Il taser, repressione molto pericolosa

Le nostre città saranno davvero più sicure?

di Luisa Mondo (*)

 

 

Scrivo a di proposito di un tema delicato, di salute pubblica: come sapete, in 18 città italiane dal 14 marzo 2022 è in dotazione delle forze dell’ordine il taser, dispositivo di soppressione “non letale”.

in realtà, cosa a noi ben nota, gran parte degli studi sono stati finanziati dall’azienda AXON produttrice dell’arma.

Una prima revisione degli articoli scientifici in merito a studi condotti in Paesi che utilizzano da anni questa tipologia di armi, ha fatto emergere alcune criticità sull’alto rischio d’uso improprio che anche un utente esperto può fare di questi dispositivi e, inoltre, ha sottolineato come la letteratura scientifica non abbia mai davvero analizzato in maniera organica quelle che possono essere le ripercussioni a breve e lungo termine sulla salute degli individui che vengono sottoposti all’uso di tali armi.

Alcune inchieste giornalistiche come quella di Reuters del 2018, correla 1.081 morti all’utilizzo di CEWs (Conducted Energy Weapons), di cui 163 accertate tramite autopsia negli Stati Uniti. Anche Amnesty International, lavorando sul caso, ha redatto un documento nel 2008 in cui evidenzia come la “non letalità dell’arma” sia chiaramente discutibile e di come questi dispositivi possano rivelarsi degli “strumenti di tortura” legalizzati a tutti gli effetti.

Alcuni colleghi della Sapienza stanno scrivendo agli ordini dei medici (intanto Roma e Torino) per sottoporre all’ attenzione  un documento chiave per comprendere le criticità dell’impiego delle CEWs, la revisione sistematica condotta, tra gli altri centri, dall’università olandese di Groningen e pubblicata su JAMA Network Open nel 2021 dal titolo: Human Health Risks of Conducted Electrical Weapon Exposure: A Systematic Review” (Autori: Baliatsas, Christos; Gerbecks, Jenny; Dückers, Michel L A; Yzermans, C Joris).

Da questo lavoro di revisione si evince che gli studi finora prodotti e che dovrebbero giustificare l’impiego del Taser sul campo presentano le seguenti limitazioni e criticità:

  • non prendono in esame un campione di popolazione realmente rappresentativo poiché la quasi totalità degli studi è condotta tra agenti delle forze dell’ordine che impiegano l’arma sui colleghi in regime d’addestramento e quindi medicalmente controllato;
  • la grandezza dei campioni di popolazione negli studi è sempre molto ridotta e questo rende i risultati spesso statisticamente poco significativi e comunque non rappresentativi;
  • vi sono difficoltà nel reperire dati clinici sostanziali;
  • si riscontra una scelta parziale degli outcome di salute analizzati ed una eccessiva eterogeneità degli stessi: in moltissimi studi infatti venivano analizzate solo le variazioni di parametri fisiologici in risposta allo stress, come aumento della temperatura corporea o del ritmo cardiaco, mentre sono stati pressoché ignorati altri outcome importanti come il dolore, la permanenza di uno stato di agitazione psicomotoria, l’emicrania persistente, i disturbi del sonno, le bruciature cutanee dovute al passaggio della corrente elettrica attraverso la cute;
  • non ci sono evidenze scientifiche sugli incidenti provocati dalla caduta a terra in seguito all’immobilizzazione tetanica dovuta alla scarica elettrica, un elemento rilevante condizionato dall’intenzionalità dell’operatore di pubblica sicurezza e dalla sua valutazione sull’ambiente esterno;
  • nelle Linee guida sull’uso dell’arma non sono stati presi in considerazione quelli che possono essere i danni fisici provocati dall’inefficienza balistica dell’arma stessa e dalla penetrazione dei dardi che conducono l’elettricità all’interno di organi sensibili come gli occhi;
  • vi è una scarsa rappresentatività delle popolazioni a rischio; non ci sono studi organici sugli effetti che il Taser potrebbe avere su soggetti con rischi cardiovascolari, oppure sotto l’effetto di sostanze da abuso o persone che si trovano già in situazioni di agitazione psicomotoria per patologie croniche o stati acuti.

Sulla base di queste evidenze, è lecito supporre che l’impiego delle Armi a Conduzione Elettrica debba essere seriamente valutato da un punto di vista medico-scientifico, rielaborando le linee guida assolutamente inadeguate sull’uso di tali strumenti e conducendo studi più dettagliati sugli effetti a breve e lungo termine sulla salute dei soggetti sottoposti a repressione mediante tali armi.

Inoltre, l’altissimo rischio d’uso improprio operatore-dipendente che accompagna questi dispositivi, meriterebbe una formazione anche di tipo medico per gli agenti che verranno dotati di tali armi.

