Il papà di Tarzan e John Carter
Una «scor-data» con sorpresa finale per Edgar Rice Burroughs: 1. 9. 1875 – 19. 3. 1950
di Antonio Fantozzi (*)
Raccontandovi come sono diventato scrittore, vorrei potermi dilungare sul fatto che ho iniziato a farne una professione prima di finire l’asilo. Ma, in realtà, ho scritto il mio primo libro a trentacinque anni. L’inizio della mia carriera fu un vero disastro. Tutto ciò che provavo a fare si rivelava un fallimento. Alla fine mi assunsero in una ditta che produceva temperini. I temperini venivano pubblicizzati sulle riviste e talvolta ne portavo alcune a casa. Ricordo che pensai: “Se la gente viene pagata per scrivere certe cose, potrei farlo anch’io”. Ero certo di poter scrivere le stesse orribili storielle. “La Principessa di Marte” fu pubblicato col titolo di “Sotto le lune di Marte”, di Norman Bean. Uno pseudonimo da me adottato perché mi mortificava l’idea che qualcuno potesse associare il mio nome a certe sciocchezze. Decisi di dare libero sfogo alla mia immaginazione. Ne nacquero delle storie sui marziani. La fantascienza poco realistica di cui mi occupo io richiede una mente giovanile ed elastica. Poiché in passato la superficie di Marte era identica a quella della Terra e poiché su entrambi i pianeti persistono tali condizioni, non c’è dubbio che i due pianeti subiscano un’evoluzione simile, derivante da forze vitali identiche. La pubblicità è essenziale per avere successo. Con tutti i libri esposti in libreria, dovevo trovare il modo di rendere le mie copertine artistiche e, allo stesso tempo, allettanti. St. John è bravissimo a illustrare le mie storie. Riesce a visualizzare le orribili creature da me immaginate in modo incredibile. Dopo il successo di “Tarzan”, le case cinematografiche iniziarono a pagarmi regolarmente i diritti. Con una carriera ormai assicurata, ci trasferimmo in California e creammo il “Tarzana Ranch”. Eravamo distanti dalle innaturali pressioni della città, se si escludono i produttori di Hollywood, che venivano con l’intento di comprare i diritti delle mie storie. Una volta ogni cento anni si dà vita a una storia fantastica che influisce sull’opinione pubblica. Ho l’enorme soddisfazione di sapere di aver regalato a chi ha comprato i miei libri il meglio che potessi offrire loro.
Edgar Rice Burroughs
«Questo era nostro padre», disse John Carter e sorrise. Anche Tarzan sorrise.
«Sarebbe fiero di noi, se fosse qui», disse.
Le lune di Marte occhieggiavano in cielo. Laggiù, sulla Terra, le meravigliose cose del creato erano salve infine. Quegli orribili esseri umani non esistevano più. Il raggio di luce azzurra li aveva finalmente estinti.
(*) Come sa chi frequenta codesto blog ogni giorno – per due anni, cioè dall’11 gennaio 2013 all’11 gennaio 2015 – la piccola redazione ha offerto (salvo un paio di volte per contrattempi quasi catastrofici) una «scor-data» che in alcune occasioni raddoppiava o triplicava: appariva dopo la mezzanotte, postata con 24 ore di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; ma qualche volta i temi erano più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi.
Tanti i temi. Molte le firme (non abbastanza probabilmente per un simile impegno quotidiano). Assai diversi gli stili e le scelte; a volte post brevi e magari solo una citazione, una foto, un disegno… Ovviamente non sempre siamo stati soddisfatti a pieno del nostro lavoro. Se non si vuole copiare Wikipedia – e noi lo abbiamo evitato 99 volte su 100 – c’è un lavoro (duro pur se piacevole) da fare e talora ci sono mancate le competenze, le fantasie o le ore necessarie.
Abbiamo deciso – dall’11 gennaio 2015 che coincide con altri cambiamenti del blog, ora “bottega” – di prenderci un anno “sabbatico”, insomma un poco di riposo, per le «scor-date». Se però qualche “stakanovista” (fra noi o all’esterno) sentirà il bisogno di proporre una nuova «scor-data» ovviamente troverà posto in blog, come accade oggi con Antonio Fantozzi; la redazione però non le programmerà. Di nuove «scor-date» a ritmo quotidiano riparliamo nel 2016.
Nell’anno di intervallo magari cercheremo di realizzare il primo libro (sia e-book che cartaceo?) delle nostre «scor-date», un progetto al quale abbiamo lavorato fra parecchie difficoltà che per ora non siamo riusciti a superare. Ma su questa impresa vi aggiorneremo.
Però…
(c’è quasi sempre un però)
… visto il “buco” e viste le proteste (la più bella: «e io che faccio a mezzanotte e dintorni?» simpaticamente firmata Thelonius Monk) abbiamo deciso di offrire comunque un piccolo servizio, cioè di linkare le due – o più – «scor-date» del giorno, già apparse in blog.
Speriamo siano di gradimento a chi passa di qui: buone letture o riletture
La redazione (in ordine alfabetico): Alessandro, Alexik, Andrea, Barbara, Clelia, Daniela, Daniele, David, Donata, Energu, Fabio 1 e Fabio 2, Fabrizio, Francesco, Franco, Gianluca, Giorgio, Giulia, Ignazio, Karim, Luca, Marco, Mariuccia, Massimo, Mauro Antonio, Pabuda, Remo, “Rom Vunner”, Santa e Valentina.
PICCOLA PRECISAZIONE
Chi ha messo “in bottega” il post (confesso: sono stato io) pur sapendolo ha dimenticato di precisare che la lunga citazione iniziale è ripresa dai contenuti speciali del DVD “John Carter”