In memoria di Dorcelina Folador

Giovane sindaca di Mundo Novo (cittadina dello stato brasiliano Mato Grosso del sud) Dorcelina fu uccisa il 30 ottobre 1999 da un pistoleiro agli ordini dei latifondisti. Ancora oggi rappresenta un esempio per il Movimento Sem terra, al quale apparteneva battendosi per la riforma agraria.

di David Lifodi (*)

“È con molto dolore che vi comunichiamo l’assassinio della compagna Dorcelina Folador, sindaco di Mundo Novo (Mato Grosso del sud) e militante del Movimento Sem terra. Il latifondo non ha accettato la sua lotta per la riforma agraria e contro i potenti del narcotraffico che utilizzano la regione come corridoio per il trasporto della droga, delle macchine e perfino di bambini.”

Iniziava così la lettera di protesta inviata all’allora presidente brasiliano Fernando Henrique Cardoso da parte dei Sem terra, che denunciavano l’omicidio di Dorcelina Folador, avvenuto il 30 ottobre 1999 a Mundo Novo, piccolo paese vicino alla frontiera con il Paraguay. Dorcelina, 36 anni, era stata uccisa con 6 colpi di pistola all’interno della sua casa, di fronte a una delle sue figlie.

Appoggiata da gran parte della popolazione, che stimava il suo coraggio e la sua coerenza politica (apparteneva al Partido dos Trabalhadores), aveva fatto della riforma agraria una delle sue battaglie principali, non rinunciando al tempo stesso, in qualità di sindaco, ad occuparsi delle fasce sociali più emarginate della cittadina di Mundo Novo e diventando in breve una fonte di preoccupazione per i latifondisti della zona.

“Gli assassini e i loro mandanti le hanno fatto abbandonare due figlie, Jessica di 8 anni e Indira di 4 e il marito. Ma lei ha lasciato molto di più. Migliaia di compagni e compagne degli insediamenti e accampamenti che seguono il suo funerale con proteste e grande dolore.
Che il suo esempio serva a noi tutti. Con questo dolore nel cuore noi vogliamo condividere con voi la nostra rivolta contro i Potenti che hanno ucciso un altro Lottatore del popolo, ma, allo stesso tempo dobbiamo, come lei, a testa alta, continuare ad affrontare le lotte che verranno. Dorcelina è viva!”, denunciava la lettera del Movimento Sem Terra.

Nata il 27 luglio 1963, Dorcelina de Oliveira Folador entrò a far parte della Pastoral da Juventude e pochi anni dopo aderì al Partido dos Trabalhadores. Inoltre, nel 1987, offrì il suo contributo alla fondazione dell’Associação Mundonovense dos Portadores de Deficiência Física. Nel 1989 iniziò a collaborare con il Jornal Sem Terra e dal 1° gennaio 1997 assunse l’incarico di sindaco di Mundo Novo facendosi in breve molti nemici poiché denunciava il grande latifondo, definendo “mafiosi” i signori della terra e accusandoli di essere legati al narcotraffico. Tra i mandanti vi fu il Secretário da Fazenda de Mundo Novo, Jusmar Martins da Silva, che offrì 35.000 reais al pistoleiro Getúlio Machado, il quale confessò l’omicidio.

“Dorcelina morì lottando” ha sempre ripetuto la sorella, Marlene de Oliveira. Nel 2013 Lula rese omaggio alla sindaca sottolineandone il suo ruolo di primo piano nelle battaglie per la difesa dei diritti delle donne e riconoscendone “il suo straordinario valore politico in qualità di guerriera nella tutela delle cause del popolo oppresso del suo paese”. Egídio Brunetto, dirigente nazionale dei Sem terra deceduto nel 2011, amava ricordare la sua onestà e trasparenza, ma anche la caparbietà che la portò a battersi affinché i gruppi criminali legati al potere pubblico togliessero gli occhi da Mundo Novo.

La sua disabilità, dovuta alla mancanza della gamba sinistra, non le impedì di lavorare come giornalista popolare al Jornal Sem terra. Oggi sono molte le scuole e gli accampamenti del Mst intitolati a Dorcelina, simbolo della lotta per una società più giusta ed egualitaria. Nel ventennale della sua morte, l’assentamento Dorcelina Folador, composto da 130 famiglie ad Arapongas, nel nord del Paraná, ha reso omaggio a quella donna che ha sfidato le mafie pagando con la vita la sua militanza politica dedicata alla riforma agraria, ai diritti civili, politici e sociali.

(*) MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

David Lifodi
Sono nato a Siena e la mia vera occupazione è presso l'Università di Siena. Nel mio lavoro "ufficioso" collaboro con il sito internet www.peacelink.it, con il blog La Bottega del Barbieri e ogni tanto pubblico articoli su altri siti e riviste riguardo a diritti umani, sindacalismo, politica e storia dell’America latina, questione indigena e agraria, ecologia.

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