I 30 anni della “Fundação Casa de Jorge Amado” in Brasile

di Antonella Rita Roscilli  

SE FOR DE PAZ PODE ENTRAR (Se vieni in pace puoi entrare).

Trent´anni di vita, trent´anni di attivitá e di Luce. La grande Casa Azzurra si affaccia sul Largo del Pelourinho, nel centro storico della città di Salvador, capitale dello stato brasiliano di Bahia. Compie 30 anni nel 2017 ed é la sede della Fundação Casa de Jorge Amado (FCJA). Non poteva avere altro indirizzo se non quest’angolo del mondo, universo dei personaggi nati dalla magistrale penna di Amado, che ha dedicato la vita a una scrittura profondamente legata alla realtà della sua Terra, ma che da essa partiva per divenire universale.

L´ obiettivo primario della Fondazione é quello di preservare il patrimonio dello scrittore brasiliano e quello della sua compagna di vita, la memorialista Zélia Gattai, figlia e nipote di emigranti italiani. La sede é composta di quattro piani. Si tratta di un locale del sec. XIX individuato dal loro figlio João Jorge Amado. All´ epoca era una grande casa abbandonata nel centro storico. La storia della Fondazione iniziò nel 1982 quando Amado completò 70 anni di età e 50 di letteratura. Alcune istituzioni all’estero facevano pressione affinché lo scrittore donasse il suo fondo completo. Fu Zélia Gattai ad opporsi all’idea di trasferire tutto il patrimonio, affermando che apparteneva ai baiani, al Brasile, e pertanto doveva rimanere a Salvador.

Il sogno divenne realtà il 2 luglio 1986, data dell’indipendenza dello stato di Bahia e, per coincidenza, anche data del compleanno di Zélia. Quella data offrí l’omaggio più grande che un Paese potesse fare a uno scrittore, trasformato, ancora in vita, in una leggenda di resistenza, in difesa dei valori più alti della vita umana. Il patrimonio della Fondazione oggi è completamente preservato, informatizzato e depositato in installazioni climatizzate. Oltre 250.000 documenti promuovono la memoria, incentivano dibattiti, stimolano la letteratura baiana e compongono il fondo Amado, il fondo Gattai, il fondo fotografico di 60.000 pezzi tra foto, negativi, diapositive; il progetto editoriale Casa de Palavras, la libreria, il Caffé-Teatro, il Centro di Documentazione.

A piano terra si concentra la parte che interessa più direttamente il pubblico: le fotografie in bianco e nero, scattate da Zélia Gattai, che documentano importanti momenti della vita di Jorge Amado. Ma ci sono anche premi, trofei e riconoscimenti che proseguono al primo piano, accanto ad installazioni video, centro studi e emeroteca. C’è poi il Caffè-Teatro Zélia Gattai, con un’esposizione di video, oggetti, opere della scrittrice e le riproduzioni delle copertine dei libri di Amado, tradotti in 48 lingue e pubblicati in 52 paesi. Con una capienza per 80 persone, costituisce un punto di incontro di artisti e intellettuali, con conferenze, mostre, spettacoli musicali e teatrali. Un Centro Studi, quindi, ben diverso dal grande Memoriale che invece é stato aperto al pubblico nella casa ove la famosa coppia risiedeva e ove oggi riposano le loro ceneri, nel quartiere Rio Vermelho: rua Alagoinhas n. 33.

Lo stesso Amado definì lo scopo della Fondazione: “Desidero che in questa Casa il significato di vita di Bahia sia sempre presente e che questo sia il motivo della sua esistenza. Al lato della ricerca e dello studio, spero che essa  sia un luogo di incontro, di intercambio culturale tra Bahia e altri luoghi “. Perciò il complesso storico-culturale, con un flusso di oltre 100.000 visitatori all’anno, è un centro permanente e vivo che ha come finalità studio, preservazione e divulgazione della letteratura, intesa come strumento di conoscenza e trasformazione dell’individuo.

