Il rapimento di Davide Cervia 32 anni fa

di Gianluca Cicinelli

Il prossimo 12 settembre saranno passati esattamente 32 anni dal giorno in cui fu rapito alle 17,40 a Velletri Davide Cervia, ex sottufficiale della Marina militare specializzato in Guerre Elettroniche.

Esiste purtroppo nella stampa la cattiva abitudine di puntare su dei casi più “vendibili” di altri per ragioni di rapporti con le istituzioni. Il caso di Davide, lo chiamo per nome perchè, pur non avendolo mai conosciuto di persona, sono appunto 32 anni che me ne occupo con libri e articoli, insieme naturalmente ai suoi familiari e pochi altri giornalisti,  non ha mai “bucato” del tutto la stampa nazionale.

C’è una ragione “tecnica”: è difficile da spiegare in poche parole. Ma ce n’è una “politica” che dovrebbe essere inaccettabile per chi fa giornalismo: chi se ne occupa va incontri a grossi problemi con le istituzioni, a cominciare da quelli giudiziari. Io personalmente ho ricevuto un numero di querele spropositato e di minacce, pedinamenti, intercettazioni e un’aggressione fisica. Niente in confronto ai guai subiti dalla famiglia di Davide, sia chiaro, e tutto messo nero su bianco nelle sentenze di tribunale. Dobbiamo andare quindi con ordine per riassumere.

Quando viene rapito Davide ha lasciato la Marina militare da due anni. Marisa Gentile, la moglie, non sa però che durante il suo servizio il marito ha conseguito una specializzazione allora agli albori in Guerra Elettronica. Ma non solo: quando Cervia fa i corsi il sistema Teseo Otomat, italo francese, su cui è specializzato, non è stato ancora montato a bordo delle fregate italiane. Sarà lui personalmente a farlo, per l’abilità che poi, scopriremo, lo ha portato a essere considerato tra i dieci maggiori esperti europei del settore.

L’Italia ha venduto nel frattempo quel sistema elettronico e missilistico a 64 paesi nel mondo, alcuni dei quali diventati “nemici” dopo la vendita. Inoltre quando viene rapito Cervia mancano tre mesi all’inizio della prima guerra del Golfo, quella in cui le Guerre Elettroniche troveranno all’epoca la loro massima applicazione.

Marisa Gentile, al cui coraggio si deve il mancato oblio sulla vicenda, all’epoca ha due figli piccoli, Erika di 8 anni e Daniele di 4 e non sapendo niente della specializzazione di Davide quando va a denunciare la scomparsa resta allibita dalla mancanza di professionalità dei carabinieri a cui si rivolge (mi hanno già querelato e hanno perso, quindi è esattamente così).

Da subito carabinieri e Marina dicono che Davide è scappato con un’altra. Non c’è verso nei primi mesi di fargli cambiare idea e iniziano una serie di pressioni su Marisa, mentre intanto arrivano le prime minacce a casa Cervia, per convincerla a desistere dalla ricerca. Inventano un finto testimone, inventano un censimento dei vigneti su un terreno senza vigneti, offendono senza mezzi termini Marisa. Arrivano a non verbalizzare la dichiarazione di un testimone oculare del rapimento. Tutto accertato, tutto ormai evidenziato nelle sentenze di tribunale, una vergogna di quelle che più di così non si può.

Sarebbe troppo lungo raccontare tutto. Mettiamola così. Abbiamo usato i processi per diffamazione di cui sono stato oggetto, talvolta era imputata con me anche Marisa, per far testimoniare personaggi che davanti a noi non avrebbero parlato. Alla fine il Tribunale penale ha sancito ufficialmente nel 2003 che Davide Cervia è stato rapito da un Paese straniero non più identificabile perchè era passato troppo tempo. E il Tribunale civile tre anni fa ha condannato il ministero della Difesa e quello della Giustizia al pagare un euro simbolico alla famiglia di Davide per aver negato loro il diritto alla verità con depistaggi e omissioni.

Il punto è che di Davide non ne abbiamo più saputo niente. Ma non abbiamo mai lasciato perdere e quindi anche quest’anno ricorderemo come tutti gli anni la vicenda nel corso di un programma via web che se vorrete potete seguire sia in diretta alle ore 19,30 di lunedì 12 settembre 2022, che in registrata su youtube all’indirizzo https://youtu.be/vrX3IPIcO2U 

Se volete sapere qualcosa in più potete anche vedere gratuitamente online lo spettacolo che ho portato in giro in occasione dei 30 anni del rapimento che s’intitola “L’Anti Ulisse, storia di Davide che non tornò a casa

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

ciuoti

4 commenti

  • Alberto Campedelli

    Mi metto a disposizione per fare “l’inviato speciale” per l’Emilia Romagna. Mi chiamo Alberto Campedelli e abito Correggio RE in Via Massenzatico 16 te. 3207958924 e collaborare quindi con la redazione. Un caro saluto Alberto

  • Nel ’91 , mentre lavoravo in un ospedale di Ryad ( Saudi Arabia) , frequentavo un signore di Velletri , concittadino del sig Cervia , anche se non credo che lo conoscesse personalmente , il quale mi ha detto , che aveva sentito che la persona in questione era specializzata nella tecnica con cui gli aerei si rendevano invisibile ai radar ( probabilmente avete già quest’informazione , magari con maggiori dettagli)

  • Noi non lo abbiamo dimenticato, ma le istituzioni! Servire per una cosa tattico militare diviene irrimediabilmente un tabù da coprire e cancellare! Solidarietà alla famiglia e poi assalto allaagistratura ed ai sempre inafferrabile servizi di intelligence che, molto probabilmente, ne sanno più di tutti

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