Il presidente (4): non c’è più
La faccenda è seria, qui c’era un Cometto. Un racconto lungo (o romanzo breve) in 4 puntate che ora non è più visibile.
Perché?
Ecco 5 spiegazioni, scegliete la preferita.
1 – Magari quei Maya lì di Hollywood hanno sbagliato di poco e la realtà inizia a scomparire a chiazze (o a gruviera se preferite).
2 – Causa il Suo ritorno in campo, l’Autore ritira tutto per scrivere un nuovo finale; si spera profetico (e chissà se mai l’Autore lo scriverà davvero).
3 – L’infame Cometto vuol vendere la storia a qualche editore o magari alla Fininvest che, con lievi cambiamenti e un lietofinelietoassai, ne farà una soap.
4 – Una frangia deviata dei servizi segreti (già deviati e mai rettificati ma riformati e poi ri-deviati) ha oscurato il racconto perché narra ciò che successe DAVVERO quella sera di dicembre in piazza Duomo. L’Uomo che ancora oggi imperversa per i talk show non è dunque Lui, il “vero” signor p2-1816 ma un Frankenst-androide (basta dare un’occhiata alle Sue fessure oculari, prive di qualsiasi barlume non dico di intelletto, ma proprio di vita).
5 – Indossando un loden adeguato alle grandi occasioni Mario Monti ha dichiarato poco fa: «Non dovete abituarvi a una vita facile: pensione, cure mediche, racconti di Cometto gratis, giustizia…. son cose del passato: ora è tempo di sacrifici. Per tutte/i. Beh, Quasi».
Gran romanzo. Grande personalità dell’autore che non prende mai facili scorciatoie e vive di una sua precisa, direi rigorosa poetica. In questo forse l’essenza di un autore che merita tanto, tantissimo.
Concordo con Vince: a quanto pare Cometto ha due grandi estimatori (ma io spero MOLTE/I ancora). Come avevo già scritto in codesto blog, si muove come pochi in tutte le pieghe del fantastico (dal più moderno a quello con un sapore antico che lui sa far rinascere) ma – come dimostra qui – anche nel “reale” o meglio in quelle illusioni (di plastica) che certi venditori di incubi (travestiti da sogni) chiamano politica.
(db)
Tra tutte le spiegazioni della sua scomparsa resta ancora la speranza che il racconto sia trasmigrato in una nuova pubblicazione cartacea. Se così fosse, ne saremmo contenti lo stesso. Maurizio è creatura editoriale e i libri gli vengono piuttosto bene direi…
Ma no. Voto il punto 3: Fininvest e soap.
Citando Crozza, il romanzo s’intitolerà: “Italia, girati.”