“É una casa di Lettere, un’officina di Parole, punto di convergenza di idee generate dal sapore delle conversazioni”, così la definí  la direttrice e poetessa Myriam Fraga che l´ha diretta per 29 anni con competenza e amore, prima di lasciarci. Oggi, insieme al presidente Arthur Guimarães Sampaio, al posto di Myriam Fraga, troviamo Angela Fraga de Sá, che la dirige con altrettanta passione e professionalitá, essendo giá da anni conoscitrice dei meandri di questa istituzione. La FCJA continua a svolgere una missione preziosa, sempre attenta anche alle nuove tecnologie. Infatti è stato digitalizzato gran parte del patrimonio, il progetto editoriale della Casa conta più di 100 titoli pubblicati e ogni anno si moltiplicano gli incontri con scrittori, pieces teatrali e presentazione di libri.

La Fondazione adempie alla sua missione anche all’esterno e quindi promuove ogni anno, insieme all´Academia de Letras da Bahia, il Colôquio Jorge Amado, incontro internazionale di letteratura brasiliana, e giunto ormai alla settima edizione. Proprio quest´anno, in occasione dei 30 anni di intensa attività, la Fondazione Jorge Amado – insieme al Governo do Estado da Bahia, il Ministero della Cultura, l´Istituto CCR, la Fundação Pedro Calmon, la Casa Olodum, il Museu Eugênio Teixeira Leal e altre – é riuscita a realizzare quello che per anni é stato il sogno di Myriam Fraga: realizzare la Fiera Literária Internacional do Pelourinho. Prima Fiera Letteraria Internazionale del Pelourinho FLIPELÕ.

E Myriam Fraga desiderava molto che la FLIPELÔ si svolgesse proprio lí, nel cuore della cittá, nel centro storico, che fosse popolare e richiamasse molta gente del posto. E cosí é stato: la I Fiera Letteraria é stata un enorme successo. Nella prima edizione si sono festeggiati i 30 anni della FCJA e per questo i festeggiati sono stati Jorge Amado, Zélia Gattai e Myriam Fraga, queste ultime due rilevanti personalitá culturali direttamente collegate a Jorge Amdo. Ha visto la partecipazione di grandi scrittori, eventi per grandi e piccini, con la presenza di piú di 50 eventi, dibattiti, presentazioni di libri, concerti, video  e molte case editrici baiane per la prima volta riunite. E c´é stato anche un omaggio italiano a Jorge Amado con il videoclip “Acalanto e Cafuné/Samba do Tabuão” della BandazZ.

Nei giorni del Festival, la FCJA é rimasta aperta fino alle ore 22 e ha riunito ricercatori, autori, critici, studenti e appassionati di lettura. “E’ una Fondazione in cui tutto accade e tutti si incontrano”ci dice Angela Fraga “Attenta a tutte le manifestazioni culturali, aperta ai venti di convivenza, incrocio di destini diversi, confluenza di contrari che si uniscono in una Bahia mistica e profana”. Vicino  all´entrata una  statua di Exú, opera del grande artista Tati Moreno. É una divinità del Candomblé cara a Jorge, come lui stesso scrive nel libro Bahia de Todos os Santos: guia de ruas e misterios: “Exú è il guardiano di tutti i cammini di Salvador, il messaggero degli Orixás, è il No dove esiste solo il Sì, Exú spezza i cammini del falso e del perverso”. Il 7 marzo 1987 la Fondazione venne inaugurata con le benedizioni della Chiesa cattolica, la protezione degli Orixás e il volo di una colomba bianca, simbolo di Pace.

Oggi è un punto di riferimento nella geografia culturale della città. Turisti, studenti, studiosi, artisti, letterati, ministri, governatori, curiosi e presidenti sono  passati attraverso le sue porte, desiderosi di conoscere il mistero di questo luogo, frontiera di un mondo ricreato dal potere della scrittura, popolato da esseri reali e di finzione, ombelico della Bahia di Jorge Amado che trascende i limiti del reale per inscriversi nella mappa dei luoghi leggendari. All’entrata troviamo una scultura di Carybé con le figure di un indio, un negro e un portoghese, simbolo della mistura brasiliana, ma soprattutto una frase: SE FOR DE PAZ PODE ENTRAR (Se vieni in pace puoi entrare). Essa esprime il desiderio di eleggere questo spazio come un locale che previlegia il dialogo fra i contrari, alla ricerca dell’armonia e della fraternità, contro ogni forma di discriminazione.
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