Hera a Bologna distribuisce profitti e fibre di amianto
di Vito Totire (*)
L’amministrazione comunale bolognese, “scoperta” la presenza di amianto nell’acqua del sindaco, ha fatto sapere che bonificare costerebbe 300 milioni; nel 2012 la spesa preventivata era 250 milioni; dunque la strategia è aspettare che i costi crescano ancora.
Nel frattempo i processi di vetustà, usura e degrado crescono; ogni tanto una scossettina sismica può fare un rilascio straordinario di fibre di amianto come potrebbe essere successo a Crevalcore ma è meglio non indagare.
Ora arrivano 13 milioni di profitti; di questi tempi fare profitti non è facile; ma farli vendendo acqua inquinata da amianto è davvero il massimo; cioè vendendo un prodotto che non è, per legge, commercializzabile.
Ma si vede che i meccanismi dell’entrare e dell’essere in Borsa hanno il loro lato oscuro.
I 13 MILIONI ENTRATI VENGANO IMMEDIATAMENTE DESTINATI ALLE BONIFICHE
VOGLIAMO ACQUA POTABILE.
Bologna, 23.3.2016
(*) Vito Totire è presidente nazionale AEA-associazione amianto e rischi per la salute.