Il marchese di Montespan – Jean Teulé

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(letto da Francesco Masala)

una storia d’amore in tempi in cui tutto si compra e si vende.

Montespan ama la moglie più di quanto si possa immaginare, lei ama di più gli agi, che il marito, per quanto nobile, non le può dare.

vivono al di sopra delle loro possibilità, e quando Francoise, la marchesa, comincia a frequentare Versailles, per Montespan non c’è più niente da fare.

lei diventa la concubina del Re Sole, per molti anni, il marito aspetta, la ama ancora di più, se possibile.

è conosciuto come il super cornuto di Francia, dalla corte vogliono pagare per i servizi che sua moglie concede al re, ma lui non accetterà mai niente, solo contro tutti, un Sisifo infaticabile.

raramente si legge in in libro un amore più testardo, disperato, impossibile.

ma non conoscevamo Montespam, pazzo d’amore.

ps: a pag.135 si legge, a proposito di un un giustiziato:

“Ecco, quello era un uomo. Ora i suoi parenti saranno banditi dal regno, le sue terre confiscate, la sua casa incendiata e il suo nome non potrà essere portato da nessuno dei suoi figli. Lui non è mai esistito”.

ecco a chi si ispira il popolo eletto  per i suoi comportamenti contro i palestinesi “colpevoli”, ma anche il Re Sole e la sua onnipotenza hanno avuto un termine.

http://stanlec.blogspot.it/2016/09/il-marchese-di-montespan-jean-teule.html

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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