«Gli arditi del popolo» di Luigi Balsamini

Torna in libreria l’edizione rivista e ampliata

Quella degli Arditi del popolo è la storia del primo antifascismo militante, una storia esemplare e poco conosciuta di lotte, opposizione e resistenza, in nome della libertà e della dignità umana e politica. Fondati da Argo Secondari, ex tenente dei Reparti d’assalto, “di tendenza anarchica”, gli Arditi del popolo nascono per contrastare e combattere con le armi il fascismo e le sue violenze, per difendere i lavoratori e le istituzioni proletarie e popolari, le sedi sovversive, le sedi di partiti, sindacati e giornali dalle aggressioni squadriste.

Nelle loro file entrano anarchici, comunisti, socialisti, repubblicani, per praticare una difesa concreta, organizzata, unitaria e collettiva. Nei loro appelli scrivono parole di fuoco: “Fino a quando i fascisti continueranno a bruciare le Case del Popolo, case sacre ai lavoratori, fino a quando i fascisti assassineranno i fratelli operai, fino a quando continueranno la guerra fratricida, gli arditi d’Italia non potranno avere con loro nulla di comune. Un solco profondo di sangue e di macerie fumanti divide fascisti e arditi”.

Una descrizione suggestiva ed efficace li definisce “una meteora nel cielo incandescente della guerra civile”, cogliendo in pari tempo l’infuocato clima italiano al termine della Prima guerra mondiale e il carattere di fugace apparizione, ma anche di concreta visibilità, del movimento. La presenza degli Arditi del popolo è stata infatti marginale ma non per questo poco incisiva, anzi, dietro buona parte degli episodi di resistenza armata allo squadrismo e al fianco della spontanea lotta del proletariato, c’è proprio l’organizzazione dell’arditismo popolare.

Luigi Balsamini (Urbino, 1977) ne ricostruisce il percorso su scala nazionale, dalla fine della guerra all’ascesa al potere del fascismo. Che sia stata la grande occasione mancata dell’antifascismo militante prima della marcia su Roma?

Luigi Balsamini, Gli Arditi del popolo. Dalla guerra alla difesa proletaria contro il fascismo (1917-1922)

seconda edizione interamente rivista e ampliata

Galzerano editore, 2018,

496 pagine con foto, 20 euri

Qui in “bottega” abbiamo parlato spesso (ma sempre … troppo poco) degli Arditi del popolo. Ecco alcune segnazioni: Guido Picelli e Antonio Cieri nella Parma del 1922 ma anche Fantasmi della diserzione

 

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