Il corpo delle donne: lettera a una sindaca

di Davide Fabbri (*)

Lettera aperta a Gessica Allegni, sindaca di Bertinoro

Chi mi conosce bene lo sa: non sono un bacchettone. Al tempo stesso però odio l’uso del corpo delle donne a fini commerciali e pubblicitari, come se fossero merci, oggetti sessuali. Quello che mi sorprende e mi indigna è la pressoché assenza – a livello nazionale e locale – di prese di posizione organizzate delle donne (partiti, associazioni, movimenti, comitati) a difesa della loro dignità. Intervengo io “in supplenza” a questa assenza: io, che sono un maschio romagnolo. Desidero narrare un caso esemplare di uso distorto dell‘immagine del corpo femminile. 

Allego a questa nota i cartelloni “incriminati”, pannelli pubblicitari imbarazzanti, collocati lungo la via Emilia all’altezza della rotonda di Panighina di Bertinoro e lungo la strada che dalla rotonda della Panighina porta al centro di Bertinoro. Le splendide figure femminili sono ridotte a carne da esibire. Proprio così: carne da ostentare, sfoggiare a scopi pubblicitari. Si reclamizza un locale notturno: il night club Nikita, di via Costalunga 31, a Panighina di Bertinoro. 

Invito la sindaca di Bertinoro, Gessica Allegni, donna sensibile su questi temi, a prendere una posizione pubblica Valutando anche – dal punto di vista politico-amministrativo – la possibilità di oscurare questi squallidi cartelloni per motivi legati al “decoro urbano”. Grazie per l’attenzione. 

(*) Davide Fabbri, blogger indipendente e presidente del Circolo culturale “La Rimbomba” di Bertinoro

 

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