Grandi eventi al G277

di Vittorio Catani

(da www.fantascienza.com/blog/vikkor)

Dopo numerosi ma inconcludenti G7, G8, G20, finalmente un summit dei Grandi della Terra, a Las Vegas, impostato in modo rivoluzionario e democratico, che presenta soluzioni definitive. Ve ne narra alcuni eventi, qui di seguito, il nostro inviato speciale Munìr, di TeleTunisia (trascrizione integrale di una “diretta”).

Salve! In tutta onestà, signore e signori, a me frega ben poco se sia giorno o notte benché Las Vegas, va ricordato, abbia rinunciato al giorno. Quanto al sottoscritto: vi parla il vostro Munìr, in servizio speciale per TeleTunisi. E dunque, qui a Las Vegas è sempre cielo buio, grazie ai deflettori satellitari di luce solare in orbita. Qualcuno si chiederà come gli abitanti sopportino una simile situazione, ma è chiaro che se è sempre notte, in questa città più che mai è tempo non stop per baldorie notturne e allora bische, donne, alcool, balli, sballi, droghe, festini, pub, ristoranti, negozi, musicisti di strada, macchinette mangiasoldi, giochi, gare, tornei, processioni. Che contribuiscono ad accrescere esponenzialmente il Pil locale. Ovviamente solo per gli appartenenti al celebre 1% (ora dicono sia diventato 0,80%, ma se la percentuale è diminuita, il divario è cresciuto). Per quelli del restante ex 99% (adesso 99,20%) si muore più che mai di fame… ma, ecco il punto, oggi pare che siamo tutti, come dire… se non contenti: rassegnati. E capirete, questo è già un enorme risultato positivo… 

Una parte di quel 99,20 da alcuni giorni si sta riversando da tutto il mondo, come una colata di lava incandescente, per le vie e nei cavi ottici che portano a Las Vegas. Fisicamente, arrivano con ogni mezzo possibile: aerei, elicotteri, alianti, mongolfiere, navi, barconi, zattere, sottomarini. A nuoto, a cavallo, a piedi. Virtualmente, le linee sono sovraccariche in di immagini entrata e in uscita, di voci, suoni, ed è come se fossero tutti qui in persona. L’evento è imperdibile, siamo a una seconda edizione molto più ricca di iniziative. Tre anni fa la manifestazione era a Roma, che non ne uscì  indenne. Ricorderete che il Colosseo crollò per la pressione delle folle e per le vibrazioni del calpestio sul manto stradale, con centinaia di vittime ma chi se ne impipa di quei cumuli di pietrame decrepito, resteranno lì per qualche altro millennio con le cacche dei gatti e le ossa dei dispersi nel crollo. Non ci sono quattrini, capito? O meglio ci sono a palate, a montagne, mai come ora. Ma solo per lo 0,80. 

Personalmente, pur apprezzando i Grandi Eventi (in generale), mi sono stufato della ripetitività delle mie mansioni e ho rinunciato al lavoro di esalatore. Ero di quelli che ogni volta devono ripulire le città dai miasmi e dai residui che l’umanità produce, specie nelle manifestazioni di massa. In verità c’erano e ci sono gli esalatori-robot, efficaci ed economicissimi, ma qualcuno ha dimostrato che questo lavoro, se è svolto da un essere umano con precise modalità, diventa ancora più economico. Nel senso che gli esalatori guadagnano molto meno di prima o quasi niente, ma dicono che si deve esserne contenti anzi orgogliosi, perché l’esalatore umano dimostra come meccanizzazione, robotizzazione, virtualizzazione, non abbiano affatto rubato ma creato posti di lavoro. In barba a Marx e ai suoi puzzolenti seguaci. E non si deve detestare ma stimare la monnezza, o se preferite la sporcizia, che a sua volta produce posti di lavoro. E in effetti non si può contestare che…se…

Eh, scusate, mi ero distratto. Il fatto è che nell’aria circola continuamente un sottofondo musicale a basso volume, ma perfettamente percepibile se concentriamo l’attenzione. Motivetti di poche note continuamente variati, leggeri, con effetto quasi ipnotico. E’ un genere particolare: “musica che non ha bisogno di essere ascoltata”, così la chiamano. D’altronde l’importante è che ci si renda conto che una musica “c’è”.

