Il 2018 sarà un anno cruciale in El Salvador: ojalá que así sea.

A marzo si terranno le elezioni per l’Assemblea legislativa e la nomina delle amministrazioni locali
di Maria Teresa Messidoro

Come in molti altri Paesi latinoamericani, anche per El Salvador il 2018 sarà un anno importante dal punto di vista politico. Infatti, nel mese di marzo, si svolgeranno le elezioni per l’Assemblea legislativa e la nomina delle amministrazioni locali, in attesa delle elezioni presidenziali previste per l’anno successivo.
In un incontro pubblico con la stampa, l’ex ministro delle Opere Pubbliche e probabile candidato presidenziale del FMLN (la forza guerrigliera divenuta partito e attualmente al potere con Sanchez Cerén come Presidente della Repubblica salvadoregna, ma senza la maggioranza nell’Assemblea Legislativa) Gerson Martínez ha espresso la necessità di cambiare la correlazione di forze nel Parlamento, per superare il blocco operato dalla destra oligarchica del paese (i cui interessi sono rappresentati fondamentalmente dal partito di ARENA, macchiatosi negli anni della guerra di molti crimini e massacri, perpetrati spesso contro la popolazione civile) e finalmente riuscire ad approvare le legge di cui realmente la maggioranza della popolazione salvadoregna ha bisogno.
Prima fra tutti la Ley de Agua, basata sul concetto che l’acqua è un diritto e che garantisca la sua gestione comunitaria pubblica; in secondo luogo, è indispensabile una Ley de Soberania Alimentaria, che proibisca finalmente l’uso degli agro tossici.
Occorre dunque fare in modo che la prossima Assemblea legislativa sia in grado di promulgare leggi e recuperare fondi per prevenire la violenza (la presenza delle bande giovanili è uno dei problemi sociali più rilevanti e noti tristemente a tutti); non solo: è giunta l’ora di una riforma fiscale tributaria in cui paghino finalmente di più chi più possiede.
A livello sociale inoltre, da troppi anni si aspetta la legge per la depenalizzazione dell’aborto, almeno quando è in pericolo la vita della madre, ci siano malformazioni congenite o in caso di violazioni sessuali: il caso delle 17 donne condannate anche a più di vent’anni per omicidio, la storia di Guadalupe finalmente graziata, quella di Beatriz, 22 anni, a cui è stato impedito di abortire, nonostante la rilevazione di una malattia autoimmune e la presenza di una grave malformazione nel nascituro, che non è sopravvissuto al parto, hanno fatto il giro del mondo.
C’è ancora un aspetto politico da sottolineare: in El Salvador, la Sala Constitucional
esercita una vera e propria dittatura giuridica, molto spesso violentando la Costituzione, bloccando le leggi proposte dal governo, schierandosi quindi apertamente a fianco di ARENA.
Per questo, in un recente atto commemorativo ufficiale della Costituzione salvadoregna,
realizzatosi in dicembre, la coordinatrice del gruppo parlamentare del FMLN Norma Guevara ha proposto di riformare la Carta Magna, introducendo il principio che i magistrati della Corte Suprema di Giustizia siano eletti dalla popolazione, oltre che ci sia una uguaglianza di genere negli incarichi pubblici e che le consultazione popolari siano vincolanti.
Chi ha cuore la situazione di El Salvador, non può che augurarsi che il 2018 porti cambiamenti positivi nel pulgarcito de America, lo stato “pollicino d’America” per quanto è piccolo, ma non per questo meno importante.
Ojalá que así sea: speriamo che sia così.
Teresa Messidoro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *