H2A. L’acquedotto in amianto

Martedì a Bologna anteprima nazionale del documentario di Giuliano Bugani e e Daniele Marzeddu.   

Quasi tutti gli acquedotti pubblici in Italia sono in cemento-amianto. Bologna possiede circa 1.600 chilometri di queste tubature dello stesso materiale. Nessuno lo sa. Nessuno lo deve sapere. Nessuno lo dovrebbe sapere. Invece, la notizia esce. «H2A. L’acquedotto in amianto» è un documentario (poco più di 30 minuti) che vuole raccontare cosa sanno i cittadini di Bologna e cosa non sanno. Cosa dicono o cosa non dicono gli amministratori pubblici. I silenzi delle istituzioni. In questo piccolo, grande, arco temporale di immagini video, spuntano le dichiarazioni di oncologi e scienziati di fama mondiale. La fibra di amianto, ingerita, è cancerogena? O, solo se respirata, provoca il tumore? Sono informati i cittadini di cosa bevono? La fibra di amianto può trovarsi nelle tubature? Chi risponde di questa realtà incontestabile e agghiacciante? Per la regia di Giuliano Bugani e Daniele Marzeddu, con le musiche di Pasquale Pettrone, il documentario «H2A, l’acquedotto in amianto» è stato realizzato grazie al contributo di Associazione Orfeonica di Bologna e grazie all’azione di crowdfunding di www.pubblicobene.it.

Sapere cosa si beve è un diritto.

Il 15 ottobre alle 19 a Bologna: cinema Europa, in via Pietralata 55a

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Redazione
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