Questo G277 (Gruppo dei 277 Paesi industrializzati) più dei precedenti G8 e G20 è nato con l’esplicito impegno di restare nella memoria del mondo. Circa 300 tra ministri delle finanze e governatori di banche centrali e rappresentanti di 277 stati si riuniscono per decidere i destini di 10 miliardi di persone.

Ecco, stasera (ma è sera? Eh… comunque è buio) partiamo con le Nuove Olimpiadi. Buona mossa per gli organizzatori. La gente ama molto lo sport e sono in palio ricchissimi premi. Gare d’ogni genere, le conoscete già. Ma hanno inventato qualche sport in più.

Globalmente i partecipanti, includendo anche la “corsa libera” e altri sport di massa (bicicletta, auto, moto, aerei, imbarcazioni eccetera) sono circa 200 milioni, e hanno pagato una grossa tassa d’iscrizione. Naturalmente non tutti gli atleti godono del privilegio d’essere ora in persona a Las Vegas, pertanto sono collegati in diretta dalle varie zone del mondo tramite la Rete Sportiva.

Adesso siamo nello stadio Apotheosis, per la gara dei Cento metri. Si segnala una modifica epocale alle regole di tutti gli sport: scarpe hi-tech superleggere per agevolare la falcata, costumi biomimetici al carbonio che sfruttano le turbolenze dell’acqua a vantaggio dei nuotatori, programmi di allenamento degli atleti a base di microchip impiantati sottopelle, arti modificati con protesi interne ed esterne… Per la prima volta nella storia, sono ammessi a partecipare atleti dotati di attrezzature d’ogni genere e/o che abbiano assunto sostanze euforizzanti o nuovi ritrovati biologici. Basta con le ipocrisie, si sa da decenni che “accade” e sempre “accadrà”: legalizzare “ausilii tecnici” di questo tipo è l’unica razionale soluzione. Ed è nata l’Atletica assistita. D’altronde, anche in questo caso chi vincerà, sarà sempre il “migliore”. Ci dicono che gli “ausilii tecnici” sono stati oggetto di supervisione per verificarne efficienza e limiti di tolleranza. Il calcolo probabilistico delle ditte produttrici è che possano provocare “effetti collaterali” (decesso) solo una volta su mille. Ovviamente c’è chi – come me – ha molti dubbi circa quella cifra. Ma non sono cavoli miei. «Vuoi partecipare come assistito? Devi rischiare: e lo sai già». Saranno tre i finalisti mondiali per la corsa libera e altri sport in programma. Per la marea dei segnalati, graziosi premi virtuali.

Ecco! Entrano nello stadio gli atleti. La folla scatta in piedi, strilla, smania, agita le braccia, sale sui sedili, lancia petardi, dalle centinaia di altre postazioni tv ci rotola addosso un tuono assordante che copre le voci e fa tremare il suolo dell’intera Las Vegas: è l’urlo in contemporanea di 10 miliardi di voci eccitate! Mai era accaduto questo sul nostro pianeta! Evviva il G277 e coloro che lo hanno creato!

Andiamo via da qui, i risultati possiamo seguirli sui macroschermi che pullulano lungo le vie cittadine.

Ora ci ritroviamo nella Piazza delle Arti. Oggi più di prima ragazzi e ragazze sognano un futuro di cantanti, musicisti, cineasti, ballerini, veline, giornalisti, presentatori tv: ok, il G277 porge la giusta occasione a tutti i giovani del pianeta. Pare quasi che altre arti scienze e altri mestieri non esistano. Hanno superato i test d’ammissione 1 miliardo e mezzo (età dai 15 ai 30), mentre il numero iniziale degli aspiranti accettati era di 3 miliardi e 200 milioni. Tutti hanno ovviamente dovuto pagare l’onerosa tassa per entrare in gioco. Saranno 5 i finalisti che potranno realizzare il loro sogno. Al restante 1 miliardo e mezzo meno 5, verranno inviati artistici Attestati virtuali di partecipazione al G277. Ci hanno spiegato che se può apparire minima la percentuale dei vincitori, essa è peraltro una cifra ideale, simbolica per un evento qual è il G277, che “non è un concorso per posti di lavoro”, e “d’altro canto qualunque numero sembrerebbe piccolo rispetto a 10 miliardi di individui”. E d’altronde “tutti possono diventare Presidente degli Stati Uniti ma se ne elegge 1 solo”. Ovvio. Matematico.

