I’m not your negro – Raoul Peck

(visto da Francesco Masala)

 

peccato che il film non sia passato nelle sale, o magari solo un giorno, e allora ho comprato il dvd.
la spesa è stata ricompensata abbondantemente dalla visione del film, un tuffo in quegli anni straordinari, nei quali James Baldwin è stato un protagonista.
se mi chiedono di trovare uno come James Baldwin in Italia mi viene in mente Pier Paolo Pasolini, una specie di grillo parlante nella terra degli ignoranti, dei ciechi e dei farisei.
è difficile capire bene tutto quello che ha detto James Baldwin se uno non è mai stato nelle scarpe e nella pelle di un nero, razzismo, segregazione, violenza erano, e sono, incubi della vita di tutti i giorni, nel paese più ricco e potente del mondo.
guardati questo film, e poi non potrai non voler bene a James Baldwin; se non succedesse hai qualche problema, sappilo.

https://markx7.blogspot.it/2017/06/im-not-your-negro-raoul-peck.html

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

2 commenti

  • Grazie per la segnalazione, questo è un film da vedere, magari organizzando proiezioni pubbliche in circoli e associazioni. Aiuta a capire molte cose della storia ufficiale e meno ufficiale degli USA negli ultimi 50 anni e sul discorso ‘razziale’ di cui è impregnata. Baldwin non è stato solo un grande intellettuale, che non sfuggiva al dibattito pubblico e al rischio di attacchi e controversie – e qui, Francesco, l’associazione a Pasolini è più che appropriata. Baldwin è un romanziere eccezionale, ed è un peccato che i suoi libri siano trascurati dall’editoria italiana.

    Basti pensare che dei suoi libri solo uno è attualmente disponibile, Gridalo forte, il primo, ristampato nel 2013 da una piccola casa editrice, Amos Edizioni. Altri titoli erano stati pubblicati da Feltrinelli negli anni sessanta e mai più ristampati! ‘Un altro mondo’, uno dei miei romanzi preferiti in assoluto, venne ristampato nel 2004 da un altra piccola casa editrice, Le Lettere, ma è fuori stampa. Il suo destino editoriale ricorda quello di un altro gigante della letteratura statunitense, Richard Wright – ok anche lui nero, forse vuol dire qualcosa? Spero che questo documentaria aiuti a portare un po’ di attenzione a Baldwin e alle voci trascurate della letteratura impegnata del secolo scorso.

    Max

  • Francesco Masala

    ieri sono andato alla biblioteca del paese dove vivo e ho riempito il modulo delle richieste di acquisto dei lettori e ho richiesto qualche libro di James Baldwin, e il film, magari qualcuno un giorno, passando in biblioteca (se non le chiudono tutte, visto che non producono reddito), lo scoprirà, e si illuminerà.
    di Richard Wright hanno solo Ragazzo negro, mi sa che stasera ripasso in biblioteca…

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