GUARDARE

(Roba del Pabuda…)

spero di avere

ancora molto tempo     

per avere tutti

quei piccoli momenti

che adesso

passo il tempo

a guardare:

facendo qualcos’altro

o guardando soltanto.

quando guardo

penso cose

che non penserei

senza guardare:

vedo case

e penso alle persone

che ci abitano,

preparano da mangiare,

fumano una sigaretta,

stendono i panni

ad asciugare, litigano,

cantano

e vanno a dormire.

per strada, camminando,

vedo persone

che mi passano accanto

o mi si fanno incontro:

penso

alle case da dove vengono

o dove stanno andando.

penso anche ai loro lavori,

ai loro giochi, agli studi,

alle stanchezze, ai timori

e ai modi loro infiniti

di riposare e di ridere:

penso

a come siamo diversi

e simili

quando si tratta di vivere.

a volte, invece, guardo:

alberi, mosche, formiche,

lucertole, vermi,

ragni, gatti, cani, uccelli,

semplice acqua stagnante,

muschio rinsecchito

o ciuffi d’erba appena spuntati:

questo

l’ho imparato col tempo,

però:

ascoltando e pensandoci su.

-.-

il collage nell’illustrazione è intitolato “Succede”. Se ne possono vedere molti altri qui: http://www.pabuda.net/category/coll/

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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