è in possesso di Gendo Ikari, piantato nel palmo della mano. Da Adam, allo stesso modo in cui dalla costola di Adamo fu generata Eva, discendono gli Evangelion.

L’umanità discende da Lilith (riconducibile alla figura cristiana della prima moglie di Adamo, descritta dalla Bibbia e la Zohar) e dal suo “uovo”, la Luna nera, ossia il GeoFront ove vi è la base della Nerv. L’umanità viene poi classificata sotto il nome di «Lilims», che secondo il Talmud sono i demoni che Lilith partorì dopo esser stata ripudiata dall’Eden. Motivi cabalistici davvero molto forti.

La Seele, l’altra organizzazione impegnata nella lotta con gli Angeli, possiede a esempio i manoscritti di Qumran, che si riveleranno un elemento di grande rilevanza. Di altrettanta rilevanza per la storia è la “lancia di Longino” che ricorda l’arma usata dall’omonimo legionario romano per trafiggere il corpo di Cristo in croce. Tuttavia sembra collegata anche alla lancia del padre dei kami scintoista Izanagi.

Secondo alcune interpretazioni i personaggi di Shinji, Asuka e Rei potrebbero essere ricondotti alle figure scintoiste di Susanoo, Ama-no-Uzume e Amaterasu, e/o ad Adamo, a Eva e a Lilith.

Shinji ha un ruolo centrale e dunque rappresenta Adamo, Asuka ha un carattere ribelle e indipendente come Lilith, mentre Rei invece è sottomessa e “artificiale”, proprio come Eva. I super computer ideati da Naoko Akagi, sono denominati “Magi”, rispettivamente Melchior, Balthasar and Caspar, i tre portatori di doni dall’Oriente secondo il Vangelo di Matteo.

All’interno della serie vengono attinti anche elementi di altre religioni, fra i quali l’istituto “Marduk”, il quale deve la sua denominazione alla principale divinità babilonese.

La Cabala appare due volte nella sigla d’apertura ed è disegnata sul soffitto dell’ufficio di Gendo: la si vede sia nel film «The End Of Evangelion», sia nella rispettiva controparte cartacea, ove l’Eva-01, è situato in Tiferet, connessa abitualmente alla figura del Sole e di Dio: l’Eva 01 è infatti divenuto pari a esso.

Come si rivela poi nella serie, gli Angeli discendono da Adam e provengono dalla «perduta luna bianca», che si trova ove fu rinvenuto Adam, al Polo Sud. Gli angeli possiedono il frutto della vita che a loro dona immortalità e dunque vogliono unirsi di nuovo ad Adam, ma pare ignorino che nel GeoFront vi sia in realtà Lilith. L’Evangelion 01, sbranando l’angelo Zeruel, ottiene il frutto della vita, divenendo a tutti gli effetti una divinità. Rei e Kaworu sembrano però possedere solo il frutto della conoscenza: Kaworu, compie una volontà, decidendo di non vivere in eterno fondendosi con Adam. Tale fusione richiama il raggiungimento dello stadio di «adam kadmon» («oltreuomo» dall‘ebraico), la fusione con Dio e l‘ottenimento della saggezza totale, dopo aver pronunciato i dieci attributi divini meglio noti come “Sephirot”. Shinji dunque rinasce come uomo finalmente affrancato dalle colpe paterne.

Quanto agli angeli, essi possiedono nomi e caratteristiche riconducibili alle loro controparti della religione ebraico-cristiana, talvolta islamica. Un esempio è Israfel, l’angelo della tromba nell’Islam, il quale con Mikhail, Jibrail e Izra’il, è uno dei quattro arcangeli islamici. Izrafel suonerà la tromba su una roccia di Gerusalemme per annunciare il giorno della resurrezione; ed è il tutore di Maometto prima che egli avesse il Corano. Izrafel è l’angelo della musica e infatti per sconfiggerlo Shinji ed Asuka dovranno usare quest’ultima.
R
ichiama particolarmente questo collegamento Sandalphon, l’arcangelo che differenzia gli embrioni femminili e maschili; nella serie appare per l’appunto come un embrione.

