Grazie Gianni (34): «Gli uomini blu»

trentaquattresimo appuntamento – di 52 – con Rodari (*): la scelta di Maria Luisa Casadio

GLI UOMINI BLU

Giovannino Perdigiorno,

girando intorno a Corfù

capitò nel paese

degli uomini blu

 

Vedendo un uomo bianco

quelli si spaventarono:

lo legarono mani e piedi

e in gabbia lo ficcarono

 

Poi dodici professori

e duecento studenti

lo studiarono in lungo e in largo

gli contarono i denti

 

Misurarono la sua testa

scoprendo con stupore

che aveva due occhi

un naso e il raffreddore

 

Lo fecero camminare

parlare del meno e del più

e conclusero: «Ma guarda,

sei un uomo pure tu!

 

Credevamo fossi un mostro

perchè non sei turchino:

tante scuse per lo sbaglio,

vieni bevi un bicchierino…».

(*) Gianni Rodari è nato il 23 ottobre 1920. Per ricordarlo è partito “L’ANNO RODARIANO”. Io lo amo molto e penso di essere in numerosa (e bella) compagnia. Così ho deciso di festeggiarlo in bottega almeno fino all’ottobre 2020, cioè per 52 settimane. Ho chiesto a 51 fra amiche e amici di scegliere un suo brano. Perciò ogni lunedì – dalle 02 – lettori e lettrici della bottega potranno scoprire come qualcuna/o ricorda Rodari e magari commentare o fare le loro proposte. Ho una ideuzza per tutte/i: nello spirito “rodariano” mi parrebbe una bella iniziativa se ogni lunedì chi passa di qui poi regalasse il testo letto a qualcuna/o, possibilmente proprio a persone che leggono poco o nulla. Così per «vedere l’effetto che fa». Ci state? [db]

Redazione
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