Il meglio (forse) del blog – 20

andando a ritroso nel tempo (*)

BIANCA GIOCA E SALE SULLA BIBLIOTECA DI BA(r)BELE

 

Istruzioni per l’uso

Si può utilizzare come si vuole: dall’inizio alla fine, viceversa, mescolato (non shakerato), in parte o per niente (il cestino non si offende).

CORTO D’AUTORE

Agota Kristof «La vendetta», Einaudi Tascabili, 2009 (traduzione di Maurizia Balmelli).

«Entri, dottore… Sì, l’ho chiamata io…. E’ li, accanto al letto, sul tappeto. Ha una scure piantata nella testa… Un incidente davvero stupido, non trova? E’ caduto dal letto nel sonno ed è caduto sulla scure….. ».

Margaret Atwood «Microfiction», Ponte alle Grazie, 2006 (traduz. di Raffaella Belletti).

«Io sono nata, sono cresciuta, ho studiato, ho amato, mi sono sposata, ho procreato, ho detto, ho scritto, ho fatto…. E’ rimasto solo un paragrafo, solo una frase o due, solo un sussurro. Io sono nata. Io sono. Io».

Cosa pensano di noi all’esterno

Edward P. Thompson «Oi Paz», Editori Riuniti, 1999 (traduzione di .Paola Campioli).

«Resoconto dei viaggi del poeta Oi Paz nel sistema di Strim della diciassettesima galassia; della sua missione sul pianeta Sycaos; della sua crudele prigionia; dei suoi viaggi sulla superficie del pianeta; degli usi e dei costumi della sua popolazione bestiale; della seconda prigionia; e del suo ritorno a Oitar. Al resoconto sono allegati molti brani del diario tenuto dal poeta, documenti scritti in (p)sykotico e altri materiali curiosi. Selezionati e curati da Q, vice Rettore del Collegio degli Adattatori. Trasmesso per curva temporale a E.P.Thompson».

Eduardo Mendoza «Nessuna notizia di Gurb», Feltrinelli 2007 (trad. Gianni Guadalupi).

«Accidenti Gurb dove sei, cosa fai, con chi sei?».

Notizie dall’interno

Henning Mankell «Scarpe italiane», Superpocket, 2009 (traduz. di Giorgio Puleo).

«Sempre, quando fa freddo, mi sento più solo. Il freddo fuori dalla finestra mi ricorda il freddo del mio stesso corpo. Sono attaccato da due direzioni. Ma resisto, contro il gelo e contro la solitudine. E’ per questo che ogni mattina faccio un buco nel ghiaccio».

Intorno a misteriosi misteri

Robert Silverberg «Nati con la morte» (da «Oltre il limite», tascabili Nord Fantascienza,1993 (traduzioni di Gianpaolo Cossato e di Sandro Sandrelli).

«Probabilmente la sua defunta moglie Sybille era in viaggio per Zanzibar… Del resto non era troppo assurdo che Sybille andasse a Zanzibar; l’aveva sempre desiderato».

Murakami Haruki «Kafka sulla spiaggia», Einaudi, 2008 (traduz. di Giorgio Amirano).

«Perciò per quanto ti è possibile, anche tu devi stare attento, Tamura Kafka. In questo mondo le persone che sopravvivono meglio sono quelle che costruiscono gli steccati più forti e resistenti. Chi tenta di negare questo principio viene cacciato nel deserto».

Stephen King «Pet Sematary», Sperling Paperback, 1989 (trad. di Hilia Brinis).

«La morte è un mistero e la sepoltura è un segreto».

Vitaliano Trevisan «I quindicimila passi. Un resoconto», Einaudi Stile Libero, 2002.

«Mentre rammento con chiarezza tutto ciò che riguarda il mio spostamento da casa all’ufficio del notaio e il colloquio con lui, inspiegabilmente non ricordo nulla riguardo al ritorno. Nulla a parte il numero dei passi».

Michael Faber «Sotto la pelle», Einaudi Stile Libero Big, 2004 (trad. di Luca Lamberti).

«Gli atomi che erano stati Isserley si sarebbero mescolati con l’ossigeno e l’azoto dell’aria…. Avrebbe vissuto per sempre».

Donata Feroldi «La ragazza-cane» (da «Tu sei lei. Otto scrittrici italiane») minimum fax, 2008.

«Le parole dissolvono i morti più potenti di un acido, l’inchiostro li scioglie più potente di un acido, li annichila, li elimina».

Outsider (Ou.Li.Po.)

Georges Perec «La scomparsa», Alfredo Guida editore, 2007 (trad. e postfazione di Piero Falchetta).

«Prologo – Lo si capirà poi: già qui cominciava la Condanna».

(*) Un po’ perché 5600 articoli sono tanti e (nonostante i “santi” tag) si rischia di perdere la memoria dei più vecchi. E un po’ perché nel pieno dell’estate qualche collaborazione si liquefà e occorre cercare post per non star fermi, quando altre/i invece continuano a regalare i loro contributi a codesto blog. Per queste due ragioni ho deciso – d’intesa con la piccola redazione – di recuperare un certo numero di vecchi post… con l’unico criterio di partire dalla coda ma valutando quali possono essere più “attuali”.

Il “meglio” è sempre soggettivo: in questo caso è inteso a ritrovare soprattutto semi, ponti, pensieri perduti… meglio se accompagnati – talvolta capita – dalla bella scrittura, l’inchiesta ben fatta, la riflessione intelligente.

Ci sarà fantascienza (il Marte-dì canonico), ci saranno le «scor-date», ci sarà di tutto un po’: con le firme più varie, stili assai differenti e quel misto di serietà e ironia che – noi speriamo – ci caratterizza in questo blog “collettivo”. (db)

 

Redazione
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