La Cabala e gli Angeli rappresentano probabilmente il confronto con l’Altro, con il quale l’umanità, rappresentata da Shinji, dovrà far fronte per poter crescere e migliorare.

Non casualmente la natura degli angeli non viene chiarita e solo nei film successivi si potrà avere un quadro d’insieme più preciso.

L’umanità si confronta con i proprio demoni, spesso provenienti dall’oltre. Alla necessaria maturazione, dall’aggressività alla ricettività, è improntato il cammino mistico e filosofico della cabala, che si rispecchia pure nei forti motivi freudiani della serie.

Il conflitto padre e figlio, la madre a cui Shinji ritorna (essendo l’EVA-01 contenente l’essenza stessa della madre di Shinji, unita al primo EVA dopo essere caduta nel crogiolo degli esperimenti sugli Angeli) rappresenta il principio di ritorno all’inorganico a cui l’essere umano tende, l’espressione massima di Thanatos, che Shinji dovrà combattere e maturare per tutta la serie.

L’Angelo dunque rappresenta necessariamente la fine del genere umano nella sua condizione di bambino, aiuterà l’umanità a “morire” per rinascere a vita adulta, finalmente migliorata nei suoi aspetti infantili e sessuali.

Si ribadiscono il concetto di libido e destrudo (il “destrudo” è la pulsione di morte, collegato e opposto a libido, la pulsione di vita: derivano dall’Eros e il Thanatos. Si può collegare il Thanatos anche alla figura di Rei Ayanami e Thanatos è il nome di un OST, usata per l’appunto durante la morte di Rei. Inoltre il destrudo è rilevabile anche dai monitor della Nerv. Molti dei personaggi hanno avuto esperienze traumatiche per via dei loro genitori: l’introversione di Shinji è dovuta alla morte della madre in tenera età e dall’abbandono subìto dal padre. Allo stesso modo, Asuka è stata oggetto della follia della madre e dopo il suo suicidio, tramite impiccagione, ha trovato nel solo pilotare l’Eva 02 un motivo di orgoglio, mentre Misato Katsuragi ha vissuto un’infanzia in lontananza dal padre, che l’ha salvata dal “Second Impact”, soffrendo di afasia per i successivi due anni. Ritsuko invece, vedendo che sua madre Naoko aveva una relazione con Gendo dopo la morte della madre, prova odio e attrazione verso Gendo.

Secondo Sigmund Freud, la radice delle nevrosi risiede nella fase infantile; se tale tappa vitale psicologica non viene superata si genera così una nevrosi, che può manifestarsi in vari modi (come l’ansia o un disturbo ossessivo-compulsivo). Fra queste, vi è la “fase orale”, la prima dello sviluppo psico-sessuale (coincidente con l’allattamento della madre): «Oral stage» è appunto il secondo titolo dell’episodio 20. Il titolo dell’episodio 18 invece è «Ambivalence»: l’ambivalenza è la presenza simultanea di sentimenti o pensieri contrastanti.

Gli Angeli, alla fine, non sono altro che la metà oscura, l’ombra, dell’inconscio collettivo che si relaziona con quello personale e malato dei protagonisti.

Ognuno si riflette nell’altro, mettendo in relazione il proprio mondo simbolico, come direbbe Carl Gustav Jung, con quello universale, rappresentato dai primordi dell’umanità, proprio perché l’umanità deriva dagli Angeli, dal loro embrione.

In tutti noi c’è qualcosa di angelico da ritrovare ma soprattutto da affrontare, come le nevrosi e i traumi dell’infanzia.

Nel momento in cui la nostra coscienza rimane alla periferia, e la massa inconscia opprime il nostro Io, ecco che inizia il viaggio verso la Collettività, per ritrovare noi stessi.