Bene! Lasciamo Piazza delle Arti. Siamo al Palazzo dei Convegni per la Salvezza del Pianeta. A parte i raduni dei Governi e del MN, che seguiranno a breve, l’incontro più importante dell’intero G277 si sta appunto svolgendo in questo Palazzo, e si chiama Vita e Società… Ecco, siamo qui, ci dicono che sta per terminare. Arriviamo giusto in tempo per conoscere i risultati! I convenuti – ci riferisce la voce-radio – hanno elaborato e discusso una serie di tematiche sociali di bruciante attualità… E’ in via di conclusione un dibattito scientifico-filosofico-linguistico-esistenziale sull’odierno senso del “P/S”. Non sapete ancora di che si tratta? Gravissimo. P/S è la sigla tecnica del binomio “pulito/sporco”, alla luce delle moderne scienze ma anche delle nuove urgenze ecologico-medico-sociali. Sono presenti nomi illustrissimi di fama planetaria, ne leggo qualcuno… beh, in verità noti soprattutto agli specialisti ma ecco… sullo schermo vedo scorrere un compendio dei risultati. In platea, 1638 persone (lo riporta lo schermo) incominciano ad alzarsi e andar via mentre scrosciano applausi assordanti. Riassumo quanto leggo: “Pulito e sporco: si è dimostrato come queste due parole contengano valori decaduti, Insufficienti, ma soprattutto sparisce l’antitesi tra i due arcaici significati. La società è mutata, chiaro? Le esigenze sono altre, vero? Lo sono, a partire dai rifiuti urbani…” Ma vado al sodo… ecco: “Pertanto si decide di precisare nuovi attributi idonei allo stato delle cose. Anzitutto la parola sporco sparisce dal vocabolario mondiale, come pure sparisce la parola pulito a sé stante, ma non il suo innovativo significato. D’ora in avanti si dovrà parlare solo di pulito pulito (pu-pu), pulito debole (pu-de), e nel più delicato dei casi, di pulito accettabile (pu-ac)”.

Signori, lascio la lettura: vedo là in fondo un relatore che sta urlando qualcosa… è uno degli illustri invitati, per di più primario esponente della MN…sì, vi riferisco ciò che dice: «Multe e pene onerose per i contravventori alla nuova regola liguistica, la cui obbligatorietà parte da… da…da…ORA!» Ha pestato con un martelletto su qualcosa, c’è stato un scoppio, forse un petardo, tante scintille colorate stanno salendo in cielo… ma non si disperdono in una nube caotica, si stanno invece aggregando secondo un ordine predefinito… ecco… le stelline convergono e creano una frase in cielo: W PULITO PULITO = PU-PU… Vedete? Udite? Scusate, la folla è impazzita, si ascolta poco o nulla, cerco di capire, l’emerito esponente MN sta dicendo: «…da ora accade un miracolo, grazie al nostro intervento e al vostro strepitoso assenso, per la prima volta nella storia umana abbiamo mondato l’intero pianeta dalla sporcizia in cui navigavamo. Pensate: tutto ciò che era rappresentato da quella parola ora impronunciabile, non esiste più. Non deve esistere più. Non è uno sciocco gioco linguistico, è una svolta epocale: accettare la realtà, non negarla… Poter ricostruire su queste basi…».

Alt! Signori, perdonate quest’altra interruzione. Credo di vedere movimento in fondo alla strada, una specie di luce… strano, il resto del cielo è nerissimo… Non si capisce… Accidenti, la luce cresce, cresce, ancora… anc… Signori?

