In difesa della Terra e dell’Acqua, a fianco della r-Esistenza Mapuche
Humberto Florencio Manquel Millaguir in Italia
GLI APPUNTAMENTI:
Imola (oggi), Torino (venerdì), Val Susa (sabato e domenica), Cesena (lunedì), Reggio Emilia (martedì)
Humberto Florencio Manquel Millaguir è portavoce del popolo indigeno Mapuche del Parlamento di Koz Koz e difensore del lago Neltume (sud del Cile) minacciato dall’ennesimo mega-progetto Enel.
Le comunità indigene Mapuche di Panguipulli stanno lottando da anni per evitare che il paesaggio del lago Neltume e Choshuenco e del fiume Fuy sia per sempre modificato da un megaprogetto idroelettrico di Enel-Endesa. Progetto che mette a rischio un ecosistema nativo ancora intatto e la sopravvivenza delle oltre 150 comunità Mapuche che da più di cinquecento anni popolano questi territori.
Se realizzato, il progetto sommergerebbe terreni agricoli, artigianato e attività locali sostenibili, un complesso cerimoniale sacro Mapuche e modificherà per sempre la portata delle acque che bagnano la “selva valdiviana” con la sua straordinaria biodiversità, alterando migliaia di ettari di boschi patagonici dichiarati dall’Unesco “riserva biologica”. Inoltre, sarà costruito lungo una placca tettonica che, in caso di sisma, metterebbe a rischio anche le provincie limitrofi, con danni ben peggiori a quelli del Vajont.
Da generazioni, le donne e gli uomini Mapuche si oppongono alla svendita delle terre ancestrali ad aziende nazionali e multinazionali (come l’italiana Enel), alla catastrofe ecologica e alla distruzione dei luoghi sacri. A questa resistenza la “democrazia” cilena risponde con metodi sempre repressivi, ma più raffinati e subdoli di quelli della dittatura: non più solo l’aperta violenza delle forze di polizia e dei gruppi paramilitari, l’applicazione discriminatoria della legge antiterrorismo, l’espropriazione delle terre, la militarizzazione del territorio (come nella zona roja dell’Araucanía) bensì l’incentivazione dell’industralizzazione, le grandi opere devastanti come le dighe nei fiumi Bío Bío e Pilmaiken, e soprattutto l’isolamento, l’informazione distorta, una vera campagna di criminalizzazione mediatica, una vera e propria caccia alle streghe se consideriamo la persecuzione di diverse machi, autorità spirituali Mapuche. Evidente il collegamento alla situazione italiana, prima fra tutte la Val Susa (la stessa resistenza Mapuche manifesta da tempo solidarietà al movimento NoTav, ne è un esempio la poesia di Rayen Kvyeh dedicata a Luca Abbà dopo la caduta da un traliccio durante una manifestazione): non possiamo che essere solidali verso tutte le lotte contro la devastazione, consapevoli, inoltre, della stretta collusione tra Stato, criminalità organizzata, multinazionali e cooperative.
Avendo l’occasione di dare voce al popolo indigeno Mapuche, conosceremo la loro storia, la loro cosmovisione, la loro secolare (r)esistenza come naturali difensori del Creato in quanto “figli” (che) della “terra” (mapu): in questa crisi europea (economica, politica, di valori..) è un incontro di culture, una alleanza oltreoceano per riflettere su problematiche comuni come la difesa del proprio territorio, dell’acqua come bene comune e della salute delle generazioni presenti e future.
Avremo quindi una chance unica per ascoltare e confrontarci con un testimone di una lotta secolare e attualissima, portata avanti da un popolo indigeno a nome dell’intera umanità. Saranno serate uniche, dal punto di vista della sensibilità e responsabilità culturale/sociale/ecologica.
Le date di Humberto Manquel in Italia, luglio 2014:
Mercoledì 9 – IMOLA (vedi il blog di ieri)
Giovedì 10 – interviste
Venerdì 11 -TORINO
presso R.A.F. Centro diurno Momenti Familiari, via Pio VII 61 angolo via Casorati
ore 20 apericena e empanadas: «Dal Cile una storia di resistenza capace di fermare i progetti di devastazione socio-ambientale dell’Enel-Endesa con Hidroaysen e le sue dighe in Patagonia»; ore 21: incontro con Humberto Manquel; ore 21,45: proiezione del documentario «Lucciole per lanterne» di Stefano e Mario Martone (2013, Italia) 45 minuti. http://www.luccioleperlanternedoc.it/
Organizzano: SCI – Servizio Civile Internazionale, SUR – Società Umane Resistenti, Rete StopEnel Torino, International Help Onlus, Associazione Museo Nazionale del Cinema.
