Guerra alle porte: chi dorme? chi grida?

di Bruno Vitale

 

«Bene non seppi, fuori del prodigio

che schiude la divina Indiffenza:

era la statua nella sonnolenza

del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato»

Eugenio Montale

Compagni, amici,

«uno spettro si aggira per l’Europa…»: non è più “lo spettro del comunismo” ma quello della «divina Indifferenza».

Eppure i segni sono espliciti: «Il presidente Biden ha avvertito che la minaccia di un attacco [russo] resta “molto alta”; il ministro degli Affari Esteri degli Stati Uniti, Tony Blinken, ha comunicato alle Nazioni Unite che le forze terrestri e aeree russe stanno “preparandosi a lanciare un attacco contro l’Ucraina nei prossimi giorni”; notizie giornalistiche ucraine accusano la Russia di aver partecipato o provocato uno scambio di colpi di artiglieria sul confine, con danni e feriti intorno a una scuola infantile, “proprio il tipo di incidente che la Russia può cercare di utilizzare per giustificare una azione militare’”». Così New York Times morning briefing, 18-2-’22

Da noi – qui in Svizzera e mi dicono in tutta Europa – si dorme pacifici; la stanchezza post-covid sembra prevalere, la possibile guerra NATO-Russia sembra lontana ed oscura, e forse “i nostri amici americani ci salveranno”. Lontano come i missili Cruise e il periodo «fuori l’Italia dalla Nato, fuori la Nato dall’Italia» (chi lo crede ancora possibile?).

Ma chi sono gli “amici della pace” intorno a noi? Questi paesi “democratici” che vogliono solo il nostro bene? Più ci penso, più sono preoccupato.

Meno sono indifferente, e più HO VOGLIA DI GRIDARE!

SIAMO NELLE MANI DI MASCALZONI CHE NON HANNO MAI PAGATO PER I LORO CRIMINI!

CUBA 17/19-4-’61: ~1500 profughi cubani, preparati e armati dai servizi segreti americani e trasportati dalla marina degli Stati Uniti, sbarcano sulla ben chiamata Baia dos cochinos [maiali] per rovesciare il governo cubano; rapidamente uccisi o fatti prigionieri. Nessuno sembra aver fiatato all’ONU

USA-CUBA/URSS: ~ crisi missili 14/28-10-’62: Kennedy minaccia l’URSS di guerra nucleare se non ritira i suoi 5 (!) missili da una base su Cuba; l’URSS accetta ma ottiene il ritiro di due basi di missili USA vicine ai confini dell’URSS. Argomento “potente” degli Stati Uniti: «nessun Paese può permettere la costruzione di basi di missili a meno di 90 km dal suo territorio»; così Kennedy… da ricordare quando si parla delle basi NATO di missili nei Paesi baltici attaccati alla frontiera con la Russia!.

Più tardi, collaborazione USA al rovesciamento del governo Allende e alla sua uccisione creando il regime Pinochet in Cile; nessuno sembra aver fiatato all’ONU

Da poco sappiamo che «La NATO ha rinforzato la sua presenza nella zona orientale [cioè nei 3 piccoli Paesi baltici e in Polonia], in particolare con 4 “gruppi tattici multinazionali” in Estonia, Lituania, Lettonia e Polonia. Queste unità, dirette rispettivamente dall’Inghilterra, dal Canada, dalla Germania e dagli Stati Uniti, sono multinazionali e pronte al combattimento» (informazione ufficiale della NATO, gennaio 2022).

Quindi, se dalla Russia vi avvicinate al confine lituano non avete davanti un gruppo di missili sotto comando/controllo lituano, ma la potenza distruttiva e aggressiva tedesca… E i 90 km di Kennedy?

BISOGNEREBBE URLARE! FA PAURA CHE LA GERMANIA – CON IL SUO PASSATO – VADA MINACCIOSAMENTE FINO AL CONFINE RUSSO! E «PER LA DIFESA DELLA DEMOCRAZIA IN EUROPA»?

Credo sia presente in tutti noi la farsa e il dramma dell’esibizione del generale Powell (morto ora nel suo letto con tutti gli onori) al Consiglio di sicurezza dell’Onu; quando tirò fuori una provetta, affermando che conteneva «LA PROVA» della fabbricazione di massa di armi chimiche e batteriologiche da parte dell’Iraq. Con la vigliaccheria oscena di tanti Paesi, la seconda guerra del Golfo fu scatenata dagli Usa che porrtano la responsabilità diretta e indiretta della morte di centinaia di migliaia di iracheni. Nessuna arma di distruzione di massa fu trovata, nessuno è stato mai incolpato, nessuno venne condannato!

Questi sono i nostri amici, i «democratici» che si preoccupano della nostra libertà?

URLIAMO INSIEME! CHIEDIAMO GIUDIZI E CONDANNE! ABBIAMO LASCIATO POWELL MORIRE NEL SUO LETTO, CON TUTTI GLI ONORI!

Scusate ancora compagni e amici: un ultimo punto che mi sembra sfugga a tutti, e purtroppo su cui devo URLARE! (MA CON CHI?)