«Il se stesso che è soggetto osservante e il se stesso che è oggetto osservato. Ogni oggetto di osservazione ha però natura molteplice ed esistono quindi molteplici Shinji Ikari. Lo Shinji Ikari che è dentro il tuo animo, lo Shinji Ikari che è nell’animo di Misato Katsuragi, lo Shinji Ikari dentro Asuka Soryu, lo Shinji Ikari dentro Rei Ayanami, lo Shinji Ikari dentro Gendo Ikari. Ognuno di essi è un diverso Shinji Ikari, ma sono tutti il vero Shinji Ikari. Tu hai paura degli Shinji Ikari contenuti negli altri individui»: così in «Neon Genesis Evangelion» (episodio 16, «Malattia mortale e poi…») in cui Shinji Ikari interagisce con il suo Doppio, chiara rappresentazione dell’Ombra Collettiva in relazione con l’Inconscio Personale. La citazione riguarda le opere del filosofo Soren A. Kirkegaard, precursore dell’esistenzialismo, ed è evidente fin dal titolo.

Altre allusioni sono da ritrovare nel romanzo «Divina invasione» di Philip K. Dick, nel film «2001: odissea nello spazio» di Stanley Kubrick, nelle serie tv «Il prigioniero», «Thunderbirds», «Ultraseven», «Andromeda» e «The Hitcher – La lunga strada della paura». A quanto detto da Sadamoto, le figure di Gendo e Fuyutsuki sono basate sui due personaggi Ed Straker e Alec Freeman della serie UFO.

La serie, e in particolare il “Progetto per il perfezionamento dell’uomo” (il quale può trovare riscontro con la filosofia di Georg Wilhelm Friedrich Hegel), presentano forti analogie con il romanzo di Arthur C. Clarke «Le guide del tramonto», influenza che Hideaki Anno stesso ha riconosciuto, e con le serie di fantascienza del Dr. Paul Linebarger, meglio noto con lo pseudonimo di Cordwainer Smith.

Gli Angeli rappresentano l’alienità, la materia inorganica da cui siamo venuti e a cui torneremo, per rinascere sotto altre forme.

PER APPROFONDIRE:

  1. Gualtiero Cannarsi, «Neon Genesis Evangelion Encyclopedia, Volumi 0:1 – 0:6», Bologna, Dynamic Italia, 1997-1999.
  2. Gainax, Newtype Magazine, «E-Mono: Neon Genesis Evangelion: All Goods Catalog», Kadokawa Shoten, 1998.
  3. Kio Seiji, Ikuto Yamashita, «Sore Wo Nasumono: Neon Genesis Evangelion Concept Design Works», Kadokawa Shoten, 1998.
  4. Arianna Mognato, «Super Robot Anime – Eroi e robot da Mazinga Z a Evangelion», Milano, Yamato Video, 1999.
  5. Yasuhiro Takeda e altri, «The Notenki memoirs: studio Gainax and the men who created Evangelion», ADV Manga, 2002.
  6. Kazuhisa Fujie, Martin Foster, «Neon Genesis Evangelion: The Unofficial Guide», Tokyo, DH Publishing Inc., 2004.
  7. Andrea Fontana, Davide Tarò, «ANIME – Storia dell’animazione giapponese 1984-2007», Piombino, Edizioni Il Foglio, 2007.
  8. Alessandra Poggio, Cristian Giorgi, «Neon Genesis Evangelion Enciclopedia», Bologna, Dynit, 2008.
Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

2 commenti

  • Ci sono anche gli angeli del racconto “L’Inferno è l’Assenza di Dio” (“Hell Is the Absence of God”) di Ted Chiang, che nel 2002 ha vinto Premio Nebula, Premio Locus e Premio Hugo per la novella — con annesse polemiche sul contenuto filosofico dell’opera.

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