Gli «imperdi-libri» del 2016 – ottava puntata

le scelte di Mauro Antonio Miglieruolo: «Il quinto principio», «Grande sertao» e «La guerra della fine del mondo» nonché Althusser e Borges

«Il quinto principio» di Vittorio Catani

in “bottega” è qui: Un romanzo imprescindibile di Vittorio Catani

 

«Grande Sertao» di Joao Guimaraes Rosa

lo rileggo in continuazione; in “bottega” ne ho parlato qui: Grande Sertão di João Guimarães Rosa

 

«Filosofia e filosofia spontanea degli scienziati» ovvero 5 lezioni di Louis Althusser, per me una sorta di manuale di consultazione. Nel saggio Althusser mette in luce la presenza di una doppia filosofia negli scienziati (è probabile ciò sia vero per tutti gli uomini). La filosofia professata e quella praticata. La prima ordinariamente è  una filosofia idealistica che presumono di derivare dai risultati della loro pratica scientifica, filosofia in favore della quale si battono pubblicamente. La seconda è la filosofia all’opera nella loro pratica scientifica, della quale non hanno consapevolezza, ma è loro necessaria per poter affrontare e risolvere le questioni scientifiche. Una filosofia di giorno dunque, una filosofia mondana che si oppone a quella di notte, la filosofia segreta, indispensabile per porre correttamente i nodi scientifici da sciogliere; e poi poterli sciogliere.

In “bottega” ho scritto più volte di Althusser – e presto tornerò a scriverne –  a esempio qui: Althusser e il marxismo aleatorio, o dell’incontro

Di Althusser consiglio «Leggere il Capitale», «Per Marx» e «Il marxismo aleatorio». Di «Leggere il Capitale» – che è fondamentale per il rilancio del marxismo – esiste la ormai storica traduzione di Feltrinelli; più recentemente è stato ritradotto nel 2006 per Mimesis Edizioni (a cura della Associazione Culturale Louis Althusser, della quale faccio parte – ma è bene precisare che esclusivamente in quanto lettore): costo 30 euro per quasi 430 pagine di grande formato. Assolutamente da leggere e rileggere.

 

E ancora i racconti di Borges e «La guerra della fine del mondo» di Vargas Llosa.

(*) Se volete sapere anche voi – come Oso Curi – perché ci vengono certe idee … andate a vedere la prima puntata (con la scelta di Valentina Bazzarin): lì sotto è spiegato. Se non arrivano altri interventi codesta è l’ultima puntata. IL LOGO E’ di ENERGU.

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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