Le sanzioni!

Al capitolo VII, articoli 39-40 della Carta delle Nazioni Unite, si trattano i problemi di «minaccia alla pace, atti di aggressione» e si discute come rendere le reazioni delle Nazioni Unite sempre più efficaci nei casi gravi («blocchi e altre operazioni aeree, marittime o terrestri con le forze di Paesi membri delle Nazioni Unite»). Nessuna traccia di «sanzioni» imposte e messe in atto da uno o più membri delle Nazioni Unite (il termine stesso «sanzione» è assente dalla Carta). Ma da anni si parla di sanzioni, quasi sempre imposte con la forza da un membro dell’Onu, per decisione autonoma e senza accordo delle Nazioni Unite. Quale è il loro statuto giuridico a livello internazionale? Mi è stato impossibile trovarne traccia; chi può aiutarmi a capire?

Un esempio gravissimo: le sanzioni imposte dagli Stati Uniti a Cuba per decenni, sistematicamente rifiutate dall’Assemblea dell’ONU anno dopo anno (solo Israele le vota con gli USA e mi pare qualche statarello nelle isole dell’Oceano Pacifico).

Di recente la ong svizzera MediCuba ha raccolto danaro per medicine a Cuba; la banca scelta per l’invio ha restituito la somma «perchè violando le sanzioni USA contro Cuba sarebbe stata paralizzata nei suoi rapporti bancari con gli Stati Uniti»: non pensate che è un altro caso manifesto per URLARE?

Compagni e amici, vi prego di unirvi a me nella necessità di URLARE.

Forse non è ancora – o non è più – una stagione da «divina indifferenza». Perciò impariamo (o re-impariamo) a URLARE INSIEME.

 

L’immagine – scelta dalla “bottega” è una delle 82 incisioni di Francisco Goya per la serie «I disastri della guerra» (fra il 1810 e il 1820): raffigurano le barbarie durante la guerra d’indipendenza spagnola.

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

5 commenti

  • Da: Ora in silenzio per la pace/ Le veglie contro le morti in mare https://fb.me/e/29nPqraHy
    Profondamente preoccupat per l’aggravarsi della crisi ucraina, proponiamo un’iniziativa cittadina per la pace da tenersi a Genova sabato 26 febbraio alle 16.30 in largo Pertini.
    La questura è già informata che, se il numero dei partecipanti sarà sufficiente, ci sposteremo in corteo verso la prefettura dopo le 17.30 ( prima di quell’ora si svolgerà sotto la prefettura un’iniziativa di altro genere);
    e da li percorreremo via XII ottobre, via XX settembre, Piazza De Ferrari). Se il numero dei partecipanti sarà limitato, la manifestazione sarà statica.
    Pensiamo che si possa partire dal testo proposto da peacelink qui di seguito. Come vedete, è un testo molto scarno; ciascuna delle organizzazioni partecipanti potrà articolare la propria partecipazione nella maniera che preferisce e che ritiene più efficace
    Gianni Alioti/ Franco Barchi/ Norma Bertullacelli/ Antonio Bruno /Emanuela Massa
    Campagna: Campagna Ucraina
    Promossa da: PeaceLink
    Campagna di mobilitazione contro le minacce di guerra in Ucraina e per la costituzione di comitati per la pace a livello locale.
    La crisi in Ucraina e le tensioni fra Russia e Nato rischiano di sfociare in una guerra dagli esiti imprevedibili, che potrebbe degenerare in un confronto nucleare.
    Contro l’escalation militare è importante mobilitarsi perché l’Italia e l’ONU svolgano un ruolo di distensione in questo difficile momento.
    Voglio sostenere le iniziative di pace che facciano sentire la voce di chi ripudia la guerra, così come recita l’articolo 11 della Costituzione Italiana.

  • Che dire? Sempre contro le guerre, soprattutto quelle del capitale! Ora più che mai una posizione netta è una cosa urgente da fare. Italia, sempre pronta, come il topolino vicino al l’elefante, schiera alpini e bersaglieri da mandare a combattere…. Vero che i tempi andati non hanno insegnato nulla e la vergogna non mostra il lato dove non batte il sole….. Però i 60 milioni di euro versati alla nato non pesano alle nostre finanze

  • Credo che mai come ora sia di attualità questa frase di Bertrand Russel, da ‘gridare ai 4 venti’:

    “NESSUNO DEI MALI CHE SI VUOLE ELIMINARE CON LA GUERRA E’ UN MALE COSI’ GRANDE COME LA GUERRA STESSA”.

  • Dovremmo incominciare a parlare di pace partendo dal fatto di uscire dalla Nato che di fatto rappresenta una alleanza anacronistica.

  • Gianfranco Pancino

    Trovo questo articolo squilibrato, sbilanciato. Potrebbe essere stato scritto da un membro del PCI prima dell’invasione dell’Ungheria o della Cecoslovacchia da parte dell’URRS. Ma siamo nel 2022. Purin è un dittatore e fa la guerra. Non è necessario prendere le sue parti, per essere critici, o contrari alla NATO e alla politica occidentale. Lascio quindi urlare il signore.

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