Il manifesto dei cosmonisti – Mikael Niemi

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di Francesco Masala

tra Douglas Adams e moltissimi altri, un romanzo che è composto da una serie di episodi nei quali spesso c’è un bar (la buca della cotica è il suo nome, sembra uscito da un racconto di Stefano Benni), e anche i cosmonisti, gente d’avventura.

Gli episodi “minori” meritano di essere letti, gli altri sono da antologia.

Per molti un libro straordinario, per molti una delusione, a me è piaciuto molto.

A pagina 214 si legge:

“L’universo si stava sempre più trasformando in un club dove l’ammirazione reciproca era fondamentale. Si diventò talmente raffinati da smettere di cagare.”

Uno di quei libri che fa ridere sotto i baffi, e anche sopra, e naturalmente avere i baffi aiuta.

“ Noi non abbiamo uniformi.
-Del tu a tutti. 
-Stipendio parificato.

-Siamo tutti proprietari dell’astronave.
-Sesso libero. 
-Non mugugnare. 

http://stanlec.blogspot.it/2016/05/il-manifesto-dei-cosmonisti-mikael-niemi.html

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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