(…)

Signori, spero che mi ascoltiate tutti. Che mi vediate, che le comunicazioni siano state ripristinate. A Las Vegas, durante questo G277 una ventina di minuti fa è accaduto un evento gravissimo, benché non si sappia se vi siano vittime o si sia trattato di un gesto solo dimostrativo. C’è stata una esplosione che ha infranto vetri a migliaia di finestre, il cielo si è illuminato quasi a giorno e nella nube luminosa è apparsa una scritta di enormi dimensioni, leggibile a chilometri di distanza: FEDE NELLA TERRA LIBERA. Vedete? Le parole lassù sono ancora distinte anche se stanno sbiadendo… il vento… Momento: arrivano le prime dichiarazioni… finora solo qualche ferito non grave… Ecco! Qualcuno deve avere rivendicato il gesto. Ascolto… riferisco: un drone è riuscito a entrare nel recinto di Las Vegas eludendo i sofisticatissimi apparati di difesa e sorveglianza: un aereo senza pilota che ha lanciato una bomba-manifesto. Il drone è stato abbattuto… Ora abbiamo una firma: pare si tratti di un gruppo dei NAA, i Nuovi Anarco-Ambientalisti. C’è anche un loro messaggio: “Noi amiamo lo sporco, perché ci piace buttar via tutto ciò che di sporco c’è in questo mondo, e presto lo butteremo con estremo piacere”. Ecco, signori. Da parte mia no comment, ciascuno pensi ciò che vuol pensare. Altro non… Al tempo! Nuovo comunicato ufficiale. Questo sembra roba diversa. Leggo: “Grazie ai microchip di cui è stato dotato ogni individuo presente a Las Vegas, la locale Amministrazione per la Sicurezza è in grado di riferire ai gentili presenti che si sono già raccolte le notizie che attendevate: l’attentato non ha provocato vittime, tranne alcuni feriti lievi e qualche ricoverato per shock leggero, causa lo spavento. Entro un’ora saranno dimessi dal Pronto soccorso. La vostra Las Vegas vi difende tutti e i NAA avranno ciò che si meritano. L’Amministrazione chiede scusa per quanto avvenuto. E ora possiamo tranquillamente riprendere i nostri programmi. Viva il G277, viva Las Vegas, viva il pu-pu!”.        

Avete ascoltato? Anche gli applausi? E’ sempre i vostro Munìr che seguite in diretta.  Las Vegas vi difende? Boh… Accidenti, quelli devono disporre di qualche cracker mica male, per aver azzerato i sistemi difensivi che sono qui…Ok! Scusate la divagazione. E dunque, gentili signori in linea, anche noi riprendiamo con tranquillità la nostra ricognizione, nella seconda edizione di un memorabile, spettacolare, incancellabile G277.

Questa di parlo ora magari interesserà meno coloro che non credono ai ghirigori diplomatici, ma è la manifestazione-cardine dell’intero G277: siamo alla Prospettiva Platone, una specie di gran teatro greco che vorrebbe evocare e comunicare atmosfere da padri della democrazia. Al momento è vuoto, ma tra poco sarà rigurgitante di ministri, politici, banchieri, faccendieri. Cosa si debba decidere non è un mistero e al contempo lo è. Infatti argomenti e accordi sono già illustrati (molto genericamente) negli opuscoli e nei messaggi distribuiti a miliardi in questi ultimi giorni; né vale la pena attendere i risultati, perchè sappiamo che le proposte verranno approvate tutte con una sorta di plebiscito bulgaro, perché certamente tutto è già stato deciso in precedenza. Per contro, se domani trovassimo il modo di controllare, ci accorgeremmo che leggi e accordi approvati sono tutt’altra cosa e soprattutto riguardano pochissimo o nulla il 99,20% e moltissimo o tutto lo 0,80%. Lorsignori hanno qualcosa da chiedere obiettare discutere in merito? Nel caso, inviate le domande al vostro Munìr di TeleTunisi, con l’indirizzo che ora potete leggere sugli schermi. Il sottoscritto è qui in attesa e cercherà di chiarire ogni dubbio. Sto azzardando? Sto per essere mitragliato da milioni di quesiti, farete domande difficili che riveleranno la mia crassa ignoranza? Se vi interessa saperlo: nella scorsa manifestazione (Roma) le domande che mi giunsero da tutto il mondo furono 7, di cui 1 sbagliata, 3 identiche  e 3 riguardanti star del cinema e dello sport. E dunque: qualcuno è interessato a informarsi circa la Prospettiva Platone e i contenuti di questa costruzione così simbolica? Conto fino a 10. Uno, due…

