Pabuda: ho un piano

il prossimo capodanno

voglio trascorrerlo

tranquillamente

in carcere.

allo scopo,

scrupolosamente,

mi metterò a delinquere.

mi ci metterò di buon buzzo!

per me, peraltro,

un reato vale l’altro:

sotto il naso non c’ho il puzzo…

anche se, lo ammetto,

qualche preferenza ce l’ha

il mio io delinquenziale.

quel mio me un po’ criminale,

quel simpatico demonio

predilige tra i reati

quelli contro il patrimonio:

furti con scasso,

rapine con spasso,

borseggio mirato

esproprio aristocratico

al supermercato.

in alternativa,

il mio io politicizzato

parteggia apertamente

per il vilipendio dello stato.

chi prevarrà tra il mio io due e il mio me uno?

non lo so.

il risultato della disputa

lo vedremo a dicembre, il trentuno

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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