I Cyborghesi – 3

di Riccardo Dal Ferro

Tecnodramma famigliare ai tempi del microchip: terzo episodio (*)

La Pascolizia ha disattivato Pberto.

Che vergogna. Cosa diranno i miei tecnolleghi? Cosa dirà Magdelettra? Quel ragazzo ci vuol far morire di tictus, e un giorno lo farà, ne sono certo.

Gli archivi del cervello artificiale di Frankrak sono in subbuglio. Il Servocomandante dei Tecnarabinieri ha chiamato il numero cerebrale e ha trasmesso il messaggio: «Pberto SSL33, della cyberfamiglia SSL33, è stato disattivato per disordini sinaptici pubblici. Il robopadre è convocato in QuestuRob».

Che cosa ha combinato lo sciagurato? Frankrak era in non-riunione neurale con i tecnolleghi, altri digimpiegati del Ministero della Cibernautica. «Perché ti teletrasporti, Frankrak?» ha chiesto quell’odioso di Pierchip. Lui è il preferito del Ministro, quello che si becca promozioni, olio migliore, premi d’iperproduzione, tecnozoccole in quantità, e Frankrak si fa un quazzo così, ma mica si prende neanche un “Bravo, Frankrak”, no, lui non è il preferito. «Beh, Pierchip, a quanto pare c’è un problema con mio cyberfiglio».

«Eh, le idee robolitiche…» ha risposto Pierchip, e una risatina elettronica ha attraversato tutta la sala virtuale dove si teneva la non-riunione. Bastardi, me la pagheranno. Io sono un chiptadino onesto, io pago le taxxe come tutti e sono un cyborghese di tutto rispetto, non è che solo per colpa di olio avariato nel tecnofeto di Magdelettra allora mi possono prendere per il coolo.

«Che cosa ha combinato stavolta?».

«Signor Frankrak, abbiamo intercettato suo figlio mentre distribuiva virtualmente olovolantini inneggianti a Robomarx e all’hackeraggio del Partito dell’IperNazione. Abbiamo spento suo figlio per precauzione, prima che venisse disinstallato. Siamo più clementi con i roboadolescenti. Ma mi auguro che abbiate maggior cura della sua educazione in futuro»: così ha risposto il Servocomandante, ma vi rendete conto? Come se fosse colpa del povero Frankrak! Quello sciagurato, quel demente! Quel… quel… quell’organismo di Pberto!! Oh, Frankrak, come puoi anche solo pensare parole così oscene? Torna in te. Non respirare.

«Va bene, ci staremo attenti, Servocomandante. Ora lo riporto a casa, ma Pberto è pesante. Potete riaccenderlo, per piacere?».

«Certo, ma stia bene attento…».

Click.

… ma che quazzo…?”.

[continua]

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