I veleni dell’Acna (e non solo)
Ma occhio anche alla nota finale sul download gratuito.
Cent’anni di veleno. Il caso Acna, l’ultima guerra civile italiana.
di Alexik
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci!
“Hai mai visto Bormida? Ha l’acqua color del sangue raggrumato, perché porta via i rifiuti delle fabbriche di Cengio e sulle sue rive non cresce più un filo d’erba. Un’acqua più porca e avvelenata, che ti mette freddo nel midollo, specie a vederla di notte sotto la luna.” (Beppe Fenoglio, Un giorno di fuoco, Einaudi)
E’ una lunga storia di inquinamento quella della Val Bormida, una storia che comincia nel 1882 con l’apertura, a Cengio, del dinamitificio Barberi (poi ACNA). Produzioni di esplosivi, poi di chimici intermedi e coloranti, che scaricheranno massicciamente per più di un secolo ammine aromatiche, solventi clorurati, PCB, IPA, fenoli, diossina, direttamente nel Bormida.
E’ una storia di lotte durissime per la difesa del territorio, lotte di popolazioni testarde, che non hanno ceduto di fronte alla repressione dello Stato, alle sconfitte giudiziarie, alle provocazioni e violenze degli scherani dell’azienda.
Lotte che spesso hanno opposto i valligiani ai lavoratori, in una frattura che si è ricomposta solo in seguito alla chiusura della fabbrica, quando a entrambi sono rimasti solo i tumori.
L’ACNA chiude nel 1999, ma la sua storia si conclude per modo di dire, visto che gli inquinanti sedimentati non solo hanno continuato a dispensare il loro strascico di morte, ma si sono trovati al centro di nuovi scandali anche in seguito alla bonifica della valle: scandalo Karin B e Deep Sea Carrier, rifiuti tossici (anche ACNA) trovati sulla Zanoobia ”smaltimento” dei veleni ACNA a Pitelli.
Oggi che la Val Bormida sta ricominciando a vivere grazie ai suoi abitanti caparbi, un pensiero va ad un’altra valle piemontese e ad un’altra lotta molto simile per i motivi che la animano e per la brutale repressione a cui è sottoposta. Un pensiero e un augurio gandhiano: “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci!”
Il libro: Alessandro Hellmann, Cent’anni di veleno. Il caso ACNA l’ultima guerra civile italiana, Stampalternativa, 128 pag
http://www.stampalternativa.it/liberacultura/books/int100.pdf
UNA NOTA SUL DOWNLOAD GRATUITO
Alexik (ovvero Alessandra) mi manda un utile chiarimento sul
Download gratuito. Eccola. Sono sempre stata una discreta scroccona, e per questo non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di scaricare libri aggratis, frequentando i siti che li mettono a disposizione. Ve li passo, perché al concetto emergente di e-commerce vorrei contrapporre quello di è-gratis. Se ne conoscete o ne scoprite, aggiungeteli anche voi. Prevedendo possibili critiche (della serie: è il mercato che permette agli autori di vivere, alle piccole librerie ed edizioni di campare, ecc …) vi invito a leggere cosa ne pensano i Wu Ming, con i quali, per una volta, sono pienamente d’accordo. http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/copyleft_booklet.html Gli stessi Wu Ming rendono i propri testi liberamente scaricabili. http://www.wumingfoundation.com/giap/?page_id=6338. Fra gli editori che permettono il libero scaricamento di testi con licenza Creative Commons, notevole è la sezione download di stampalternativa: http://www.stampalternativa.it/liberacultura/ . Anche Agenzia X rende disponibili sul proprio sito i pdf dei libri pubblicati con licenza Creative Commons: http://www.agenziax.it/?sid=56 Mitica è la Sardegna Digital Library (“la memoria digitale della Sardegna”), un archivio pubblico che permette di scaricare centinaia di testi di autori sardi o sulla Sardegna . http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=203291 Poi c’è Logos, un progetto culturale a largo spettro che comprende Logos Library, da cui si accede a migliaia di testi nelle più svariate lingue: http://www.logoslibrary.eu/index.php#W. Dà l’accesso ad una sezione commerciale che però rimane separata. Liber Liber è invece un’associazione no profit che mette a disposizione testi e audiolibri in MP3. http://www.liberliber.it/home/index.php. Dà l’accesso ad una sezione commerciale che però rimane separata. I perfidi comunisti e non solo possono servirsi dalla Biblioteca Marxista, dove scaricare classici, narrativa, audio di canzoni di lotta, ecc. :http://www.bibliotecamarxista.org/.
Segnalo che la sezione Free Download è in continuo aggiornamento.
Ho appena aggiunto la sezione anglofona su http://libridibordo.noblogs.org/free-download/.