Imola (e oltre): minori di serie B

Una lettera dell’associazione “Trama di terre”. A seguire una breve nota della “bottega”.

Gentilissime e gentilissimi,

vorrei condividere con voi la mail ricevuta dalla nostra operatrice del centro antiviolenza da parte della responsabile servizio “Diritto allo studio” (del Comune di Imola) in cui ci informa dell’attività di alfabetizzazione organizzata per i minori ucraini presenti sul nostro territorio. Un’attività assolutamente meritevole e preziosa ma che forse non tiene conto dei minori che arrivano per ricongiungimento famigliare o come richiedenti asilo, oltre a quelli provenienti da altri Comuni che sono accolti presso la nostre case di accoglienza. Tutte queste ragazze e ragazzi hanno lo stesso bisogno dei bimbi ucraini, ossia essere sostenuti nell’apprendimento della lingua italiana. 

Pertanto vorremmo chiedere che questa attività sia estesa a tutti i minori presenti sul nostro territorio, affinchè venga loro garantita la parità di diritti e opportunità per l’apprendimento e per una buona integrazione. Riteniamo fondamentale che vengano prese in considerazione le iscrizioni dei migranti residenti (e non) di varie etnie, per non creare ulteriori spaccature e alimentare il razzismo fra migranti, alcuni dei quali rischiano di sentirsi meno riconosciuti di altri.

In attesa di un riscontro, porgo cordiali saluti.

Khadija Ait Oubih, presidente di «Trama di terre», associazione di donne native e migranti (Imola)

NELL’IMMAGINE – scelta dalla “bottega” – il portone dell’associazione Trama di Terre durante una protesta: la scelta fu di chiudere per un giorno, il 25 novembre (2015) cioè nel pieno della grancassa mediatica. Così quell’anno Trama denunciò le molte omissioni, i ritardi, i pochi fondi rispetto alla violenza contro le donne (italiane e straniere in questo caso) ed è la stessa retorica di Stato – tante parole e quasi zero fatti – che accompagna i residenti asilo o i “minori”.

UNA NOTA DELLA “BOTTEGA”

Il problema posto da «Trama di terre» evidentemente va ben oltre Imola (e se ci sono notizie da altre città grazie a chi ce le comunicherà) e molto più in là del diritto allo studio. Come si è capito subito la sacrosanta solidarietà ai profughi ucraini non ha smosso in Italia di un centimetro l’ostilità (politica, mediatica e burocratica con risvolti polizieschi) verso chi scappa da altre guerre. Illogicità? Dittatura delle “emozioni”? Ordini della NATO? O il solito razzismo? In ogni caso uno schifo.  Cfr La Ue divide i profughi in serie A e serie B o I migranti continuano a bussare alle porte ma anche Lampedusa e Locride: profughi di altre guerre

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Riscontro nella vita quotidiana quanto avete scritto.
    Grazie e andiamo sempre avanti nell’impegno per garantire a tutti i diritti umani.

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