Sabato 12 – AVIGLIANA (VALSUSA)
presso lo Spazio sociale Visrabbia, via Galiniè, 40: «Incontro con i Mapuche: un popolo in lotta in difesa della terra»
Ore 19 Cena condivisa e dibattito con Humberto Manquel
Domenica 13 – VALSUSA
presso il presidio No Tav di Susa, Frazione San Giuliano:«Incontro con i Mapuche: un popolo in lotta in difesa della terra»
Ore 18 Apericena e dibattito con Humberto Manquel
Lunedì 14 – CESENA
presso Magazzino Parallelo, via Genova, 70: «In difesa della Terra, a fianco della resistenza Mapuche»
ore 19.30 cena vegan; ore 21 incontro con Humberto Manquel
Organizza: Spazio libertario Sole e Baleno
Martedì15 – REGGIO EMILIA
presso Chiesa di Masone, via Asseverati 8:«Sorella acqua.. Madre Terra.. popolo Mapuche»
Ore 21: incontro con Humberto Manquel. Modera: don Emanuele Benatti, commissione diocesana Custodia del Creato
Organizza: Unità Pastorale «Madonna della neve», Sagra di Masone
Mercoled 16 – Interviste
PER INTERVISTE (in spagnolo): 334.9201367
Per locandine originali e maggiori informazioni: ecomapuche@gmail.com
Il viaggio del rappresentante Mapuche è stato possibile grazie a Re:common http://www.recommon.org/ e a Ecomapuche http://www.ecomapuche.com/
SCHEDA
Nella sola Región de los Ríos (Regione dei Fiumi) nel sud del Cile è prevista la realizzazione di circa venti mega-progetti di centrali idroelettriche; nel lago Neltume sono previsti almeno 6 impianti firmati da Enel-Endesa e dalla multianzionale norvegese SN Power.
Enel è la più grande società elettrica italiana e la seconda in Europa per potenza installata. Nel 1999 è stata privatizzata ed oggi è quotata in borsa contando 1,2 milioni di azionisti. In parte resta una società pubblica in quanto il 31% è proprietà del ministero dell’Economia e delle finanze, quindi dei cittadini italiani. L’azienda, in Cile come altrove, è accusata dalla popolazione locale di condizionare il consenso della comunità, offrendo lavoro e aiuti economici (come il finanziamento di alcuni funerali) ancora PRIMA che vengano approvati i progetti. E’ accusata anche di aver usato firme di persone morte per l’approvazione di progetti o di intimorire anziani che firmano sotto ricatto.
«Enel è pertanto responsabile di promuovere in Italia ed esportare all’estero un modello energetico insostenibile e obsoleto, aggravato da un atteggiamento autoritario e irrispettoso dei territori locali. E’ nei grandi cantieri infatti che si annidano la corruzione, la speculazione, il conflitto di interesse e si realizzano i profitti maggiori, a scapito dell’ambiente e dei diritti delle comunità. Un modello di produzione finalizzato non a migliorare la qualità della vita dei cittadini e garantirne l’approvvigionamento energetico, ma ad alimentare l’industria estrattiva ed un’economia basata sul saccheggio e sullo sfruttamento illimitato delle risorse. Un modello che sta inevitabilmente generando conflitti ambientali e sociali con le comunità locali. […] Noi vogliamo un altro modello di produzione, distribuzione e gestione dell’energia e di definizione delle priorità. Un modello reticolare, decentralizzato ed efficiente basato su impianti di energia rinnovabile di piccola scala, che avvicini la produzione di energia al consumo, eliminando la necessità di grandi linee di trasmissione, che preveda l’effettiva partecipazione delle comunità locali nei processi decisionali di pianificazione e gestione e che non danneggi la salute delle persone e l’ambiente» (Dall’appello della Rete Stop Enel, http://stopenel.org/)
GUARDATE ANCHE QUESTO VIDEO : Chile reserva de vida
http://youtu.be/9X2jpjy3GOE
anche se è in spagnolo, le immagini parlano da sole.. e si capisce tutto