(*) Link all’articolo originale: https://serenoregis.org/2022/03/17/il-taser-repressione-molto-pericolosa/

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Leggi anche: Arrivano i Taser in città

danieleB
Un piede nel mondo cosiddetto reale (dove ha fatto il giornalista, vive a Imola con Tiziana, ha un figlio di nome Jan) e un altro piede in quella che di solito si chiama fantascienza (ne ha scritto con Riccardo Mancini e Raffaele Mantegazza). Con il terzo e il quarto piede salta dal reale al fantastico: laboratori, giochi, letture sceniche. Potete trovarlo su pkdick@fastmail.it oppure a casa, allo 0542 29945; non usa il cellulare perché il suo guru, il suo psicologo, il suo estetista (e l’ornitorinco che sonnecchia in lui) hanno deciso che poteva nuocergli. Ha un simpatico omonimo che vive a Bologna. Spesso i due vengono confusi, è divertente per entrambi. Per entrambi funziona l’anagramma “ride bene a librai” (ma anche “erba, nidi e alberi” non è malaccio).

Un commento

  • No al taser a Roma
    30/03/2022
    No al taser! Un appello contro la decisione presa dal consiglio comunale di Roma. Intellettuali, esponenti di movimenti e della sinistra chiedono di bloccare questa scelta inaccettabile, come spiegato nell’articolo di Maria Pia Calemme più sotto. Qui il testo dell’appello, le firme e in fondo il link per firmare. –
    Si poteva sperare che il cambio politico in Campidoglio dell’autunno riconducesse Roma nell’alveo della civiltà e promuovesse relazioni sociali solidali e rispettose. Non è così e ci siamo accorti che i nuovi amministratori ritengono che la città debba essere gestita come Ghotam City, con squadriglie di vigili urbani appostati in ogni angolo pronti a fulminare e paralizzare.

    Il voto dell’altra sera in Consiglio comunale, che ha impegnato il sindaco a dotare di pistole taser la polizia municipale, indigna profondamente le coscienze democratiche. Non solo perché introdurrebbe l’uso istituzionale di un’arma che le principali organizzazioni umanitarie, compresa l’Onu, considera mortale, oltreché illegale, ma anche perché segnala quanto la rappresentanza politica comunale sia in balìa di una deriva culturale sadica e militaresca.

    Nel voto di quell’ordine del giorno, pressoché unanime, non c’è stata distinzione tra appartenenze e sensibilità: tutti uniti in un’oscena rincorsa ai peggiori istinti repressivi e persecutori. Secondo i consiglieri comunali, di maggioranza o di opposizione che siano, i vigili urbani sempre più militarizzati dovrebbero somministrare dosi di elettroshock per difendere il “decoro” della città.

    C’è da inorridire, oltreché indignarsi, di fronte ad argomentazioni di questo tipo.

    Chiediamo che questa scelta inaccettabile venga ritirata.

