Incubi e condivisioni

75esima puntata dell’«Angelo custode» ovvero le riflessioni di ANGELO MADDALENA per il lunedì della bottega

Libertà e soffocamento: vaccini, benzene e mondo sospeso!

Ho sentito su Radio 3, Jannacci e Fo in una canzone sui minatori vittime di fughe di gas grisou e licenziati mentre privilegiati con lo stipendio statale e con la cassa mutua stanno sul divano e vogliono essere liberi di fregarsene dei minatori: Cosa interessa a me della mia libertà, il titolo della canzone è «Il bonzo». Poi alla radio parlano dell’obbligo di vaccinarsi per i medici, perché la libertà di ognuno finisce dove inizia la libertà degli altri. Nel mio libro «A piedi in un mondo sospeso» ci sono due passaggi interessanti.

Il primo è l’intervista a Sara Gandini, direttrice dell’unità Molecular and Pharmaco-Epidemiology presso il dipartimento di Oncologia sperimentale dello IEO (Istituto Europeo di Oncologia di Milano), docente dell’European School of Molecular Medicine e professoressa di statistica medica presso l’Università Statale di Milano. Dunque Gandini non è una ricercatrice qualunque, bensì in cima alla lista della top italian woman scientists, vantando un h-index di tutto riguardo, di gran lungo superiore a quello di Burioni, Galli e Capua, per citare virologi più noti. «Alcuni esperti si appellano all’obbligo vaccinale in un momento in cui non sappiamo neanche se ci sarà il vaccino per tutti» afferma Gandini, e aggiunge: «L’obbligo vaccinale nasce da una visione misera della cittadinanza rappresentata nuovamente come irresponsabile, egoista e incapace di capire, per cui si renderebbe necessaria un’impostazione autoritaria della crisi sanitaria». Trovate questo passaggio a pag. 107 del libro; però se andate indietro a pagina 28 c’è una testimonianza che rimanda al soffocamento quotidiano di cui siamo vittime da decenni, assolutamente «silenzioso e invisibile». Quando si parla di responsabilità per i vaccini e per le mascherine, di libertà che finisce dove inizia quella degli altri, viene da chiedersi: ma se io che cammino a piedi o in bicicletta mi bevo il benzene delle automobili altrui, perché la “libertà” di muoversi con l’automobile non dovrebbe finire dove inizia la mia libertà di respirare aria non ammorbata dal benzene altrui? Sempre a pagina 28 Vito P, affetto da sindrome chimica multipla, ci informa tra le altre cose che «il cambiamento politico grave è avvenuto negli anni ‘90, con la ricerca non più libera e sostenuta dallo Stato, ma dipendente dalle Aziende che finanziano i vari progetti. Il benzene in Italia era vietato perché considerato un cancerogeno assoluto, e anche oggi l’AIRC lo classifica un cancerogeno di classe 1, ma non c’è controllo sugli interessi privati e così si permette di mandarlo in aerosol dai tubi di scappamento delle auto».

In questi giorni mi è capitato di urlare a casa, di avere accessi di ira, buttare a terra una forchetta: mi chiedo perché e mi rispondo che da qualche parte ci si deve pur sfogare. Effettivamente ci sarebbe da sfogarsi e da urlare quando alla radio si sentono fare discorsi di libertà che finisce dove inizia quella altrui, per le mascherine e per i vaccini, e invece per l’aerosol di “cancerogeno assoluto” che ci beviamo ogni giorno uscendo dalle nostre case, si tace sempre. Nella via dove abito a Perugia ci sono automobili parcheggiate e circolanti per cui non ti puoi neanche muovere se sei in bicicletta o a piedi: nel primo caso devi accelerare perché le automobili ti arrivano da dietro e non c’è spazio per entrambi; se vai a piedi puoi camminare in un filo di marciapiede ma… in fila indiana. Allora dici: stu burdellu a da finiri, e prima la finiamo di rimuovere i veri incubi e i veri danni quotidiani, prima finirà l’angoscia. Per non parlar del fatto che il covid viaggia anche sulle polveri sottili dei tubi di scappamento, come ci ricorda Osvaldo (a pag. 152 di A piedi in un mondo sospeso).

QUESTO APPUNTAMENTO

Mi piace il torrente – di idee, contraddizioni, pensieri, persone, incontri di viaggio, dubbi, autopromozioni, storie, provocazioni – che attraversa gli scritti di Angelo Maddalena. Così gli ho proposto un “lunedì… dell’Angelo” per aprire la settimana bottegarda. Siccome una congiura famiglia-anagrafe-fato gli ha imposto il nome di Angelo mi piace pensare che in qualche modo possa fare l’angelo custode della nuova (laica) settimana. Perciò ci rivediamo qui – scsp: salvo catastrofi sempre possibili – fra 168 ore circa che poi sarebbero 7 giorni. [db]

Redazione
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