Il Come Eravamo del Come Saremo: Dischi Volanti 2

di Mauro Antonio Miglieruolo

La Fantascienza come poesia per immagini, puntata numero 50

Mi si conceda una eresia. Propongo oggi la lettura combinata degli Scritti Corsari e delle Lettere Luterane di Pier Paolo Pasolini. Prendendoli in mano mi è parso leggere le riflessioni di un alieno caduto suo malgrado sulla terra. Un occhio acuto il suo, anche se sviato da un punto di vista personale, esclusivo, il punto di vista di un poeta che si ostinava a esaminare la realtà prevalentemente in un’ottica antropologica e culturale. Lo sguardo dell’extraterrestre però si è dimostrato, nella sua speciale – inevitabile – incomprensione di quel che accadeva (non potendo accedere alla dimensione alta e nobile del “punto di vista proletario”), più attento e acuto di qualsiasi altro. Incluso tanti marxisti e tanti, cosa più stupefacente, cultori della fantascienza.

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Altra eresia.

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Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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