Il diario di un curato di campagna – Robert Bresson*

visto e rivisto da Francesco Masala

L’ULTIMO SPETTACOLO: una mini-serie per recuperare un po’ di grandi film

a un giovane prete inesperto viene assegnata una piccola parrocchia, in una campagna quasi feudale, c’è un signorotto, proprietario terriero, e tanta povera gente.
il prete ha poche certezze, è malato, tiene un diario, che è la sua storia.
cerca la carità del ricco, senza troppo riuscirci, riesce invece a riportare nella fede la contessa, che viveva nel dolore, rifiutando la fede.
il curato ha tutti contro, o comunque lo ignorano.
è dedito al vino, in modo strano, vive in un mondo che non ha bisogno di Dio, davvero complicato per lui che cerca la Grazia.
ci si affezione, a questo prete, timido e pauroso.
da cercare e guardare, e anche se è difficile non delude
e come i film importanti non dice tutto subito.

https://markx7.blogspot.it/2014/03/il-diario-di-un-curato-di-campagna.html

 

*può capitare che qualcuno voglia recuperare qualche film dimenticato, o quasi, ma non sa quali, o non se li ricorda; parlare di grandi film dimenticati è un esercizio di memoria.

si chiede scusa in anticipo se qualche volta verrà citato più di un film, ma un film buono tira l’altro.

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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