dieci. ….Ok, capito. Non vi frega alcunché. Come previsto. Ma vedete, in quanto guida e presentatore televisivo ho l’obbligo di prestarmi nel più corretto dei modi. Ora dovrei condurvi in un altro luogo, il Castello della MN. Ma forse trovereste noiosa anche questa perlustrazione virtuale, sebbene breve anch’essa. Il Castello della MN, per essere precisi, e sebbene pochissimi lo sappiano, è la realtà più importante di tutto quanto si possa visitare in Las Vegas e anzi nel mondo intero. Allora optiamo per una soluzione pratica: torneremo al Castello della MN dopo, in chiusura, mentre ora vi condurrò a vedere qualcosa di… come dire, mooooolto esotico. Per caso conoscete gli Uomini del Nulla? 10 miliardi di euro contro 1 che no. Seguitemi, e a presto!

 

Ci siete ancora tutti? Grazie! Signorsì, il G277 è “anche” un circo equestre con le sue meraviglie. Una kermesse. Ficchiamoci nella zucca che oggi la politica è soprattutto spettacolo: attori magnifici (due o tre in un secolo) e centinaia di milioni di comparse che fanno da coreografia e leccapiedi. Dall’altra parte, a ragionevole distanza, ci sono gli spettatori, cioè noialtri, che pagano biglietti sempre più salati per sopportare rappresentazioni sempre più scadenti. Come dite? Pessimista? Qualunquista, populista, eversivo? Ma no, lasciateci scherzare, ogni tanto necessita un po’ di humour. Alt! Siamo arrivati. Sono le ore… sì, sono le 3:15, chissà se di giorno o di notte, ma a noi poco interessa. Bene, come vedete sono riuscito a far combaciare il nostro percorso anche con lo spettacolo che immantinente vi conduco a visionare… acc…, come parlo bene! Ah-ah!, ecco, entriamo (io davvero, voi virtualmente) nel padiglione. Vedete tutti la pedana, vero? Mi siedo: spero che dalla mia posizione abbiate tutti una buona visuale. Distribuiscono un volantino. Balle. Ora uscirà sulla scena qualcuno che ci spiega tutto. Eh? Le luci si sono spente, è il momento. Sssst! Ve lo sussurro: un, due, tre… Luci accese! Lo vedete, quello lì? Aguzzate occhi e orecchie, io taccio.

«Signori, buonasera e benvenuti a questo straordinario G277 nonché al nostro “spettacolo” dei cosiddetti Uomini del Nulla, che spettacolo affatto non è. Abbiamo ambientato ciò cui state per assistere in un celeberrimo circo equestre per, diciamo così, attutire l’impatto della  nostra realizzazione, e perché anche nelle cose serie a volte si può trovare una vena ludica. Un risultato costato circa 20 anni di prove e ricerche. Ringrazio anche i numerosi esponenti di primissimo grado nei campi della fisica, biologia, psicologia, medicina, economia, politica e altro, che hanno contribuito in vario modo al raggiungimento del traguardo, e che per il momento preferiscono restare anonimi, per più d’una ragione. Ma lascio la parola a uno specialista, che anticiperà il senso di quanto vedrete».

Eh-eh… è sempre il vostro Munìr che vi accompagna, via tiene per mano. Ci siete tutti? Eccolo… arriva! Ascoltate:

«Buona sera a tutti. Preamboli zero: vado al sodo. Silenzio, per favore… Bene. Udite qualcosa?… Tacete? Proprio ness… eh? Lei, lì in terza fila, ha alzato una mano. Ci dica chi è, come si chiama e cosa ascolta».           

«Buona sera, grazie. Mi chiamo Munìr, sono giornalista di TeleTunisi e da ore ho negli orecchi quei benedetti ritornelli. Ma questa non è la musica che non ha bisogno d’essere ascoltata?»

