Il 24 dicembre 1979 muore «Rudi il rosso»

Per ricordarlo una canzone di Wolf Biermann: testo – tedesco e italiano – ripreso da www.antiwarsongs.org (*)

TRE PALLOTTOLE A RUDI DUTSCHKE

Drei Kugeln auf Rudi Dutschke
Ein blutiges Attentat
Wir haben genau gesehen
Wer da geschossen hat

Ach Deutschland, deine Mörder!
Es ist das alte Lied
Schon wieder Blut und Tränen
Was gehst Du denn mit denen
Du weißt doch was Dir blüht!

Die Kugel Nummer Eins kam
aus Springers Zeitungswald
Ihr habt dem Mann die Groschen
Auch noch dafür bezahlt

Ach Deutschland, deine Mörder! […]

Des zweiten Schusses Schütze
Im Schöneberger Haus
Sein Mund war ja die Mündung
da kam die Kugel raus

Ach Deutschland, deine Mörder! […]

Der Edel-Nazi-Kanzler
Schoß Kugel Nummer Drei
Er legte gleich der Witwe
den Beileidsbrief mit bei

Ach Deutschland, Deine Mörder! […]

Drei Kugeln auf Rudi Dutschke
Ihm galten sie nicht allein
Wenn wir uns jetzt nicht wehren
Wirst du der Nächste sein.

Ach Deutschland, deine Mörder! […]

Es haben die paar Herren
So viel schon umgebracht
Statt daß sie Euch zerbrechen
Zerbrecht jetzt ihre Macht

Ach Deutschland, deine Mörder!
Es ist das alte Lied
Schon wieder Blut und Tränen
Was gehst Du denn mit denen
Du weißt doch was Dir blüht.

Ecco la versione italiana di Riccardo Venturi

Tre pallottole a Rudi Dutschke,
Un attentato sanguinoso!
E lo abbiamo visto bene
Chi è stato a sparare.

Ah, Germania, i tuoi assassini!
E’ sempre la solita storia,
Ancora una volta sangue e lacrime,
E dove vuoi andare con questa gente?
Lo sai bene quel che nasce da te!

La pallottola numero uno è venuta
Dalla foresta di giornali di Springer; [**]
Al killer gli avete pure
Dato i quattrini per farlo!

Ah, Germania, i tuoi assassini! […]

Il secondo colpo è stato tirato
Da casa Schöneberg, [***]
La sua bocca è la canna
Da cui è uscita la pallottola

Ah, Germania, i tuoi assassini! […]

E il nobile cancelliere nazista
Ha sparato la pallottola numero tre;
E alla vedova ha mandato
Pure la lettera di condoglianze!

Ah, Germania, i tuoi assassini! […]

Tre pallottole a Rudi Dutschke,
Non valgono per lui e basta.
E se ora non ci difendiamo,
La prossima tocca a te.

Ah, Germania, i tuoi assassini! […]

E quei due o tre signori
Han fatto tanto di quel casino,
Che invece di schiantare noi,
Ora si schianta il loro potere.

Ah, Germania, i tuoi assassini!
E’ sempre la solita storia,
Ancora una volta sangue e lacrime,
E dove vuoi andare con questa gente?
Lo sai bene quel che nasce da te!

inviata da DonQuijote82 – 9/1/2012 – 09:327

NOTE
[*] Scritta dopo l’attentato al leader studentesco Rudi Dutschke, avvenuto l’ 11 aprile 1968.
[**] L’editore di destra Axel Springer, proprietario della più grossa catena di quotidiani tra i quali la Bild Zeitung.
[***] Werner Schöneberg era allora il presidente della Confindustria tedesca. Gli successe Hans Martin Schleyer, che nel 1977 fu rapito e ucciso dalla Rote Armee Fraktion.

In “bottega” cfr anche scor-data: 7 marzo 1940 di Francesco Masala

Nella prima foto Rudi Dutschke; nella seconda Wolf Biermann; nella terza la targa messa a Berlino in ricordo dell’attentato; e nella quarta alcuni manifestanti dell’Sds.

Drei Kugeln auf Rudi Dutschke

Wolf Biermann

http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=40054&lang=it

Vai al testo

Alfred Willi Rudi Dutschke (Schönefeld, oggi Nuthe-Urstromtal, 7 marzo 1940 – Århus, 24 dicembre 1979) è stato un sociologo, attivista marxista tedesco. È stato il leader della SDS, il movimento studentesco tedesco a sfondo socialista anarchico-rivoluzionario, e del successivo movimento dei Verdi. I suoi slogan erano: impegno diretto ed attivo per una rivolta contro la società, contro la struttura delle università, contro i partiti e il loro inserimento nel sistema, contro la civiltà dei consumi e la politica delle grandi potenze.
Fu Dutschke a dare inizio, con le manifestazioni di Berlino, Amburgo e Norimberga (bersaglio l’impero giornalistico di Axel Springer) al primo caldo semestre del 1968, che in Italia ha visto gli studenti romani manifestare a Valle Giulia; e in Francia, nel celebre maggio, il potere gollista subire una mortale ferita.
La storia di Rudy il Rosso sembrava concludersi l’11 aprile 1968 (una settimana dopo l’assassinio di Martin Luther King e due mesi prima di quello di Robert Kennedy) quando tre colpi, sparatigli a bruciapelo da Joseph Bachmann – un esaltato imbianchino forse influenzato dalla massiccia propaganda dei mass media controllati da Axel Springer con titoli come «Fermate Dutschke Adesso!» – lo tolsero dalla scena tedesca per alcuni anni.

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MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

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