    Sandro Medici, Associazione Nazionale Giuristi Democratici (sezione di Roma), Cesare Antetomaso, Michela Arricale, Paolo Berdini, Piero Bevilacqua, Marco Bizzoni, Paola Boffo, Stefania Brai, Maria Pia Calemme, CRED (Centro per la ricerca della democrazia), Ivano Di Cerbo, Italo Di Sabato, Stefano Galieni, Paolo Maddalena, Fabio Marcelli, Citto Maselli, Rossella Marchini, Tomaso Montanari, Raul Mordenti, Roberto Morea, Roberto Musacchio, Daniela Pezzi (per la Consulta della Regione Lazio per la salute mentale), Anna Pizzo, Rosa Rinaldi, Roberto Rosso, Franco Russo, Giovanni Russo Spena, Patrizia Sentinelli, Alessandro Scassellati, Giancarlo Scotoni, Anna Simone, Pier Luigi Sullo, Stefania Tuzi, Alberto Ziparo, Umberto Spallotta, Francesca Colaiori, Giovanna Oliveri, Maura Zacchi, Marialuisa Mazzocchi, Antonio Celesia, Ornella Punzo, Daniela Luisi, Carla D’Andrea, Monica Savelli, Valentina Fasola Bologna, Maura Cossutta, Eva Allenbach, Nicoletta Imperia, Paolo Flamini, Nicola Monetti, Marco Bersani, Nadia Palozza, Marco Montuori, Joseph Alan Valia, Giacomo Casarino, Paola Bassi, Mario Vicentini, Massimo Prudente, Tiziana Uleri, Alessandro Brunetti, Giuseppe Reitano, Fabrizio Ricci, Alessandra Marchese, Natale Cuccurese, Antonello Ciervo, Maddalena Tiburzio, Lelio La Porta, Girolamo Digilio, Elena Gentili, Vanni Pecchioli, Alessia de Stefano, Adriana Buccella, Cinzia Berghella, Rosanna Di Giulio, Associazione famigliari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia, Letizia Castorina, Checchino Antonini, ACAD (Associazione contro gli abusi in divisa), Marcello Paolozza, Antonella Trocino, Matilde Lancia, Daniela Parrinello, Michela Arricale, Fabio Marcelli, Riccardo Rifici, Italia Dadduzio, Rita Frazzoni, Sergio Vistarini, Gabriella Maiocco, Elisabetta Raffuzzi, Stefano Andaloro, Rodolfo Meacci, Giancarlo Ilari, Roberto Latella, Matteo Frontoni, Paola Catena, Luca Fontana, Maria Ippoliti, Maurizio Messina, Pina Lisi, Paola Palma, Roberto Grosso, Giulia Pisciarelli, Anna Rita De Camillis, Catia Capobianchi, Michela Cesaretti Salvi, Maria Pia Casini, Gabriella Amodeo, Gianluca Trasmondi, Roberto Di Filippo, Paola Gemignani, Mario Ruggiano, Salvatore Gioncardi, Marco Vinicio Stocchi, Mauro Maggi, Silva D’Achille, Fabrizio Scrivano, Alessandra Fanti, Maria Teresa Di Tivoli, Emiliano Gentili, Chiara Bergamini, Marinella Cornacchia, Antonino Ruffa, Monica Bettin, Maria Antonietta Buonagurio, Romano Dionisi, Elena Canali, Vincenzina Ancona, Enzo Cortese, Arturo Loffredo, Roxana Tripaldi, Anna Maria D’Ottavi, Caterina Arfe’, Enzo Campelli, Luca Papandrea, Anna Maria De Angelis, Maria Vannicola, Francesca Zaccari, Bruna D’Andreis, Ernesta Luciani, Anna Maria Luciani, Myriam D’Andrea, Loredana Liso, Elisabetta Ruggeri, Enzo Bistoni, Carlo D’Andreis, Vinicio Buttarelli, Luce Nencini, Emanuela Chiappini, Antonio Rugghia, Cinzia Baglioni, Luigi Negretti Lanner, Patrizia Cerretti, Chiarinelli Mirella, Lucia De Conteris, Paolo Chimisso, Elisabetta Cristallini, C. J. Ayress, Emanuela Petrolati, Susanna Crostella, Angela Napoli, Fabiana Desogus, Rossella Cossu, Paolo Serra, Mariana Gallo, Luigi Casinelli, Alessandra Felice, Andrea Allamprese, Enza Trotta, Luigina Creta, Maria Brighi, Maria Luisa Celani, Michela Becchis, Daniele Trasatti, Romana Facchinelli, Vittoria Belfiore, Francesca Balducci, Caterina Lupo, Lucia Rotiroti, Francesco Franco, Marina de Vincenzis, Enrico Strina, Elena Mazzoni, Luigi Galloni, Mariana Gallo, Giovanni Fiori, Cinzia Baglioni, Ugo Piccioni, Nicoletta Lancioni, Anna Lenzi, Eugenio Ricci, Patrizia Conti, Laura Storti, Damiano Ricci, Filippo Messineo, Elio Castellana, Roberto Penna, Antonia Sani, Sandra Simonetti, Roberto PilottiAlessandra Torregiani, Sabina Petrucci, Antonio Primativo, Massimo Gervasi, Vincenzo Carbone, Vincenzo Carbone, Chiara Mellina, Gianvittorio Ardito, Pasqua Grilli, Teresa Mecca, Mariangela Costa, Martina Di Giacinto, Michela Benedetti, Carla Coletti, Alfredo Polliere, Nadia Mazzanti, Alessandra Mecozzi, Jo Campbell, Barbara Pettine, Luciano De Iuliis, Elisabetta Trinca, Susanna Panicucci, Evangelos Voutos, Simonetta Anniballi, Miria Pietromarchi, Angela Ronga, Emilio Bagnoli, Anna Rita Marino, Nuccia De Filippo, Cesare Cavallari, Maria Grazia Cotugno, Maria Evangelista, Franca Palazzo, Ginevra Demaio, Maria Pia Agata Borsci, Antonio Ricci, Adriano Gizzi, Massimo Gervasi, Vincenzo Carbone, Alessandra Ciurlo, Chiara Mellina, Gianvittorio Ardito, Pasqua Grilli, Teresa Mecca, Mariangela Costa, Valentina Biancospino, Giulia Biagioni Gazzoli, Marco Cecalupo, Giulia Rodano.
    PER FIRMARE:
    https://transform-italia.it/adesione-appello-taser/
    (testo ripreso da transform-italia.it)

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