Gli Stati Uniti d’Africa – Abdourahman A. Waberi

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di Francesco Masala

 

una delle caratteristiche della letteratura, che la rendono indispensabile, è che ci fa vedere il mondo con gli occhi di un altro, dove non arriviamo ecco scattare la scintilla di un cambio di visione.
bisogna essere disponibili, aperti, ed è una cosa pericolosa, pensare con la testa di un altro, vedere una cosa che non sapevi potesse esistere, immedesimarsi nell’altro è pericoloso, certe volte cambi anche gli occhiali o addirittura qualche idea.
in questo libro, che non è perfetto, ci sono due cose stupefacenti, la prima l’inversione del mondo, l’Africa è il primo mondo, gli altri continenti vivono fra la miseria e l’arretratezza.
questo gioco va avanti un bel po’, e quando alla fine si trascina in modo anche ripetitivo ecco un colpo di scena bellissimo, che non vi dico, per non togliervi la sorpresa.
come si fa a questo punto a non leggere il libro?
buona lettura.

 

qui DB aveva consigliato la lettura (con più parole)

 

Gli Stati Uniti d’Africa

L’ente nazionale idrocarburi
non mi prende sul serio
eppure l’acqua era acqua
il cibo, sano
un tetto
un letto
un po’ di rispetto
non sono mai mancati
Henry Okah(*) versa in gravi condizioni
la lotta per sconfiggere una morte prematura
iniziata tanti anni fa
rischia di concludersi
Henry Okah versa in gravi condizioni
la lotta per sconfiggere una morte prematura
iniziata tanti anni fa
rischia di concludersi
Henry Okah versa in gravi condizioni
la lotta per sconfiggere una morte prematura
iniziata tanti anni fa
rischia di concludersi
Henry Okah versa in gravi condizioni
la lotta per sconfiggere una morte prematura
iniziata tanti anni fa
rischia di concludersi
gli Stati Uniti d’Africa
ma che splendida utopia
gli Stati Uniti d’Africa
ma che bell’idea, che bella notizia
gli Stati Uniti d’Africa
ci vuole almeno un secolo!
gli Stati Uniti d’Africa
non ci saranno mai
e poi mai
gli Stati Uniti d’Africa
ma che splendida utopia
gli Stati Uniti d’Africa
ma che bell’idea, ma che bella notizia
gli Stati Uniti d’Africa
e mentre il mondo guarda
gli Stati Uniti d’Africa
non si faranno mai
e poi mai

(*) chi è Henry Okah

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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