I pacifisti si ritrovano a Firenze #25/11

Contro la guerra e la Nato h.17:30 Piazza Unità d’Italia, FIRENZE il 25.11.2015

di Boris Norman

In quel momento, la città toscana ospiterà il vertice del Gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente (Gsm) dell’Assemblea parlamentare della Nato. Pacifisti e CSA toscani non ci stanno: NO alla guerra, basta morti. Rifiutiamo il vertice NATO – *25 novembre ore 17.30 MANIFESTAZIONE a Firenze Piazza Unità d’Italia.* https://www.facebook.com/events/1636724976587012/
Organizza: *Assemblea Fiorentina contro il vertice NATO di Firenze*

Dopo i fatti di Parigi, vogliamo indicare i veri mandanti. La NATO ha arruolato, addestrato e armato l’ISIL fin dal 2011 a partire dalla guerra libica. E’ una guerra sporca, basata su segreti e procure. Lo ammette anche Hillary Clinton – quando era segretario di stato – davanti al Congresso: https://www.youtube.com/watch?v=h5ff0EOj2WU di nuovo in un’intervista: https://www.youtube.com/watch?v=WnLvzV9xAHA ha dichiarato esplicitamente come gli USA hanno creato al Qaida e ha raccontato con grande dettaglio come è stato usato il collante del Wahhabismo. La Siria da anni è lo scenario della peggiore diplomazia e degli uffici di intelligence più potenti. La NATO ha condotto, prima una campagna contro il presidente siriano Bashar H. al-Assad, poi parralelamente dal 2014 ha cominciato “mirati” (e prudenti) bombardamenti contro l’ISIL.
Effettivamente, la politica USA nel Medio Oriente è, da tempo, “cerchio-bottista” e contradditoria. La vecchia strategia di stabilire un emirato salafita nell’Est della Siria, fu presa da Cheney nel lontano 2007, ma ora le perplessità sui risultati ottenuti sono diverse, come fa notare dettagliatamente un articolo su antidiplomatico: il mese scorso, la deputata del Congresso nord-americano, Tulsi Gabbard, era andata alla CNN e aveva detto al pubblico statunitense la verità sulla strategia di Washington in Siria. In un’intervista con Wolf Blitzer, Gabbard aveva definito lo sforzo di Washington di destituire Assad “controproducente” e “illegale”, accusando poi la CIA di armare quegli stessi terroristi che la Casa Bianca usava definire “nemici giurati”. In breve, Gabbard aveva detto al pubblico americano che il governo stava per far iniziare inavvertitamente la “terza guerra mondiale”. La rete pacifista ha messo in evidenza come l’Arabia Saudita, ad esempio, sia il primo cliente italiano, dopo i “grandi” alleati Nato, ad acquistare armi. Dalla Sardegna continuano a partire rifornimenti militari verso un’area, il Medio Oriente, che ha visto incrementare le spese militari a due cifre annue (si legga:  Aeroporto di Elmas: tonnellate di bombe in partenza per l’Arabia Saudita).
In tutti questi anni hanno lavorato per “noi”. Ora questi mercenari – come la Mafia di Toto Reina, che furiosa nel 1992 col potere Politico italiano in Crisi, preparò un attentato allo stadio Olimpico di Roma – sono irritati con i loro finanziatori, perché non li proteggono dall’intervento russo. L’Italia arma l’Arabia Saudita, loro l’Isil… creiamo il kaos e poi si interviene. Quindi a Firenze la NATO si organizza con tutti i Paesi sostenitori dell’ISIL per combattere l’ISIL.

Possiamo andare avanti a tacere? Mentre tutto attorno ci stanno costruendo la guerra giorno dopo giorno?
Nel giro di poche settimane lo scenario globale sta per essere rigirato come una frittata: forse è il momento di vedersi e capire cosa possiamo e vogliamo fare noi.

dai vediamoci a Firenze, Boris Norman

Boris Norman
Boris Norman è cresciuto ad Aarhus sul Baltico, di madre polacca e padre separato, un marinaio con passaporto olandese e simpatie comuniste. Arrivato a Bologna sulla fine dello scorso secolo, con un Erasmus, fa attualmente il mediatore interculturale, apprezzando il clima mediterraneo e la sua cucina raffinata. Parla molte lingue, e come molti italiani e quasi tutti i migranti, fa fatica a guadagnare abbastanza per vivere. Fino a quando Shengel non sarà saltata del tutto, non è ancora tecnicamente un extra-comunitario.