Gli anni di Allende

Recensione alla graphic novel di Rodrigo Elgueta e Carlos Reyes

di David Lifodi

Sono nato nel 1976, tre anni dopo il colpo di stato che, l’11 settembre 1973, sconvolse il Cile. Quando la Moneda fu devastata dai bombardamenti, fu preclusa la via cilena al socialismo. Tuttavia, leggendo  Gli anni di Allende, la graphic novel realizzata dal disegnatore Rodrigo Elgueta e dallo sceneggiatore Carlos Reyes, mi è sembrato di respirare ugualmente il fermento politico di quegli anni, come se camminassi per le strade di Santiago del Cile immerso negli anni Settanta.

Gli anni di Allende non è solo un fumetto, ma molto di più. Attraverso una narrazione rigorosa e puntuale, oltre che molto accattivante dal punto di vista grafico, Elgueta e Reyes ricostruiscono l’epopea di Unidad Popular, le difficoltà e i successi di questa formazione politica che, con il compañero presidente Allende alla guida, dimostrò al mondo che era possibile resistere al pensiero unico del neoliberismo. Attraverso gli occhi di un inviato speciale molto particolare, John Nitsch, giornalista gringo giunto a Santiago del Cile per raccontare le elezioni che avrebbero incoronato Salvador Allende, si snodano i mille giorni di Unidad Popular, costretta a fronteggiare le manovre delle destre per rovesciare il presidente, ma anche a dover fare i conti con tutte le organizzazioni alla sinistra di Up, dal Mir (Movimiento Izquierda Revolucionaria) alla Vop (Vanguardia Organizada del Pueblo).

Scorrendo le pagine della graphic novel si possono intravedere molte storie che ripercorrono il fervore di quegli anni. A livello musicale ci sono molteplici riferimenti a La Nueva Canción Chilena, che ebbe tra i suoi precursori Violeta Parra e legò il suo percorso artistico-politico alle vicende di Unidad Popular, non a caso, tra le vignette, emergono personaggi come la ballerina Isabel Parra e il musicista Víctor Jara, torturato nello stadio di Santiago del Cile lo stesso giorno del colpo di stato. A livello giornalistico, i due autori della novella grafica danno spazio alla rete di relazioni costruita dal giornalista nordamericano Nitsch che, grazie ai suoi contatti, frequenta molte persone che partecipano al processo rivoluzionario di Unidad Popular. È parlando con suoi interlocutori che Elgueta e Reyes trovano il modo di raccontare il lavoro delle Brigadas Ramona Parra (intitolate all’operaia uccisa durante una manifestazione in appoggio ai lavoratori delle miniere di salnitro nel 1946) o l’impegno di quella generazione politico intellettuale che sarebbe sfociato nella mostra dei manifesti antifascisti la cui inaugurazione era stata prevista proprio per l’11 settembre 1973 presso l’Universidad Técnica del Estado di Santiago del Cile.

Ovviamente, la parte predominante della graphic novel è riservata alla politica. Salvador Allende e Augusto Pinochet sembra quasi che parlino al lettore. Nelle vignette emergono con chiarezza i tratti del presidente, il coraggio che mostra, armi in pugno, con l’elmetto in testa, quando ormai si sta avvicinando la sua fine e sullo sfondo si intravede quella Moneda in procinto di essere bombardata e che, nelle immagini d’epoca viste più volte, è avvolta dal fumo nero. Lo stesso Pinochet viene disegnato con quel ghigno spietato, beffardo, di colui che aspetta il momento giusto per tradire Allende, uguale alle foto che lo ritraggono, nella realtà, con gli alti vertici dello Stato a golpe avvenuto e con gli sgherri dell’organizzazione fascista Patria y Libertad. Al tempo stesso, Gli anni di Allende rappresenta anche un prezioso lavoro di controinformazione che racconta nel dettaglio i tentativi di destabilizzazione di Unidad Popular, ad esempio al momento della nazionalizzazione delle miniere di rame, dell’omicidio del generale René Schneider, delle dichiarazioni di fuoco di Nixon (“Non bisogna lasciare nulla di intentato per ostacolare l’elezione di Allende”) e del tradimento di Osvaldo Romo, militante socialista che disconobbe l’Unidad Popular per arruolarsi nella Dina (Dirección de Inteligencia Nacional), la polizia politica pinochettista.

La graphic novel di Carlos Reyes e Rodrigo Elgueta rappresenta un omaggio a tutti quei cileni che si sono identificati nel sogno dell’Unidad Popular, dei ministri, dei militanti, delle organizzazioni popolari e di un’intera generazione che in quei mille giorni riscattò la dignità del Cile, prima che il loro sogno fosse distrutto dalla Cia, dagli Stati uniti e da quegli stessi cileni traditori del proprio paese.

Infine, un consiglio. Leggete il libro ascoltando in sottofondo Carretera Austral, una vecchia canzone dei Modena City Ramblers che parla del golpe dell’11 settembre 1973 e di quella strada che parte da Puerto Montt e arriva fino all’estremo sud della Patagonia cilena, fatta costruire da Pinochet in persona e che serviva esclusivamente per gli spostamenti militari a salvaguardia della frontiera cileno-argentina.

Gli anni di Allende

di Carlos Reyes e Rodrigo Elgueta

Edicola Edizioni, 2016

€ 16

 

David Lifodi
Sono nato a Siena e la mia vera occupazione è presso l'Università di Siena. Nel mio lavoro "ufficioso" collaboro con il sito internet www.peacelink.it, con il blog La Bottega del Barbieri e ogni tanto pubblico articoli su altri siti e riviste riguardo a diritti umani, sindacalismo, politica e storia dell’America latina, questione indigena e agraria, ecologia.

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