I minerali sono clandestini e…
… i massmedia affetti da cecità selettiva: una mostra fotografica per chi vuole capire bene cosa usa ogni ogni giorno per “comunicare”
Viviamo – così si dice – nell’era della comunicazione globale ma in pochi conoscono gli strumenti che utilizzano, la loro storia e la geografia. Parlo a esempio degli smartphone di ultima generazione, quei “telefonini” che riconoscono anche la tua voce; ma anche dei cellulari vecchia maniera…
Qui in bottega abbiamo già affrontato il tema dei minerali clandestini, definiti ufficialmente «minerali provenienti da zone di conflitto o ad alto rischio di conflitto».
Su questo tema «Chi-ama l’Africa» e «Solidarietà-Muungano» – due associazioni che da anni denunciano le relazioni viziose dell’Occidente con i Paesi africani – hanno prodotto una mostra fotografica: in realtà è una installazione che si sviluppa in verticale e orizzontale. Si intitola appunto «Minerali clandestini».
«La mostra fotografica illustra il processo produttivo dei minerali preziosi contenuti nei cellulari. Minerali che vengono in gran parte dall’Africa, dove i grandi produttori non sono filantropi ma comprano le materie prime (coltan oro stagno tungsteno cobalto) dove costano meno; non importa se il meno provoca disastri e conflitti.
Miniere illegali, sorvegliate da miliziani, trasporti illegali, autorità corrotte, acquirenti senza licenza d’esportazione. C’è bisogno di informazione su questo tema e la mostra Minerali Clandestini denuncia, richiama e propone. Minerali clandestini è un evento da diffondere, un percorso di conoscenza per aprire gli occhi sui telefoni cellulari e su molto altro ancora» scrive Mario Ghiretti, ideatore della mostra, nell’introduzione della pubblicazione – sono 100 pagine di approfondimento sul tema, acquistabili a 3 €. – che l’accompagna.
La legge europea sulla tracciabilità dei minerali sarà su base volontaria e solo per gli importatori all’ingrosso del minerale: una beffa.
Quindi gli importatori europei potranno decidere se fornirsi della certificazione di provenienza “pulita” del minerale oppure no e gli acquirenti non potranno richiedere un cellulare certificato «esente da minerali da conflitto».
Un coordinamento di enti e ong, tra i quali «Chi-ama l’Africa», aveva proposto agli organi competenti di emendare la proposta di legge rendendola obbligatoria e fruibile anche dai dettaglianti, ma le pressioni delle grandi lobby hanno frenato i governi. Al solito.
In tante/i crediamo nel grande valore della mostra: Erri de Luca ha scritto per noi una poesia mentre università, associazioni e movimenti si sono dimostrati interessati a esporla. Stiamo per lanciare una raccolta fondi per poter abbassare i costi di noleggio e poterla così offrire ad un più vasto pubblico.
Vi faremo sapere prossimamente le tappe, gli indirizzi, le adesioni e i link utili: intanto se qui in “bottega” digitate «minerali clandestini»… esce parecchia roba.
la pubblicazione è acquistabile ordinandola a chiamafrica@gmail.com
il costo di una copia è di 3 € , con la spedizione diventa di 5 €