«Bravo! Lei ha visto anzi ha udito giusto: “non ha bisogno”, che però non significa “non è possibile ascoltare”, e neanche “non deve essere ascoltata”. Chi vuole, l’ascolta, altrimenti quel sottile filo sonoro resta un lontano sottofondo, una presenza amichevole o rilassante che si sa ci sia, ma si riesce a dimenticare. Grazie signor Munìr. Ebbene, spettabile pubblico, noi di questo gruppo multi-scientifico ci siamo posti un problema. L’uomo pensa. Pensa tutto il giorno, pensa la notte, mentre mangia, mentre scrive, nel sonno, mentre è nel bagno, mentre fa l’amore, insomma non pensa solo se è morto. Certamente questo perpetuo lavorio ha la sua contropartita negativa, che – abbiamo scoperto – può condurre a lesioni, malattie, amnesie e anche peggio. Abbiamo perciò pensato (perdonate il calembour) a un uomo che può non pensare. Che preferisce spegnere a volte il suo cervello. O anche spegnere per sempre – perché no? – la sua mente. I suoi doveri, le sue incombenze, le necessità? Semplice: delegare il tutto ad altri. Legalmente. Gente di fiducia, certamente. Gente specializzata. Che possa amministrare, governare, votare per lui, nel suo migliore interesse. Vedete, se il pensiero stressa e provoca gravi malattie, diventa necessario – in casi particolari – abolire il pensiero: ai limiti, abolire il cervello. Ed ecco: così come esiste una musica che non ha bisogno d’essere ascoltata, e assolve benissimo il suo compito, possiamo a buon motivo avere il cervello che non ha bisogno di pensare. Di mettersi in funzione… Noto un profondo silenzio dalla platea. Forse non tutti riescono a immaginare quale stato d’animo e di relax generi una situazione del tipo che ho illustrato, che pare possa anche prolungare di decenni la vita. Ma signori, noi vogliamo darvi i fatti. Avanti! Ecco, entrano in scena… Sono tre. Due uomini: Mark, inglese, e Arvo, finlandese. Una donna: Lai Soh Ky, birmana. Naturalmente non sono i loro veri nomi».

Amici, se il presentatore sul palcoscenico ora tace, il vostro Munìr torna a parlarvi, stavolta con il silenziatore, perché siamo sempre in platea, e mi ascoltate solo voi. Come potete verificare, il pubblico non riesce a sputare parola. Pensatela come volete, anche se personalmente non condivido affatto. Vorrei soffermarmi un po’ sulle fattezze di queste tre persone… cavie? Sono su sedie a rotelle e nell’insieme – condividete? – il loro corpo ha preso una forma ovoidale. Corpo che si gonfia al ventre, arti che sembrano piccolissimi, rattrappiti, cranio come la cupola di un uovo, appunto… volto gonfio e paonazzo, occhi chiusi. Le bocche hanno sorrisi immobili, identici, e sembrano più smorfie. Teste reclinate un po’ indietro, fronte sfuggente. Eh? Olè, qualcuno dei miei ascoltatori si sveglia. Vedo domande, domande a raffica. Grazie, prometto che risponderò a tutti. E vedo… vedo… accidenti, c’è anche chi sostiene che vorrebbe provare il cervello… scervellato. Ok, prendo nota… Ehilà, non è uno solo… i numeri crescono… siamo a 950, che dico: 1108 aspiranti Uomini del Nulla, calma ragazzi, non riesco a tenervi dietro, io il cervello ce l’ho ma è uno solo…

 

Amici, il nostro favoloso tour volge al termine. Ci sarebbe ancora molto da farvi vedere e ascoltare in questo G277 che dovrà – a quanto ci dicono – salvare il mondo. Una convention dei Grandi impostata, da ora in poi,  in modo esteriormente sempre più spettacolare e popolare. Dico esteriormente, perché le decisioni, quelle vere, che coinvolgono tutti noi, non dimentichiamolo, si sospetta siano state già prese… e forse non le conosceremo mai, se non quando ci coinvolgeranno di persona. Il G277 vale solo come sceneggiata, forse per smussare eventuali ultimi contrasti politici e magari come timbro finale. E quindi ora vi invito all’ultima visita: il Castello di Casa Nostra.

