I sauditi e i Salvini

La rubrica settimanale (con brevi testi e fotomontaggi) di Chief Joseph: 123esimo appuntamento

 

 

Matteo49milioni Salvini, in un impeto di generosità e giornalisti al seguito, a Natale ha distribuito pacchi dono ai “senzatetto” di Milano. Il suo gesto è stato immortalato ma la signora di origini etiopi che riceveva il dono aveva un tetto sopra le spalle (in via Perugino) e non era bisognosa.

 

Il 27 dicembre in Arabia Saudita la 31enne Loujain al-Hathloul, che da anni si batte per i diritti delle donne, è stata condannata da un tribunale speciale a cinque anni e otto mesi di reclusione per delitti contro lo Stato. Fra i suoi crimini aver parlato con un reporter e aver fatto domanda d’impiego presso le Nazioni Unite. In carcere, prima del processo-farsa, è stata torturata con elettrochoc, frustata e abusata sessualmente. Il regime saudita ha sempre avuto l’approvazione e il sostegno incondizionato di Donald Trump.

L’AUTORE 

Chief Joseph – o se preferite Capo Giuseppe – è stato una guida (militare e spirituale) dei Nasi Forati, un popolo nativo americano. Si chiamava in realtà Hinmaton Yalaktit, che in lingua niimiipuutímt significa Tuono che rotola dalla montagna. Da tempo riceviamo molti contributi alla “bottega” firmati Chief Joseph. Sono fotomontaggi per dialoghi immaginari (spesso volutamente anacronistici) a commentare una notizia o un breve testo. Ci piacciono per l’estrema sintesi e la contrapposizione fra mondi diversi. Così la “bottega” ha chiesto a Chief Joseph di prendersi uno spazio fisso (come hanno da tempo le vignette di Energu) e lui ha accettato: faremo il mercoledì mattina. [db]

Redazione
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