Stiamo già arrivandoci. Se non l’avete notato, siamo alla periferia di Las Vegas, al termine dell’abitato. Da questa parte incomincia la campagna. Intanto mi sono pervenuti alcuni dati e numeri: finora circa 125 milioni di persone in tutto il mondo vorrebbero sperimentare il “cervello che non ha bisogno di pensare”, mentre oltre 3 milioni sarebbero disposti ad averlo permanentemente, per tutta la vita. Che ne dite? Scrivete, scrivete, cercherò di rispondere a tutte le domande. Ma ora termina il viottolo sterrato e siamo alla Casa Nostra. L’illuminazione è carente e forse voi non vedete. E’ una tipica casa di campagna. Castello? E’ bassa, cubica, edificata in tufo e cemento… Mi ricorda le vecchie abitazioni contadine della mia Tunisia, e anche dell’Italia meridionale… A volte, se si trattava di signorotti latifondisti, erano anche costruzioni con caratteristiche e mobili di pregio. Mi accolgono sorridenti alcuni servitori, entriamo… Ehm, osservate: notevoli affreschi sulle volte a botte e in alto, tutt’intorno… Oh, ma è molto, molto più grande di quanto si pensasse… dietro si amplia ancora… Un salone. Bene. Anche qui una specie di palscoscenico e almeno trecento sedie imbottite, in stile. Anche stavolta abbiamo rispettato i tempi suggeriti: potrete, potremo presto assistere… Eccoli! Cinque distinti personaggi prendono posto su divanetti… La sala si riempie…

«Gentili signori, grazie per essere qui al Castello di Casa Nostra. Noialtri della MN siamo persone comprensive e di assoluta parola. Noi – non noi cinque, ma noi nel mondo – siamo ormai non milioni ma miliardi, e abbiamo deciso che sia il momento giusto per scoprire le carte. Alcune carte. Vedete, le cose vanno malissimo. Ci sono sprechi. Il pianeta è avvelenato. La politica barcolla e balbetta. La politica è corrotta in modo deprecabile, irreversibile e dannoso per tutti. I governi sono marionette manovrate dalle lobby e dagli speculatori. Marionette di carta velina anzi di carta igienica. La gente è demotivata. Chi lavora, lavora male perché è mal ripagato. L’unica organizzazione che funzionava, funziona e funzionerà sempre perfettamente è la nostra. Lo dice la nostra sigla, MN: noi siamo la Mafia Nobile. Non chiedeteci se abbiamo a che fare con la semplice mafia: parenti perduti per strada. Noi – alcuni di voi lo sanno – ci siamo ormai  insediati dovunque, ma con modalità assolutamente legali, anche perché abbiamo giustamente ottenuto leggi ad hoc. Non solo: abbiamo firmato con numerose nazioni il patto Stato-MN. E quindi siamo qui, esponenti simbolici d’ogni governo mondiale, per dirvi che la MN ormai ha in mano il pianeta. Ma non può farlo funzionare perfettamente, perché non proprio tutti hanno aderito al nostro invito. Ora che vi abbiamo rivelato pubblicamente questo segreto, che segreto poi non era, vi invitiamo a dare uno sguardo ai file che vi distribuiamo subito e che illustrano gli straordinari risultati sociali che noi della MN abbiamo raggiunto in ogni settore, anche nel mercato del lavoro mondiale, con miliardi di nostri felici lavoratori dipendenti. Tutto qui. Noi abbiamo finito. Qualcosa di quei file, come potete notare, sta sfilando sullo schermo qui in alto. Grattacieli. Granai, aerei. Comunicazioni, ospedali, banche, finanza, carburanti, energie pulite, armamenti, alimentari, pesca, mercati, tempo libero, istituzioni militari… Verificate: tutto limpido, un meccanismo perfettamente lubrificato, con enormi profitti e che tende all’economia della crescita ragionevole, per il nostro Onore e di voi tutti. Più niente di oscuro, niente di quella parola ormai cancellata dal vocabolario mentale. Tutto puli… pardon… Tutto e tutti noi pu-pu».

E’ sempre Munìr, ma stavolta non vi porto più da nessuna parte se non alle vostre case, e desidero solo ringraziarvi e salutarvi, sperando che il Servizio TeleTunisi vi abbia soddisfatto: se volete, potete esprimere il vostro gradimento votando i numeri che ora appariranno. Intanto mi giungono cifre… milioni, forse miliardi di persone! Plaudono alla Mafia Nobile. Un successo universale. Che ne dite? C’è anche una vita che non ha bisogno d’essere vissuta? Cercherò di rispondere a tutte le vostre domande…

 

Redazione
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